Greek Gods. KOOKV [ITA]

τρία

<Niente, continua a camminare.> rispose, eppure il suo tono era strano, la sua espressione era diventata seria e concentrata su non si sa cosa. Taehyung seguì gli ordini, senza contestare. Ripresero la "passeggiata". Taehyung non era per niente calmo, mentre Jungkook si guardava costantemente attorno. Aveva percepito qualcosa. Improvvisamente, il moro sfoderò la sua maestosa spada. Artemide non ebbe nemmeno il tempo di aprire gli occhi che sentì metallo contro metallo scontrarsi. Jungkook teneva la spada con due mani contro il pugnale che invece impugnava Sooyung, dea della discordia.

<Eris, non ho avuto il piacere di vederti per molto tempo.> disse Jungkook sarcastico. Lei ringhiò. Taehyung nell'udire il nome collegò la dea alla storia. Lui non l'aveva mai vista, ma sapeva che aveva causato grossi problemi agli dei.

<Mi spieghi cosa vorresti fare tu, una divinità minore, contro chi è più forte di te?> Jungkook ghignò.

<Questo.> disse la dea ghignando allo stesso modo.

<Namjoon...-disse Era, attirando l'attenzione del marito-...Non sono ancora arrivati, forse è il caso di allarmarci.>sussurrò.

Zeus non poteva fare altro che dargli ragione.

<Vedi, cosa fa tuo figlio? Io vado a cercare mio fratello!> esclamò Hoseok.

<Apollo, fermo, non osare disobbedire ai miei ordini. Non credo che la causa di tutto questo sia Jungkook. Sicuramente è qualcosa più grande. Non riesco a percepire nessuno dei due. Credo che la cosa migliore sia che tu vada a controllare il tuo oracolo a Delfi.>

Hoseok era sempre più spaventato per ciò che sarebbe potuto succedere al fratello.Annuì e uscì subito dalla grande stanza, per prepararsi alla partenza. Atena, vedendo da lontano ciò che stava succedendo, si avvicinò al padre senza farsi notare troppo.

<Padre, c'è qualcosa che vi turba?> chiese come solo lei sapeva fare. Zeus annuì con il capo.

<Credo che Taehyung e Jungkook siano spariti.>gli occhi della dea si spalancarono. Non avrebbe mai pensato che la gravità della questione potrebbe essere stata quella. Temeva per entrambi, e sperava che Ares avrebbe protetto il caparbio Artemide. Immaginò la sua voce che diceva: 'Sono un Dio e sono capace di difendermi da solo!'. Sorrise leggermente al pensiero. Sperava che sarebbe andato tutto per il meglio.

Seokjin era estremamente preoccupato per i due. Sperava solamente nella grazia del fato.

<Atena, non dire niente a nessuno, tranne che ad Ade e Poseidone. Dì loro di cercare di rintracciarli. E manda Ermes da me.>ordinò il padre.

<Padre. prima o poi anche gli altri dei se ne accorgeranno.>osservò intelligentemente.

<Vedrò io come fare.>

Atena annuì, facendo come richiesto. Il primo da cui si recò fu Ade. Si trovava in disparte assieme a Persefone, stavano ridacchiando tra di loro da coppietta i quali erano.

<Dio dell'oltretomba, ho qualcosa da comunicarvi.> disse Lalisa preoccupata, inchinandosi all'altezza del dio che stava seduto su un cuscino per terra.

<Dimmi.> disse quasi con aria scocciata. Atena lanciò uno sguardo a Jimin, che aveva un'espressione ansiosa.

<Taehyung e Jungkook sono scomparsi.> disse tutt'ad un fiato. Gli occhi di Jimin si spalancarono, e Yoongi sembrava pensieroso. Non era solito mostrare i propri sentimenti, ma ci stava male eccome. Voleva bene ad entrambi.

<Come fai a saperlo?> domandò.

<Zeus non li percepisce più.> sussurrò, cercando di trattenere le lacrime, mentre Jimin non si trattenne. Non emise nessun rumore, ma i suoi occhi divennero luci e presto gocce d'acqua salata iniziarono a scorrergli sulle morbide guance.

<Non è possibile.> disse quasi più a se stesso, iniziando a realizzare la cosa.

<Si sa qualcosa di dove potrebbero essere?>domandò Ade. Lalisa scosse la testa.

<Namjoon mi ha mandato per chiederti se potessi provare a rintracciarli. Per favore non dite niente agli altri dei, potrebbero crearsi problemi.>

<Tranquilla, farò il mio meglio per trovarli.> rispose, non prestando particolare attenzione alla dea.

<Jimin, li troveremo.> disse Atena, facendo un occhiolino a colui che aveva nominato. Lei non poteva perdere la speranza. Lo stavano facendo tutti, non poteva permettersi di lasciarsi andare. Doveva dare l'esempio e confortarli. Se qualcuno stava complottando qualcosa, non potevano pemettersi di essere fragili, o l'Olimpo sarebbe stato destinato a soccombere.

<Poseidone, devo comunicarvi una cosa.>

Hyungsik nel sentire la voce della dea, interruppe la sua divertente conversazione con Ermes e puntò gli occhi sulla bionda.

<Ermes, Zeus vuole vederti.> disse Atena, puntando gli occhi su Jihan, che annuì e si alzò senza farselo ripetere due volte.

<Ares e Artemide sono scomparsi.> Poseidone nel sentire quelle parole ebbe la stessa reazione degli altri. Ingoiò a vuoto.

<In che senso scomparsi?>

<Zeus non riesce più a sentirli.> anche il dio del mare era affezionato a quei due ragazzi, in fondo erano suoi nipoti.

<Mio fratello vuole che li rintracci, non è vero?> chiese.

Atena annuì e lui fece lo stesso.

<Ci provo subito.> si alzò da dove era seduto e uscì dalla stanza. Calliope se ne accorse e si avvicinò alla dea che era rimasta a pensare.

<Mia dea?> chiese gentilmente. Lalisa, che non se n'era accorta si voltò verso di lei.

<Si?>

<Per caso è successo qualcosa che vi inquieta?>la voce dolce di Jennie era musica per le orecchie di Atena, e riuscì a calmarla.

<Niente di cui tu debba preoccuparti.> le sorrise e le cinse la vita con dolcezza. Non aveva intenzione di angosciarla. Calliope, essendo una delle muse di Apollo, aveva un rapporto molto stretto con Taehyung. Anche se Atena cercava di nasconderglielo , aveva notato che non si era presentato al banchetto, poteva solamente sperare che fosse andato tutto per il meglio.

Capitolo di passaggio,perdonatemi se non è il massimo.

Scusate se ci ho messo un pò, ma siccome è appena finita la scuola ( io ho terminato ieri) mi sono presa una piiiiiccola pausa. Ci vediamo al prossimo capitolo. <3

Park Hyungsik /Poseidone (Nettuno in romano) , dio del mare.

Do Jihan /Ermes (Mercurio in romano), dio messaggero degli dei e protettore dei viandanti.