<Lo sta ancora cercando, Zeus?> domandò Seokjin al marito, che aveva lo sguardo puntato sul muro bianco, della loro camera da letto. Stava concentrando l'attenzione su ogni piccolo particolare di quella parete. C'era qualche graffietto qua e là, qualche piccola protuberanza e qualche punto meno bianco degli altri.
<Sono anni ormai, sono passati millenni e ancora non lascia andare la corda, non voglio immaginare quanto stia soffrendo...>
<Tutti stiamo soffrendo, Namjoon.> sussurrò Seokjin. Forse. Forse era vero, tutti stavano soffrendo, ma il dolore di Jungkook non era comparabile. Aveva trovato quello scoglio a cui aggrapparsi nonostante il mare cercasse di farlo scivolare di forza, ma a quanto pare il mare è stato più forte e la roccia ha ceduto...
<Perché e sparito? Non capisco il perché... È un dio, immortale, eternamente giovane, esperto nella caccia.. Non riesco a pensare.> dichiarò, Seokjin era nella stessa situazione. Nessuno sapeva il perché Taehyung fosse scomparso improvvisamente, aveva finalmente trovato il finale perfetto con Jungkook, ma era stato sradicato come se niente fosse. Jungkook non si era mai arreso, ha passato notti insonni a cercarlo ovunque ci fosse qualcosa di tangibile.
Hoseok suonava quel giorno, tentava di rifugiarsi nel piacere di udire musica pizzicando le sottili corde di quello strumento, il sole gli baciava il volto. Ad un certo punto un cerbiatto gli si avvicinò timidamente, il sorriso di Apollo giunse da un orecchio all'altro.
<Finalmente ce l'hai fatta, TaeTae.> sorrise ampiamente prendendo tra le mani la lettera che il cerbiatto teneva legata al collo e che gli stava porgendo. Hoseok accarezzò lentamente il muso del cerbiatto e corse all'Olimpo.
Si ritrovò di fronte a Zeus.<Padre, mi serve che Jungkook ven->alle spalle di Zeus apparve il dio della guerra, lo sguardo era perso nel vuoto, era sfinito, non riusciva a dormire da tempo.
<Ho lasciato...> sussurrò il corvino. Hoseok lo guardò male.
<Non m'importa, leggi questa!> gli impose porgendogli la lettera che aveva in mano.
<Cos'è?> domandò confuso.
<Leggila senza fare domande.>gli ordinò. Jungkook, anche se titubante aprí il pezzo di carta.
"A volte non mi rendo conto di quanto valore abbia la vita, in fondo non posso comprenderlo, non c'è una morte che mi aspetta,o almeno non una eterna. Eppure ho avuto spesso paura di morire, avevo paura di perdere persone fondamentali per la mia esistenza. Qualche volte capita che il fato ce l'abbia con la propria persona... Purtroppo esiste la possibilità. Ciò che ho capito è che la morte è definitiva, che fa male, che fa soffrire solo le persone che ha lasciato. Ci sono arrivato un pò tardi... Quando qualcuno muore, ti rendi effettivamente conto di quanto i problemi che consideravi poco fa siano inutili. Ci sono volte in cui ti vergogni, perché mentre qualcun altro moriva dal dolore, tu pensavi a piccole futilità... Ci sono volte in cui ti penti e ci sono volte in cui maturi... E pensare a tutte le volte in cui con una frase sbadata abbiamo fatto soffrire una persona... Non ci hai capito niente vero? Bhe, nemmeno io, non ho idea di cosa io abbia scritto. Comunque, come ho detti precedentemente ci sono volte in cui può capitare... E ci sono volte in cui devi voltare le spalle..."
Jungkook si girò di scatto. Fu come se il tempo si fosse fermato. Corse. Corse il più veloce possibile per raggiungere quella figura bionda che teneva le braccia spalancate. Lo avvolse tra le sue rischiando di cadere entrambi per terra. Jungkook scoppiò a piangere, poggiò il mento sul capo di Taehyung.
<Dove sei stato? Vorrei ucciderti con le mie stesse mani! Devi smetterla di fuggire da me!>le gambe di Ares cedettero fino a che non si ritrovò con le ginocchia per terra, appoggiandosi alla veste del biondo. Tae sorrise addolcito, abbassandosi all'altezza di Jungkook. Poggiò le mani sulle sue spalle, e le labbra sulla sua bocca, sigillando una promessa. Non se ne sarebbe andato mai più...
<Ti amo...>
Recentemente è morto il padre di una mia amica che è anche lo zio di un mio amico. Era da un pò che stava male, perciò ero preparata all'idea che dovesse succedere, purtroppo. È una decina di anni che conosco questa ragazza, perciò vi sono affezionata, conoscevo anche il padre ed era difficile non volergli bene, perciò è stata dura. Ciò che stava scritto nella lettera è un pò confuso, ma è il mio modo per mettere su "carta" ciò che mi passa per la testa. Questo è l'ultimo capitolo, vi prego di accettarlo, perché è una fine che non era prevista ma che ho voluto fare.
Vorrei dire solamente una cosa, non riguardo al libro: le persone, soffrono. Perciò è necessario che si stia attenti a ciò che si dice, perché le parole fanno male. Se una persona è matura, può anche comprendere che un altro non le abbia dette con cattiveria, ma fa male comunque, perciò non fatevi accecare dalla prima cosa che vi si ferma di fronte, non createvi problemi che non ci sono e non createne agli altri. Non fate notare certi dettagli appositamente. Certo, può capitare di essere contenti di qualcosa che si ha o che è stata fatta, ma si capisce se è detto con malizia o senza pensarci. Questa mia amica è stata una persona maturissima e merita tutto il mio rispetto. Ho avuto paura a scriverle, ho avuto veramente paura, perché sapevo che ad ogni parola scritta sarebbe stata una pugnalata nel petto, ma purtroppo dovevo. Al funerale avrei voluto abbracciarli, uno ad uno, ma non ne ho avuto la possibilità. Lo farò appena mi sarà possibile.Detto questo, Greek Gods è finita, anche banalmente a parer mio. Grazie per averla seguita, buona giornata.
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Greek Gods. KOOKV [ITA]
FanfictionTaehyung, Artemide, è innamorato del bellissimo dio della guerra sanguinaria, ma lui dedica il suo affetto alla dea della bellezza. #47 in bts- 04/07/2019 #43 in bts- 11/07/2019 #40 in bts- 12/07/2019 #38 in bts- 13/07/2019 #5 in exo- 14/07/2019 #36...