έντεκα

4.4K 362 91
                                    

La terra sul monte Olimpo aveva iniziato a tremare. Oramai era tutto pronto. Sarebbe stato uno scontro tra dei e titani. Tutti si stavano preparando per combattere, per versare sangue, ma pochi erano convinti di ciò che stava per accadere. Atena passò le ultime ore di libertà a parlare con Calliope.

<Non uscire dal tempio, qui sarai protetta. Se per caso riuscissero a penetrare vai nelle mie stanze. Sopra al mio letto c'è un ritratto sulla parete, alzalo, c'è una catena che devi tirare. Dopo di ché si aprirà una porta, chiuditi dentro finché puoi. È impenetrabile. Giuro che verrò a salvarti.>disse Lisa, accarezzando dolcemente la guancia di Jennie con il dorso della mano. La ragazza dai capelli scuri stava piangendo.

<Per favore, non dire così...>sussurrò coprendosi il volto con le mani. Lisa rise bonariamente alla sua reazione, e l'abbraccio, portando il suo capo sulla spalla.

<Andrà tutto bene, mia dolce Calliope.>

<Jennie...>sussurrò la musa correggendola.

<Voglio che tu mi chiami Jennie.>continuò timidamente.

<Certo, Jennie.> il suo nome pronunciato dalle labbra della dea aveva un suono magnifico.

<Ti prego, fai attenzione, e torna per me.>sussurrò la musa.

<Per me dovresti restare qui.>disse Yoongi, con fermo tono di voce.

<Yoongi smettila! So badare a me stesso! Morirei qua dentro, voglio stare al tuo fianco finché posso...>rispose Jimin con altrettanto tono. Ade pretendeva che lui rimanesse in sicuro negli inferi, ma era totalmente in disaccordo. Era consapevole che il compagno volesse solamente proteggerlo ma non poteva sopportare il fatto di dover stare lontano da lui, a girarsi i pollici, nell'ansia di sapere chi avesse vinto. Yoongi si passò una mano tra le ciocche scure, gesto molto raro da parte sua, segno di un evidente nervosismo. Aveva paura, non per lui, non per l'Olimpo, ma unicamente per il coniuge. Aveva paura di vederlo soffrire di fronte ai suoi stessi occhi, di non poterlo più toccare, di non trovarsi più insieme a lui... Aveva paura di non poterlo vedere più sorridere. Amava il suo sorriso. Amava essere lui la causa del suo sorriso. Avrebbe ucciso per vederlo incurvare le labbra piene all'insù.

<Giuro che se fai troppo l'avventato ti rinchiudo in una gabbia.>la voce del dio degli inferi tremava, mentre nascondeva il suo viso con una mano. Jimin capí in un secondo momento che aveva iniziato a piangere. Non l'aveva mai visto piangere, per lui era inverosimile. Il castano gli si avvicinò docilmente, abbracciandolo. Yoongi guardò davanti a sé, incrociando lo sguardo attento e preoccupato di Jimin. Il più basso avvicinò docilmente le labbra a quelle dell'altro, fino a posarle e scambiare un tenero bacio con l'amato.

<Sono sicuro che andrà tutto bene.>sussurrò Jimin. Yoongi avvolse le braccia attorno alla sua vita, Jimin fece poggiare il capo del moro sulla sua spalla, e gli accarezzo i capelli con dolcezza.

<Non voglio perderti.>rispose il dio degli inferi quasi piagnucolando.

<Non accadrà, fidati di me.>

A quelle parole scattò qualcosa in Ade. Legato a quella sera del matrimonio tra lui è Jimin.

<Non è bellissima?>erano le parole pronunciate dal corvino.
<Perchè me lo stai chiedendo?>domandò con le sopracciglie corrucciate. Per quanto il riferimento fosse sottile, Yoongi riuscì ad intenderlo.
<Non era una domanda vera e propria, io la definirei affermazione celata, ossai, la luna è bellissima.> si voltò verso Ade con un leggero sorriso. Ci fu qualche secondo di silenzio, poi Yoongi disse una cosa che Jungkook non si sarebbe mai aspettato di sentire.
<Sei veramente un grande amico,Jungkook. Ti voglio bene.> Jungkook rimase senza parole. Sapeva che Ade gli volesse bene, ma non pensava che lo avrebbe mai confessato. Per non farsi beccare stupito ci scherzò su, portandosi la mano destra al cuore e fingendo un infarto.
<Smettila coglione!>Yoongi stava ridendo. Jungkook smise di fare lo stolto e si rimise composto.
<Come mai questa grande rivelazione d'amore nei miei confronti?>
<Non si sa mai quando qualcosa potrebbe terminare, preferisco dirtelo per evitare di avere un briciolo di senso di colpa...>Jungkook dopo aver ascoltato quelle parole avvolse il braccio attorno le spalle di Ade.
<Non accadrà, fidati di me.>
Ade si fidava di lui, ma ora che la guerra stava arrivando lui non c'era.

Hoseok stava intagliando l'arco che avrebbe utilizzato durante le guerra.  Stava seduto sull'erba con un espressione più che seria. Un sospirò lasciò le sue labbra guardando ciò che aveva combinato. Sarebbe stato meglio affidare il lavoro alle mani abili di Chanyeol e magari farlo forgiare in metallo. Lasciò sia l'arco che il coltello per terra. Era in ansia per il fratello minore e non sapeva nemmeno dove fosse. Lui lo amava, il fratello lo completava. Hoseok il sole, Taehyung la luna. Senza di lui si sentiva tremendamente vuoto. Lo strano ma efficace sorriso, o la semplice risata del biondo lo rendevano inevitabilmente felice.  Tutto di lui gli faceva venire voglia di essere felice. Era incredibilmente bello, come la luna d'altronde. Avrebbe potuto essere il dio dell'amore e della bellezza, ma forse caratterialmente non era adatto. Lui con il suo fare da timido e allo stesso tempo vivace. Ad ogni litigio vinceva sempre lui, per due motivi in particolare: era il fratellino di Hoseok, e il dio del sole non riusciva a dirgli di no e sapeva usare bene le parole.  Gli mancava tremendamente. Avrebbe dato di tuto per poterlo rivedere. Anche fregarsene dell' Olimpo stesso, non badando alle sue sorti a patto che sarebbe potuto stare con lui.  Avrebbe voluto uccidere quel dannato dio della guerra, purtroppo non gli avrebbe potuto impedire di mettere le mani su suo fratello. Se l'avesse visto di nuovo giurò di ucciderlo con le sue stesse mani.

Jungkook intrecciò la sua mano con quella di Taehyung.

<Cerbiatto, nessuno ha detto che tu abbia il permesso di toccarmi.>sussurrò,passando la mano sulla schiena del biondo rudemente, sfiorando le fossette di venere.

<Se per questo nemmeno tu hai avuto il permesso di farlo.>si azzardò Taehyung con un sensuale tono di voce. Jungkook ridacchiò.

<Mia dolce luna... Tu mi appartieni.>


Lo so, capitolo noioso, ma è fondamentale per l'andamento. Finalmente posso aggiornare più spesso, scusate per l'assenza. Con questo giuro che il prossimo capitolo sarà bello! (O almeno lo spero)
Perdonatemi per eventuali errori ma non on ho mai la possibilità di ricontrollare. Spero che almeno un minimo, il capitolo riesca a piacervi.

Greek Gods. KOOKV [ITA] Where stories live. Discover now