είκοσι εννέα

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Quando si svegliò percepì un forte dolore alla testa; lentamente si mise seduto, massaggiandosi delicatamente la nuca. Quei due non avevano avuto una goccia di pietà. Sapeva di trovarsi nel Tartaro, ma non aveva idea del luogo preciso. Si trovava in una cella, le sbarre erano costituite da ossa. 

Non sarà difficile romperle. 

Pensò Jungkook. Prima che potesse anche solamente alzarsi in piedi, vide sua sorella dall'altra parte della cella. Una fiamma si accese nel suo petto, avrebbe tanto voluto vederla morta ai suoi piedi, non avrebbe mai più abbassato la guardia nei confronti di un essere simile. Il solo pensiero di avere un legame di sangue con lei gli faceva schifo. 

<Fratellino, dove pensi di andare?> mise un broncio falso, schernendo Jungkook. Non resistette un secondo di più, volendo avventarsi con Eris, ma i suoi movimenti vennero improvvisamente bloccati da delle catene che si avvolsero attorno alle sue caviglie, ai suoi polsi, alla sua vita e al suo collo. Non si era mai troppo prudenti con lui. Jungkook ringhiò,infuriato. 

<Ops, mi dispiace. Troppo strette...> Ares non riusciva a capire il motivo per cui dovesse essere così stereotipata. Era banale.

<Muori.> disse solamente, guardandola fisso negli occhi. Non seppe mai perchè sua sorella fosse diventata un mostro del genere, e onestamente non era nemmeno tanto sicuro di volerlo sapere. Pensava che gli sarebbe stata sempre affianco, evidentemente si sbagliava. 

<Troppo aggressivo...non mi piace Ares...>scosse il dito con una smorfia dispiaciuta.

<Liberami da queste catene o lo farò da me, e solo io so cosa ti farò quando succederà.> disse adenti stretti.

<Dubito che tu riesca a liberartene. Divertiti mentre ti godi la tua permanenza qui... molto presto sarai in compagnia del tuo caro Taehyung. Ti piacerebbe vederlo soffrire davanti a te?>

<Non ti azzardar->venne interrotto dalla sorella, non volendo sentire tutte le minacce che le avrebbe rivolto contro Jungkook.

<Se avessi accettato l'offerta di Crono non saresti legato come un animale.> era disprezzante nei confronti del fratello, e gelosa, lo era sempre stata. Crono voleva lui, considerava Eris come una sostituta all' iracondo dio della guerra.

<Non ti rendi conto che una volta terminato, lui ti butterà come qualunque cosa che sia stata usata?> quelle parole furono taglienti come lame per la ragazza, ma si mostrò distaccata e impassibile.

<Hai ragione, potrebbe. Ma perchè disfarsi di qualcuno che sa essergli fedele fino alla morte?> stava quasi provando ad autoconvincersene.

<Sono tutte balle.>

<Tsk...addio fratello.> Jungkook preso dalla rabbia tirò così forte le catene che lo imprigionavano, da far uscire addirittura della polverina dal soffitto. Doveva essere più attento, invece si era fatto prendere troppo. La cosa positiva era che si trovava nel Tartaro, sembrò anche essere un punto abbastanza profondo. Probabilmente Tae doveva ancora arrivarci, sperando che non gli fosse accaduto niente. Provò a forzare le catene di forza,ma non erano normali. Sbuffò quando notò che non aveva più la sua spada. Doveva riuscire a resistere e aspettare.

<Non riesco a capire in che punto del Tartaro ci troviamo. Purtroppo questo luogo è immenso.>commentò Hyungsik, i suoi occhi vagavano su tutte le pareti della stanza in cui si trovavano.

<Procediamo verso destra.> sentenziò Tae, sicuro di sé. Riusciva a percepire Che quella fosse la strada giusta. Il suo cuore fremeva alle sensazioni che stava provando. Sentiva il suo sangue ribollire nelle vene. Aveva paura, sì, ma era anche convinto di potercela fare. Più si avvicinava, più si sentiva potente per riuscirea battere Crono.

<Perché sei così convinto di andare a destra?>domandò Poseidone, lui non era mai andato in quel posto, era la prima volta che lo visitava. Era estremamente macabro, non spuntava nemmeno la più piccola scintilla. Temeva di un possibile incontro con qualche creatura oscura del Tartaro ed era abbastanza strano che non ne avessero ancora incontrata una.

<Lo sento, fidati di me, per favore.> si addentrò verso lo stretto spazio di terreno, da cui spuntavano diverse radici. Quanto erano lunghe quelle radici per trovarsi così in profondità?
Hyungsik lo seguí subito dopo, guardandogli le spalle. Si stava facendo trasportare troppo dalla situazione, quasi come se ci fosse qualcosa che lo stesse attirando, tanto da non fargli accorgere della situazione in cui si trovava in quel preciso momento. Poseidone era abbastanza confuso, e le sensazioni che stava avendo il biondo era alquanto strane. C'era una diramazione. Tae scelse quella più buia, senza dire niente al moro che si limitò a seguirlo senza spiaccicare parola. Sembrò quasi come se si trovasse in un luogo dove avesse vissuto per anni e anni, tanto da conoscere i sentieri più delle sue tasche. Era quasi inquietante.

<Tae sei sicuro?> domandò dopo un pò di tragitto. Stavano quasi correndo e anche Artemdie stava percependo la stanchezza accumularsi.

<Si. C'è qualcosa che mi attrae inevitabilmente, forse è Crono, forse ci sta portando da lui.> sussurrò.

<Allora non pensi che sia troppo pericoloso seguire questa strada?> in effetti si stavano avvventurando nella tana del lupo senza scrupoli, poi se quello che Tae percepiva fosse stato vero, come avrebbero affrontato il titano dei titani. Probabilmente aveva in mente anche qualche trucchetto per toglierli di mezzo senza troppo fastidio.

<Zio, non riesco a non farlo, sono sicuro che ci sia qualcosa di là, le altre direzioni ci porterebbero solamente a vuoto.> non si voltò nemmeno quando lo disse, procedeva sicuro per la sua strada. Arrivarono in un corridoio più largo di quelli che avevano oltrepassato fino a quel momento, c'erano varie celle, composte in modo macabro, con ossa umane come sbarre, su alcune c'erano dei tagli, da cui sgorgava sangue rosso fuoco. Nemmeno l'oltretomba avrebbe potuto avere certe sembianze. Tae prese un grosso sospiro. Era sicuro che in quelle celle avrebbe trovato qualcuno, la curiosità lo stava divorando. Guardava a destra e a sinistra, prima che Hyungsik lo fermasse e indicasse davanti a lui con i muscoli tremanti. Gli occhi del biondo si riempirono di lacrime.

<JUNGKOOK!>

Greek Gods. KOOKV [ITA] Where stories live. Discover now