δεκαέξι

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Taehyung non seppe come fare, continuava a guardarsi intorno, quando gli venne un'idea abbastanza banale. Gli si stese accanto, abbracciandolo. Sperava che col suo gesto il calore delle emozioni provate per lui potessero riscaldarlo.

Che tentativo stupido.

<Mi dispiace...>stava ancora piangendo. Niente avrebbe potuto fargli cambiare idea, la colpa era sua. Se avesse prestato attenzione e non rimanere come uno stupido cerbiatto ferito avrebbero potuto evitare tutto quel casino. Jungkook aveva gli occhi chiusi, sembrava quasi morto, ma fortunatamente ancora respirava; poggiò il capo sul petto dell'altro per pochi secondi. Poi sollevò il viso verso quello di Jungkook. Avvicinò le sue labbra a quelle dell'altro e si toccarono. Le labbra di Taehyung si muovevano su quelle leggermente separate di Jungkook. Il corvino se ne accorse e accompagnò i movimenti di Taehyung. Il bacio era quasi un tocco disperato, una ricerca di contatto e di sicurezza che il biondo in quel momento non aveva. Ciò che accadde dopo li lasciò sconcertati. Taehyung spalancò gli occhi.

Non è possibile.

La furia di Hoseok era incontrastabile. La mancanza del fratello lo stava facendo soffrire in una maniera che nessuno avrebbe potuto mai comprendere. Loro due sarebbero dovuti essere inseparabili, eppure si trovavano a isolati di distanza. Scagliava frecce a destra e a manca e tutte avevano un bersaglio che avevano colpito e affondato. I titani cadevano a decine sotto le sue frecce, e altri ne sarebbero caduti.

Zeus ed Era combattevano vicini. Ciò che più preoccupava ai due coniugi-fratelli era che il padre ancora non si era mostrato a loro. Solitamente avrebbe combattuto in prima linea, ma stavolta non erano nemmeno sicuri che ci fosse lui dietro a tutto quello.

<Crono non si è ancora fatto vedere.>sussurrò Namjoon sospirsnte, mentre con una folgore aveva appena infilzato uno dei numerosi nemici che gli si avvicinavano.

<Prima o poi si mostrerà, i titani stanno diventando ormai pochi, riusciremo ad eliminarli.> non fece quasi in tempo a finire ciò che stava dicendo, che i titani si bloccarono improvvisamente, durò pochi secondi e li prese alla sprovvista. I titani si ritirarono, iniziarono a scappare dalla direzione da cui erano venuti. Tutti gli dei, sporchi di terra e di sangue, presero un sospiro di sollievo, mentre li vedevano ritirarsi.

<Credo che abbiamo vinto questa battaglia, ma la guerra è ancora da decidere.>sussurrò Namjoon.

<Almeno abbiamo il tempo per riposarci, per passarne un pò insieme.> Seokjin avvolse con le braccia il collo di Namjoon, e lui posò le mani sulla vita di Era.

<Già, speriamo che non sia stato tutto un buco nell'acqua... Ermes!> Namjoon chiamò il dio messaggero che non perse tempo a raggiungerlo in pochissimi secondi.

<Eccomi.>disse Jihan al suo fianco con il suo solito sguardo serio.

<Avvisa tutti gli dei di ritornare all'Olimpo, nonostante questo dí loro anche che non abbiamo ancora vinto, possono attaccare in qualsiasi momento. Non devono mai abbassare la guardia,non sappiamo cosa Crono abbia in mente, potrebbe già aver organizzato uno dei suoi subdoli inganni.>
Ermes annuí e si allontanò. Finalmente potevano prendersi un attimo di pausa da quello sterminio. Erano giorni interi che stavano combattendo, non si erano fermati un attimo ed erano allo stremo delle forze. La stanchezza iniziava a farsi sentire.

Lisa appena ricevette la notizia da Ermes tirò un sospiro di sollievo, avrebbe potuto rivedere la sua Calliope. Poseidone le sorrise.

<Complimenti Lisa.>
Vicino a loro c'erano anche Yoongi e Jimin, che non persero tempo ad abbracciarsi amorevolmente. Jimin saltò addosso a Yoongi, facendolo quasi cadere a terra, ma era felice e Yoongi lo era a sua volta.

<Ce l'abbiamo fatta!>esclamò Persefone.

<Non è ancora finita, ma per ora ce l'abbiamo fatta, finalmente.>Yoongi ricambiò l'abbraccio con un sorrisino a malapena notabile. Ma stavano entrambi bene e questo bastava.

Di Hoseok non si poteva dire lo stesso, era stato quasi risucchiato dal dolore provocato dalla mancanza del fratello. La sua espressione era ferma e impassibile, come sempre in quei giorni. Sembrò quasi che non gli importasse morire, o che addirittura sarebbe stato meglio. Mise l'arco al suo posto, sulla spalla e raggiunse gli altri dei che lo stavano incitando, cercando di risollevargli il morale.

Arrivarono al tempio. Jennie corse tra le braccia di Lisa che non perse tempo ad accoglierla. Hoseok sapeva del rapporto che stava nascendo tra la dea e la sua ninfa, ma non gli dava dispiacere e non gli dava particolarmente importanza.

Jimin si stava facendo un bagno, dopo tutti quei giorni passati a combattere non riusciva a sopportare più la sporcizia addosso. Yoongi lo raggiunse, con i vestiti addosso, e si sedette a bordo vasca affianco al moro. Jimin gli si avvicinò. Gli spalancò le gambe e si posò tra di esse sul marmo, stando sempre nell'acqua , guardando verso il viso bianco di Yoongi.

<Come mai quell'espressione?> domandò il ragazzo con occhi da cucciolo.

<Sono, solamente preoccupato, ma niente di ché. Non allarmarti. Voglio solo che tu ti riposa in questi giorni, hai combattuto benissimo al mio fianco.>sorrise. Jimin non perse tempo a ricambiare.

<Perché non fai un bagno con me?> domandò con voce suadente Persefone.

<In questo momento non sono tanto in vena->la porta dei bagni si spalancò improvvisamente. Entrò Poseidone! Si piegò sulle ginocchia cercando di riprendere fiato. Aveva corso per tutto il gigantesco tempio.

<Hyungsik! Cosa è succeso?> Yoongi si alzò in piedi.

<Dovete...venire...con me... Subito.> I due sposi si guardarono un attimo negli occhi. Yoongi porse un telo a Jimin in modo da coprirsi e poi seguirono Hyungsik. Li portarono nella sala principale. C'erano tutti gli dei. Jimin si fece spazio tra la folla. Quasi si mise a piangere.

<Non ci posso credere...> in quel momento stava proprio piangendo, non poteva credere ai suoi occhi.

Greek Gods. KOOKV [ITA] Where stories live. Discover now