δεκατρείς

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<Lei è mia sorella diretta, figlia di Zeus ed Era.>disse sospirante.

Taehyung sembrò comprendere la situazione,ne aveva sentito parlare ma non immaginava che fosse lei.

<Tua sorella...>ripeté come incantato. Ecco chi rassomigliava. In effetti aveva i tratti di Jungkook, la pelle chiara, capelli e occhi neri, sguardo sicuro.

<Allora dobbiamo aiutarla!>disse lui poggiando la mano sulla sua spalla. La sua vita era ancora tenuta stretta dal braccio di Jungkook, che non aveva intenzione di toglierlo.

<Non la conosci Tae. Non puoi sapere della vipera che striscia nel suo sangue.> il modo in cui lo disse, con tanto disgusto, fece un pò rattristire Taehyung. Lui con suo fratello aveva sempre avuto un rapporto bellissimo, gli dispiacque che per il moro non fu lo stesso. Avere qualcuno che ti affianca è d'aiuto, quando tutti ti voltano le spalle, ma non è il caso di Taehyung. Ha sempre avuto persone su cui contare e affidare la propria vita.

<Eppure, tra me e te... Tu sei quello che ha ucciso di più... O sbaglio?> intervenne la dea col fiato corto.

<Perché sei in queste condizioni?> domandò il fratello freddamente, non curandosi dell'affermazione fatta dalla donna.

<Crono... Mi ha imbrogliato. Ritiene che anche io sia una dea come voi, essendo nata dallo stesso padre...>

<Non vedo nemmeno una ragione per cui dovrei solamente provare a sollevarti da terra. Hai sbagliato, hai causato morte e distruzione, hai sputato senza vergogna sull'Olimpo e ancora non sei morta? Mi fai ribrezzo.>tutto ciò che disse era vero. Li aveva venduti tutti, aveva sparso sangue, le morti causate sarebbero rimaste sulle sue mani ma non sembrava importagliene niente. Eris era e sarà sempre una persona egoista, pronta a sfruttare chi ha cuore gentile, e approfittarsene fino a lasciare coloro che l'hanno aiutata nella povertà, nella discordia.

<Jungkook... Ti prego siamo fratelli...>cercava in tutti i modi di convincerlo, ma le sue argomentazioni erano alquanto confutabili. Gli occhi erano diventati improvvisamente lucidi.

<Già, eppure non te n'é importato niente da quando sei nata. Tu, sarai anche mia sorella di sangue, ma fidati che vorrei strozzarti con le mie stesse mani.>il dio non mostrava segno d'insicurezza, avrebbe vermanete voluto strozzarla in quel momento, mentre supplica a di essere lasciata andare.

<Allora cos'è che ti ferma?> la dea pensava di riuscire a sciogliere il cuore ghiacciato del ragazzo in qualche modo, ma a quanto pare non sapeva con chi aveva a che fare.

<Giusto, hai ragione...- la dea aveva leggermente incurvato gli angoli delle labbra-...non c'è niente che mi ferma.>lasciò Taehyung dietro di lui e si avvicinò a lei, sollevandola per la gola, fino a non toccare terra nemmeno con le punte. Aveva le mani strette intorno al polso del fratello, nel vano tentativo di allentare la presa potente in qualche modo.

Non si sarebbe mai aspettata che avesse mai potuto farlo, eppure era così ovvio. Era anche consapevole di meritare di morire, ma non le andava, non sapeva perché. In fondo non aveva nessuno, eppure voleva continuare ad andare avanti, per lei la sua vita aveva un senso.

<Jungkook! Fermati!>Taehyung andò verso i due, pregando il moro di lasciarla a terra.

<Taehyung, non ti rendi conto di quanto male abbia provocato questa donna. Si merita di morire.>lanciò uno sguardo agghiacciante alla ragazza.

<Ti prego Jungkook! Si migliore di lei! So che ha fatto del male, ma avete un legame di sangue!> il biondo tentò in tutti i modi.

Jungkook potrebbe pentirsene.

Pensò, ma ancora non conosceva il dio della guerra perfettamente.

Jungkook strinse i denti, e lasciò la presa sulla sorella, per poi voltarsi verso Taehyung.

<Artemide, io sono il dio della guerra, ho sparso sangue. Io oggi la risparmio solamente per tua rischiesta, ma l'unica cosa che si merita quella donna è di soffrire nelle profondità più oscure del tartaro, con una delle torture più terrificanti che la logora ogni giorno e ripetersi fino allo sfinimento.>Jungkook era così arrabbiato che le vene del collo gli si erano gonfiate ed erano in rilievo. Taehyung con un pò di riluttanza gli si avvicinò all'orecchio,in modo che solo lui potesse sentire.

<Tutte le azioni, sia buone che cattive, un giorno torneranno indietro. È come una freccia che ritorna a colui che l'ha scagliata. Lei la pagherà per quello che ha fatto, non temere.> Taehyung si allungò in punta di piedi e gli lasciò un bacio sulla punta dell'orecchio. Jungkook rilasciò un sospiro.

<E pensare che c'ha anche interrotti. Devo starle il più lontano possibile o giuro che la impicco.> questo era ciò che più l'amareggiava.

<Ci saranno molte altre occasioni. Ora meglio che controlli le sue condizioni, se è stabile o meno.> bisbigliò.

<Mi raccomando, non ti fidare assolutamente di lei. Non ti avvicinare troppo. Come ho detto è una serpe. Un cerbiatto ingenuo come te potrebbe cascarci con facilità. Non ti staccherò un attimo gli occhi da dosso.>

<Lo spero.>gli fece un veloce occhiolino, per poi allontanarsi, e controllare la dea. Stava messa davvero male.

<Vuoi una veste per cambiarti? La tua non si può definire tale ormai, ti hanno ridotta vermanete male. Ne avevo due, puoi usare quella che ho lasciato lì a terra. È leggermente sporca e un pò strappata ai bordi, ma dovrebbe essere integra perlomeno.>

<Perché sei tanto gentile nei miei confronti?>

<Non lo so...-rispose sinceramente-... Io e Jungkook usciamo per farti cambiare, andiamo a cercare delle erbe mediche per le tue ferite.> le rivolse un sorriso caloroso,si allontanò per andare verso il corvino.

<Mi serve il tuoi aiuto nella ricerca di erbe mediche.> Jungkook sbuffò.

<Se per caso scambiassi una pianta velenosa per una curativa, sarebbe un  incidente vero?>

<Forza cammina! Prima ci sbrighiamo, prima finiamo.>Taehyung lo superò.

<E prima possiamo farlo.> un sorrisino malizioso comparse sul suo volto.

<Ti ho sentito, idiota!>

<L'hai detto tu stesso...>


Greek Gods. KOOKV [ITA] Where stories live. Discover now