δεκαπέντε

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<Ora che vorresti fare, Ares? > lo provocò il biondo. Aveva gli occhi da cerbiatto innocente qual era, occhi a cui Jungkook non riusciva a resistere. Gli si avvicinò all'orecchio, ma non rispose. L'unica cosa che fece fu soffiare sulla punta sensibile di Taehyung,facendolo sospirare. Si aggrappò con le braccia alle spalle del dio.

<Sei un provocatore, Artemide, non avrei mai pensato che potessi essere così sfacciato.>disse Jungkook, per poi allontanarsi leggermente dal biondo.

<Quindi il mio atteggiamento è piacevole o meno?> domandò fissando gli occhi pieni di lussuria in quelli del dio della guerra.

<Chi lo sa?-lo provocò a sua volta il moro-Forza, torniamo alla grotta. Prima finiamo con mia sorella e prima possiamo stare da soli senza problemi.>disse allontanandosi da lui...

<Jungkook- il nome di Ares uscì dalle labbra di Jungkook in un flebile sussurro- Voglio tornare sull'Olimpo...mi manca.>lo sguardo del biondo era diventato triste, e guardava a terra. Gli mancavano tutti. Stava quasi per piangere. Jungkook gli si avvicinò.

<Tranquillo, troveremo il modo per ritornarci...- prese il viso di Taehyung tra le mani-...é stata Eris ad intrappolarci qui, sicuramente saprà come uscirne.>sembrò come se una strana luce attraversasse i suoi occhi neri, il lampo di genio, a quanto pare. Iniziarono a tornare indietro. Stranamente trovarono Eris poco dopo, davanti a loro, con un sorrisetto ambiguo che ad entrambi i ragazzi non piacque.

<Eris, che ci fai qui? Ti avevamo detto di rest->Taehyung fu interrotto dalla ragazza stessa che emise una forte risata, per poi riprendere a parlare fissando lo sguardo negli occhi di Taehyung.

<Come sei ingenuo... Artemide.- la ragazza si avvicinò a loro, Ares sguainò la spada, non avrebbe mai dovuto fidarsi di nuovo della sorella - Non avresti mai dovuto fidarti di me, in realtà in nessuno di noi due.>scoccò una veloce occhiata al fratello, per poi avvicinarsi al biondino.

<Stai lontana da lui, o questo è il giorno buono che ti decapito.> le mise la spada davanti alla gola. Eris si allontanò.

<Sai dolce Taehyung, noi due siamo ottimi illusionisti. Entriamo in contatto con la preda, vezzeggiandola, facendola sentire al sicuro, e una volta che sappiamo che è completamente nelle nostre mani- si bloccò per poco, sporse leggermente la mano all'insù. Sul suo palmo si era appena posato un bellissimo fiore bianco, caduto dall'albero soprastante -ne facciamo quello che vogliamo.> baciò il fiore, per poi rinchiuderlo nella sua mano. Quando la riaprì era appassito, era diventato di una sfumatura chiara del marrone. Abbassò il palmo e quel povero fiore si dissolse come polvere, che venne trascinata dal vento. Taehyung non riusciva a parlare, non stava capendo più niente.

<Taehyung! >Jungkook rimise la spada nel fodero e si precipitò verso il biondo, che paralizzato com'era non aveva notato il piccolo serpente dai colori sgargianti che strisciava pericolosamente verso la sua caviglia. Jungkook arrivò in tempo, prese il serpente dal collo, impedendo che Taehyung venisse morso,ma per la fretta di impedire che il biondo venisse avvelenato, non tenne la presa sul serpente, che affondò i suoi denti nel suo polso, provocandogli una smorfia di dolore.
Servì quello per far risvegliare Taehyung. Il serpente dopo aver morso il moro si dissolse come polvere, così come quel fiore. Jungkook era ancora in piedi, ma il veleno stava entrando in circolazione. La dea sparì nell'ombra, ferire il fratello non era nei suoi piani, la lasciò piuttosto colpita.

<Oddio Jungkook è tutta colpa mia!> il biondo corse verso di lui, controllandogli il polso, dove erano ben visibili due puntini rossi, la distanza tra loro era di massimo 5 millimetri.

<Taehyung... Mi dispiace.>sussurrò il moro, il suo tono di voce era più basso del solito. Taehyung aveva iniziato a piangere, le lacrime scendevano sul suo viso come niente. Scuoteva la testa alle parole di Jungkook, era tutta colpa sua. Iniziò a piovere improvvisamente...Jungkook non poteva rimanere al freddo, doveva portarlo in un posto sicuro e cercare un antidoto per il veleno. Taehyung avvolse il braccio destro di Ares sulle sue spalle, cercando di aiutarlo a camminare.

<Taehyung... Lasciami qui... Sono umano, morirò sicuramente...>l'effetto del veleno era estremamente brusco. Ci voleva pochissimo per iniziare a dare i sintomi. Aveva circa un giorno di vita.
Taehyung scosse la testa.

<Dirò io quando sarà tempo di lasciare stare...>il biondo era esausto, ma condusse il moro fino alla caverna senza lamentarsi. Gli sfilò velocemente le vesti bagnate di dosso, lasciandolo solamente con la parte inferiore e lo fece stendere per terra, mentre il suo respiro diventava puntualmente più pesante. Strappò un lembo del suo vestito e lo bagnò nell'acqua della vasca naturale della caverna, poggiandolo sulla sua fronte, la febbre era iniziata a salire. Cercò le erbe che originariamente aveva preso per la sorella di Jungkook, ma in quel momento, ripensando alle sue condizioni di ieri avrebbe concluso lui ciò che aveva iniziato Crono, ma dubitò che ciò che disse fu il vero.

<Eccole!>esclamò una volta trovate. Gli serviva un contenitore. Di fretta e furia corse fuori dalla grotta, ritornandone con un pezzo di legno un pò concavo e una pietra. Iniziò a schiacciare quei fili verde scuro, mettendoci qualche goccia d'acqua. Ne uscì una poltiglia melmosa e verde. Ne mise un pò sul morso. Poi porse il pezzo di legno a Jungkook, in modo che potesse assimilarne un pò.

<Ti prego Jungkook prendine un pò.> aveva ancora le lacrime agli occhi. Era una giornata così serena, si era trasformata nella più brutta che Taehyung avesse mai avuto. Jungkook fece come gli fu richiesto.

<Spariamo che funzioni.>disse Taehyung. Non avrebbe mai lasciato andare l'amore della sua vita.

<Jungkook?-domandò Lisa stupita.-Da quanto tu..?>
Taehyung si asciugò le lacrime agli occhi.

<Pensavo che fosse da poco, ma mi sono reso conto che è da quando eravamo bambini. Lo so che è strano dire così, per un dio, o meglio per un dio troppo giovane...Ma sono sicuro che ne sono innamorato.>

Non c'erano parole più veritiere di quelle che aveva pronunciato quel giorno. Lui lo amava.

<Taehyung... Ho freddo.>

Greek Gods. KOOKV [ITA] Where stories live. Discover now