τριάντα τρεις

2.7K 230 34
                                    

Jungkook percepí una fitta al cuore. Le sue mani, macchiate di sangue tremavano, mentre reggevano il corpo della sorella. Non se lo sarebbe mai aspettato. Nessuno lo avrebbe mai immaginato. Il corvino non si accorse nemmeno quando precisamente i suoi occhi iniziarono ad inondarsi di lacrime.

<Sei una delle persone più stupide che io abbia mai conosciuto!> non avrebbe mai pensato di piangere per la sorella. Eppure e quello che stava facendo in quel momento. Fu come se quella lancia avesse trapassato il suo, di cuore. Percepiva una fitta dolorosa all'altezza del petto. Non riusciva più a pensare lucidamente. Taehyung corse subito verso di lui. Le creature che li stavano attaccando sparirono appena Eris fu colpita. Il biondo si abbassò all'altezza di Jungkook, accarezzandogli i capelli dispiaciuto. In fondo, era sua sorella. Lui dal canto suo avrebbe sempre amato Hoseok, qualunque cosa avrebbe fatto. Era, prese tra le braccia Eris. Anche lui stava piangendo, senza nemmeno accorgersene.

<Tsk, stolta.> sussurrò il dio del tempo, comodamente seduto sul suo trono.
Jungkook si alzò in piedi, fece volteggiare due volte la spada fra le dita. La lama brillava del riflesso delle torcie accesse. Iniziò a compiere passi verso Crono, fino a quando mancarono meno di due metri tra loro due. Non disse niente. Rimase immobile per due secondi. Gli dei lo osservavano, Crono stava per mettersi a ridere per la teatralità del gesto. Jungkook aveva lo sguardo basso. Nessuno riuscì a comprendere le sue intenzioni. Fu poco tempo dopo, che con velocità sovrumana, scagliò la spada verso il dio del tempo. Andò a conficcarsi nella spalla, fuoriuscendo e intaccando anche la pietra del trono. Crono non trattenne un lamento di dolore, che riecchieggiò in tutta la stanza.

<Pensi veramente che basti così poco a fernarmi?>i suoi occhi erano iniettati di sangue, mentre il sangue colava lungo tutto il suo addome fino a macchiare di rosso scarlatto la veste candida che indossava.

<Pensi veramente che queste tue affermazioni del cazzo servano a qualcosa in questo momento?- Jungkook non si sarebbe potuto trattenere ulteriormente. Di lì avrebbe proceduto con lo scopo di strappare dal corpo del dio del tempo ogni battito di vita - Prenditi la tua sconfitta e taci.>

<Sei presuntuoso, dio della guerra.>poggiò una mano sull'elsa della spada, sfilandola dalle sue carni il più lentamente possibile.

<No, sono solamente incazzato.>

<Hoseok,puoi fare qualcosa per lei?> domandò Taehyung ad Hoseok. Il fratello sospirò.

<Purtorppo non molto, Tae.> il biondo era disperato, non poteva lasciarla morire.

<Perché mi vuoi aiutare? Io ho attentato alla tua vita, nonostante questo stai cercando di farmi sopravvivere- inevitabilmente sputò del sangue che le inse il viso di rosso -Non capisco perché tu lo stia facendo.>

<Sei la sorella di Jungkook... Io amerei mio fratello anche se tentasse di uccidermi, in fondo rimane sangue del mio sangue. Questo non significa che la debba dare vinta a lui... Ma non lo lascerei mai morire...> confessò il biondo. Afferrò la lancia che si era conficcata nel corpo di Eris con entrambe le mani, mentre Hosoek era pronto a tamponare le ferite.

<Hoseok, come devo farla uscire?> domandò al fratello.

<Inclinala leggermente verso l'alto ed estraila con lentezza, non devi danneggiare ulteriormente gli organi interni. Eris, sentirai parecchio dolore, ma è necessario.> Eris non rispose. In fondo non le importava granché, poteva sopportarlo.

Taehyung, al cenno di Hoseok, iniziò a tirare fuori la punta dalla carne. Ad ogni minimo movimento si sentiva il lacerare delle carni già danneggiate. Eris strinse i dentri... Faceva male.

Yoongi si abbassò fino a toccare terra con le mani. Dal terreno iniziò a diffondersi nell'aria un fumo sulle sfumature del nero. Con. La sua fuoriuscita apparsero delle ombre, sfuggenti alla vista. Crono non riuscì a vederle,una,lo pugnalò al fianco destro. Aveva appena finito di sfilare la spada dalla spalla. Appena venne colpito lasciò cadere la lama per terra, permettendo a Jungkook di afferrarla e di ficcargliela dritta nell'addome, non dandogli nemmeno la possibilità di riprendersi dal colpo appena ricevuto dal dio della morte. Fu così che la sala vibrò sotto le grida di dolore del titano, che affondò le unghie nella sua stessa pelle, tanto era il dolore. L'aveva preso in pieno, sentiva i suoi organi lacerarsi ad ogni respiro.

<Demetra, è il momento.> venne interpellata la dea delle messi, poggiò una mano al suolo, a pochi metri da lei, ai piedi del titano, iniziarono a crescere dei robusti rampicanti che si avvolsero attorno il dio del tempo. Fino ad imprigionarlo. Ares, appena si fu assicurato che il titano non potesse compiere neppure il più minimo movimento, corse dalla sorella a verificare le sue condizioni.

<Jungkook... Non posso fare più di tanto, la sua sopravvivenza dipende esclusivamente da lei, per ora non è in pericolo di morte, ma non possimao sapere.> sussurrò il dio del sole, alzandosi da terra.

Fu un sospiro, quello che lasciò le labbra di Jungkook. Sapeva che non avrebbe dovuto preoccuparsi più di tanto. Conosceva sua sorella, tanto da sapere che non avrebbe abbandonato la vita così facilmente. Si chinò sulle ginocchia accarezzandole la fronte sudata. La prese in braccio, seguito da Taehyung che gli posò una mano sulla spalla.

<Stai bene... Vero?>
Jungkook puntò i suoi occhi nello sguardo smeraldino e intenso del suo amato. Gli sorrise leggermente.

<Mi basta che stia bene tu.> gli lasciò un bacio sulla fronte e si voltò, continuando a camminare per la sua strada. Avevano tutti quanti perso qualcosa là dentro, non vedevano l'ora di abbandonare il luogo.

Greek Gods. KOOKV [ITA] Where stories live. Discover now