οκτώ

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Il corvino si voltò, ad incontrare gli occhi del biondo. Taehyung si morse il labbro, guardando in basso. Lo sguardo dell'altro era difficile da sostenere. Quegli occhi erano così scuri che quasi non riusciva a capire cosa stesse guardando, si sentiva nudo, di fronte a quelle iridi.

<Oh Taehyung...> disse l'altro con un tono diverso dal suo solito. 

<Volevo dirti-> iniziarono in contemporanea. Quando se ne accorsero si bloccarono entrambi. 

<Inizia tu.> disse Jungkook.

<Si...bhe ecco, volevo dirti che mi dispiace. Avevi ragione quando prima dicevi che sono solamente un bambino viziato... ecco...mi scuso. Tutto quello che hai detto è vero...non posso negarlo.> anche questa volta non lo guardò negli occhi. 

<Vieni qua.>sussurrò il moro, indicando il bordo di quella piscina naturale. Taehyung eseguì gli ordini, alzandosi il vestito fino alle ginocchia e immergendo le caviglie nell'acqua fresca. Emise un sospiro di sollievo, il contatto con l'acqua lo stava facendo sentire meglio. Il moro si mise davanti alle sue gambe, posando le mani ai lati di quelle dell'altro. La distanza era minima. Il biondo iniziò a sentire più caldo.

<Dispiace anche a me. Sono io che ho osato, con troppa insolenza nei tuoi confronti...> le mani del moro andarono ad avvicinarsi gradualmente a quelle del biondo, quando furono abbastanza vicine, Jungkook le strinse dolcemente nelle sue. 

<Che ne dici, vuoi fare un bagno con me?>gli occhi verdi di Taehyung si illuminarono a quella richiesta, e non attese altro tempo. Annuì subito con la testa, ottenendo un sorriso da parte dell'altro.

<P-però non significa che io ti abbia ancora perdonato.>

<Finchè avremo un eternità davanti aspetterò quanto vuoi...> ed eccoli di nuovo, quegli occhi malefici. Non ci riusciva proprio a restare con gli occhi puntati sui suoi, distolse lo sguardo un'altra volta. 

<Ehi, guardami.- ecco, ora era stato beccato-Ti vergogni di me?>

Il biondo scosse la testa.

<Allora forza, vieni dentro, se vuoi ti sollevo io.> Taehyung annuì un'altra volta...

"Aspetta ma non ha niente lì sotto?!"

<M-ma tu indossi qualcosa?>domandò timidamente. Jungkook rise a quella domanda.

<Segreto ,non te lo posso dire.- scherzò- Tu invece, devi toglierti i vestiti o meno? Poi cosa ti metti addosso, potresti prendere un malanno...ora che sei umano...> disse poi con aria preoccupata. Il biondo sembrò pensarci su, ma non poteva togliersi i vestiti davanti all'altro. Poi si ricordò di una cosa, il suo chitone era costituito da due abiti. Poteva togliersi quello lungo fino alle caviglie  e rimanere con quello corto fino a metà coscia. Così fece, si alzò in piedi per sfilarsi il vestito superficiale, si sentì il rumore dolce della stoffa che si sfiorava. L'abito cadde a terra. Taehyung si rimise nuovamente seduto.

<Vieni, ti aiuto, aggrappati al mio collo.>disse Jungkook, posando la mani sotto le cosce di Taehyung, che goffamente posò le mani sulle spalle del moro. Improvvisamente l'acqua lo raggiunse fino al bacino, e come un gattino bagnato si strinse all'altro ancora più forte. Ares rise.

<Che c'è? Non pensavo che i cerbiatti avessero paura dell'acqua.>scherzò.

<Smettila di prendermi in giro! Non ho paura, è solo fredda!>lo rimproverò. 

<Se vuoi ti riscaldo io.>

<SMETTILA!> Un altra risata da parte di Jungkook. 

Piano piano la stoffa del vestito stava iniziando ad alzarsi sulle cosce di Taehyung, per via dell'acqua. Non poteva nemmeno fare niente, se avesse lasciato la presa sarebbe potuto cadere perdendo l'equilibrio goffamente come suo solito.  Jungkook abbassò lo sguardo sulle gambe di Artemide, si leccò il labbro lentamente, senza che il dio della luna se ne accorgesse. Erano perfette, lunghe,sottili e lisci. Avrebbe voluto accarezzarle. Di sottofondo si sentiva solamente il rumore dell'impatto della cascata sull'acqua che riempiva quella grande e profonda conca. 

<Per caso vuoi scendere?> 

<Sono pesante,vero?>

<Per niente, solo che il vestito si sta alzando sempre di più cerbiatto.> Jungkook pronunciò quella frase con tanta naturalezza che Taehyung arrossì tutt'ad un tratto. 

<Oh...S-si.> disse. Jungkook lo fece scendere con dolcezza, assicurandosi che toccasse il fondo, non evitando di sfiorarlo accidentalmente dal ginocchio fino al fianco. Si, la sua pelle era decisamente liscia come la più pregiata delle stoffe.  La luna era apparsa in cielo, dando una strana atmosfera a quella caverna. I capelli di Taehyung si erano illuminati, e i suoi occhi brillavano come non avevano mai fatto, la luna li rendeva ancora più belli di quanto già fossero. Jungkook restò senza fiato ad osservarlo.

<Sei dannatamente bellissimo...> era rimasto anche senza parole. L'unica cosa che stava pensando in quel momento, senza accorgersene la pronunciò anche. 

<Mmh?>Taehyung era anche lui senza niente da dire. Osservava il dio della guerra con gli stessi identici occhi da anni, non si stancava mai. Tutto di lui era perfetto, la luna illuminava la sua pelle chiara, mettendo in evidenza la piccola cicatrice sullo zigomo. La mano di Jungkook si andò a posare istintivamente sulla guancia di Taehyung. Con il pollice, iniziò ad accarezzargli le labbra dolcemente. 

<C-che stai->

<Shh..>lo ammutolì, per l'ennesima volta, continuando ciò che stava facendo. Erano così morbide, aveva una voglia irrefrenabile di non lasciare più spazio una volta per tutte, voleva fare ciò che andava fatto, e ciò che andava fatto non era sicuramente sbagliato e non si sa se era giusto. Non si può giudicare qualcosa del genere in modo così grezzo, solo loro due potevano dare la sentenza, nessuno poteva permettersi di dire una sillaba in più. 

<Sei veramente stupendo.> le sue parole non riuscivano ad esprimere la bellezza di quel ragazzo. Le gambe del biondo tremavano. 

<T-tu sei stupendo, Ares.>balbettò. 

"Per quale motivo divino non riesco a pronunciare una semplice frase di senso compiuto senza balbettare come un analfabeta?"

<Ti prego, chiamami Jungkook...> sospirò. Taehyung annuì.

<Si...Jungkook.> il tono che usò il biondo sembrò fatto di proposito per provocare il corvino. 

La mano che prima era poggiata sul viso del biondo era andata a finire sulla parte alta della sua schiena, spinse Taehyung in avanti, mentre lui si avvicinava lentamente col viso, finchè le sue labbra non toccarono la fronte di Artemide. I loro occhi si chiusero contemporaneamente, volendo assaporare quel piacevole momento più a lungo possibile, in modo da scalfirlo così in profondità da renderlo eterno.

Bene, chiedo gentilmente a nonhosocial di venerarmi fino alla fine dei suoi giorni e oltre, per l'eternità appunto, visto che ho scritto questo capitolo fino a quest'ora solo perché lei me lo ha spudoratamente ordinato facendomi sentire in colpa (la scrittrice è stata maltrattata, ahah) . Ladies and gentlemen, vado a dormire.💕

Greek Gods. KOOKV [ITA] Where stories live. Discover now