δέκα

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<Non ho mai visto una creatura di una tale bellezza.>il moro era incantato nell'osservare il più basso con occhi sognanti.

<C-cosa stai dicendo?> il cervello di Taehyung stava andando lentamente in tilt. Le labbra di Jungkook lo toccarono di nuovo, questa volta sulle labbra. Taehyung non se lo sarebbe mai aspettato, le labbra dell'altro iniziarono a muoversi lentamente sulle sue. Cosa avrebbe dovuto fare? Stava andando in panico. Le sue mani si andarono a posare sulle spalle di Jungkook, e si allungò in punta di piedi. Non sapeva come fare ma lo fece e basta, mosse anche lui le sue labbra su quelle dell'altro. Quando terminarono Jungkook passò la sua lingua sul labbro superiore dell'altro. L'aveva fatto, l'aveva baciato ma la parola "pentito" non gli passò nemmeno per l'anticamera del cervello. Al contrario, se avesse potuto l'avrebbe fatto all'infinito. Come era possibile che le sue labbra fossero così morbide? La sua mano si poggiò sulla guancia dell'altro, un'altra volta si scambiarono un bacio. Taehyung era senza fiato. Le mani di Jungkook si spostarono nuovamente sulla vita dell'altro. Lo fece avvicinare ancora, tanto che Taehyung sentí qualcosa premere sul suo bacino pericolosamente.

Oddio...

Prese aria, per un momento pensò di non essere capace a respirare decentemente.

<Vuoi che io mi fermi, Artemide?> lo provocò, baciandolo sul collo. Taehyung non rispose, ansimante com'era, Jungkook si fermò improvvisamente.

<Voglio una risposta, Taehyung...>respirò sul collo dell'altro, dove apparve la pelle d'oca. Dopo di ché soffio debolmente.
Taehyung scosse la testa. Voleva continuare fino a quando avrebbe resistito.

<Voce.>

<N-no...>

<Mmh...> continuò quello che stava facendo, mentre le gambe di Taehyung stavano tremando. Per mantenersi in piedi fece pressione sulle spalle potenti di Jungkook.
Una mano di Jungkook andò a sfiorare la gamba dell'altro con la punta delle dita. Taehyung sospirò e strinse gli occhi quando Jungkook lo morse sul collo.

<Ngh..>cercò di trattenere un gemito, che fece prendere un bel respiro a Jungkook.

<Dio della verginità, eh? Qualcuno come te è sprecato per essere vergine. Lo sai vero?> Taehyung non rispose, mentre Jungkook passò la mano da sotto alla veste che indossava l'altro, facendo scorrere la mano bagnata sulla schiena asciutta e calda di Taehyung, che saltellò per il contatto improvviso.

<Perché non lo togli?>chiese Jungkook riferendosi alla veste che indossava.
Taehyung non rispose.

<Ti vergogni?-chiese Jungkook, il biondo non rispose nemmeno questa volta e guardò l'acqua, per non dover puntare gli occhi sul viso del corvino -sei un dio, Taehyung. Non devo vergognarti. Sei il dio più bello su cui i miei occhi si siano mai posati.>.

<Questo vale solo per il genere maschile?>si azzardò a chiedere, alludendo ad Afrodite. Sul viso di Jungkook apparse un piccolo ghigno.

<Guardami negli occhi. - ordinò. Il biondo obbedí.- Si, Taehyung, vale per tutto.>la mano di Jungkook afferrò il lembo della veste di Artemide, che incantato dal corvino si morse il labbro e annuì leggermente. Jungkook sollevò lentamente la stoffa, ammirando ogni pezzo di pelle scoperta di Diana, di cui il viso si tinse di rosso intenso. Le sue gote bruciavano. Il dio della guerra lo rendeva incredibilmente debole. La veste fu buttata sulla terra asciutta, anche se Ares non si preoccupò minimamente di dove la stesse lanciando. Era cosi meravigliato che non riusciva neanche ad intendere e volere.

Dannazione...

<Sei un'opera d'arte.>sussurrò all'orecchio del dio, avvicinandosi a lui. Il biondo era senza parole. Non avrebbe mai immaginato che una situazione del genere avrebbe potuto realizzarsi. Scelse di essere audace. Prese la mano destra del moro e la portò sulla parte bassa della sua schiena, dove si trovavano le due fossette di venere. L'altra mano la portò sul fianco, facendola aderire perfettamente alla dolce e sinuosa curva. Le dita affusolate di Taehyung andarono sul petto definito di Jungkook, scesero sugli addominali, fino alla forma a v, che si nascondeva nell'acqua verde smeraldo. Jungkook mosse la mano destra più giù di quanto era stata posizionata, e la mano sinistra a bloccare quella del biondo.

Aveva fisicamente 17 anni. Il dolce dio della luna 14. Si ricordò di essere andato nel bosco per passare il tempo, quando sentí la sua voce. Si avvicinò e lo vide mentre accarezza docilmente in cervo. Era una vista adorabile anche ai suoi occhi, il suo sorriso era splendente come la luna.

<Sei così bello!>esclamò mettendo entrambe le mani sul volto dell'animale, accarezzandolo dolcemente con i pollici. Il cervo strusciò il viso sul suo amorevolmente, facendolo ridacchiare.

No... Tu sei così bello..

Pensò Jungkook, da dietro al tronco dove si era nascosto. In quel momento lo era particolarmente, stava sorridendo ed era magnifico. Il biondo lasciò un bacio sulla punta del naso del cervo, per poi lasciarlo andare.

<Ci rivediamo, mi raccomando.>urlò leggermente per farsi sentire dall'animale che stava correndo verso il cuore del boschetto. Jungkook volle prenderlo un pò in giro. Fu a quel punto che Taehyung lo vide. Ne fu stupito.

<Da quando sei qui?>chiese con tono secco, non facendo trapelare nessuna emozione dalla sua voce, eppure il suo cuore aveva iniziato a battere così forte, quello non poteva controllarlo purtroppo.

<Parli anche da solo ora , cerbiatto?> disse, avvicinandosi con lentezza.

<Io non...non stavo parlando da solo...>

<Sai, non so se te l'hanno mai detto, ma un cervo non sa parlare.>lo prese in giro. Taehyung era rosso dalla vergogna, era veramente orribile venire presi in giro dalla persona che amava.

<Sicuramente è più intelligente di te!> esclamò, quasi sul punto di piangere. Il dio della guerra gli si avvicinò, prendendogli una ciocca bionda tra le mani, rigirandola tra le dita. Artemide intanto aveva le gambe che cedevano per la paura.

<Passo falso, mio dolce Artemide...>ridacchiò.

Scusate per il ritardo, sono un pò stanca... Spero che vi possa piacere, buonanotte. ❤️

Greek Gods. KOOKV [ITA] Where stories live. Discover now