Capitolo 8

1.3K 36 0
                                    

NIC's pov

"Nic sveglia!!"- la voce di Adriano mi fa corrugare la fronte.
"Nic arriviamo in ritardo!!"-continua il mio migliore amico.
Io lentamente mi rigiro nel letto o divano, ho ancora la vista offuscata e non capisco bene dove mi trovo.
Un terribile mal di testa mi impedisce di alzarmi e qualche ricordo della notte mi affiora nella mente: io che bevo, io che rido, io che vomito, io che bevo ancora e poi il vuoto.
Adri mi porge un bicchiere con dentro già l'aspirina sciolta e il suono dell' effervescenza è così forte che mi fa tappare le orecchie col cuscino.
"Li mortacci è solo un'aspirina"-dice il mio migliore amico.
"Adri oggi non voglio suonare, cantare, non voglio fare nulla. Lasciami qui"- piagnucolo.
Adri mi guarda dall'alto con una faccia sconvolta.
"Che ti ha detto Scarlett?"-intuisce sempre tutto. A sentir pronunciare quel nome sento una stretta al petto.
"Nulla"-rispondo mentre bevo l'aspirina.
"Nicco a me puoi dire tutto"-lo so Adri ma non trovo le parole giuste, lei mi ha distrutto.

Finché aspetta una mia risposta io apro il cellulare per vedere che ore sono e per avvisare Domazzo che oggi ho bisogno di un giorno di ferie.
Poi controllo Instagram e noto che ho mandato dei direct a qualcuno. Di solito non mando mai messaggi tramite Instagram. Quando vedo la foto profilo del destinatario la pressione mi sale.
Ho mandato almeno una ventina di direct a Scarlett. Ne apro uno con non so quale coraggio...
"Non ho bisogno di te sai, ho la mia birra, i miei amici. Tu quali amici hai ah? Nessuno! Scappa signorina, scappa"-dico nel video.
"Ciao sono Scarlett e nessuno mi può toccare o parlare perché sono troppo delicata e importante"-continuo con voce stridula nel video.

Chiudo il telefono velocemente.
Guardo Adriano che sta trattenendo una risata e gli lancio un altro cuscino.
Decido di andare a farmi una doccia e scoppio in un pianto liberatorio. Le lacrime si confondono con l'acqua della doccia e a poco a poco i singhiozzi si fanno meno forti. Chiudo gli occhi per non pensare a quello che ho appena fatto, sono nel mondo di Peter, sono già lontano ma Wendy non c'è...
"Wendy, Wendy non mi abbandonare"-urlo nel mio film mentale.
"Aooo sono 20 minuti che sei la dentro!! Svejate scemo che devo produrre!"-urla Adriano.
Scoppio in una risata. "Esco Cassiolina solo se mi prometti che m'aiuti con Scarlett" -
"Ti aiuto con tutte le Scarlett che vuoi ma adesso apri sta porta o la sfondo".
Rido ancora mentre mi metto un asciugamano. Quando apro Adri si fionda nel bagno mentre io esco.
Tre, due, uno...
"Niiiiic"- rido.
"La carta igienica cojone"-rido quasi alle lacrime.
Passo la mattinata a divertirmi con Adri fino a quando tiro fuori il discorso "Scar".
E adesso che ci penso Scar significa cicatrice. Segno indelebile come i miei tatuaggi...

*Scarlett's pov*
ore 23:00

"Salve"- Astrid é appogiato alla sua auto mentre fuma una Marlboro. Fin da quando ero bambina riuscivo a distinguere ogni tipo di sigaretta siccome mio padre le provava tutte.
"Ciao Astrid"-mi rinchiudo meglio nel mio cappotto stringendo il bavero.
"Hai litigato sta sera?"-chiede sorridendo.
"Tu e le tue intuizioni da detective"-sorrido a mia volta.-"no non incominciare con l'elenco dei dettagli riguardo ai miei vestiti, capelli eccetera per spiegarmi come ci sei arrivato"- lo fermo.
"Non hai mangiato perché non ti sei ancora lavata i denti e tu li lavi sempre dopo mangiato, inoltre il burrocacao è ancora intatto. Hai bevuto e lo noto da come le pupille siano dilatate. Inoltre hai un profumo diverso, forte ma non troppo ed è da uomo. Se non fosse per me staresti ancora con lui in questo momento e siccome scommetto che avrebbe voluto passare la notte con te l'avrai cacciato in malo modo per non destare sospetti. Quindi sì hai litigato"- conclude sorridendo compiaciuto.
Sbuffo, non gli posso mai nascondere nulla.
"Dagli una possibilità Scar"-ride sonoramente.
"E chi te lo dice che è innamorato?"- l'avessi mai domandato...
"Il profumo Scar, il profumo"-decido di non chiedere altre spiegazioni.
Mi porge una busta e lo abbraccio.
Ho bisogno di un attimo di conforto. Io e Astrid ci conosciamo dal liceo, mi ha sempre difesa e aiutata.
"Scar io chiamerei la polizia però"-
Mi scende una lacrima.
"No!"- "Rischierei solo di condurlo alla morte"-urlo.
"Scar calmati e ragiona"- si mette una mano nei suoi capelli ricci
"Tuo fratello rischia la vita in quel giro di malfamati" - "io non posso fare molto e più mi avvicino a trovare informazioni più il cappio si stringe al mio collo e anche al tuo"-continua.
"Astrid se non vuoi aiutarmi stanne fuori"-incrocio le braccia.
"Ovvio che no, non dire cazzate Scar...ma questo è un caso più difficile del solito, cerca di capirmi"-non ha tutti i torti.
"Allora significa che mi travestirò"-
"Cosa?"
"Sì mi travestirò da uomo e cercherò di entrare nella setta"
"Ma tu sei pazza"
"No sono Scarlett! Domani procuro il materiale"-
"Il tuo lavoro può concludere qui, grazie di tutto Astrid, ti amo lo sai"- lui resta a bocca aperta.
Salgo in macchina senza udire una risposta e accelero, le lacrime scendono e mi viene in mente solo un volto, quello di Nic...
Appena qualcosa va bene nella mia vita ecco che sono costretta a rovinare il momento, ecco che sono di nuovo sola. E in più respingo chi forse mi ama davvero. Riguardo il mio tatuaggio sul polso.
"孤獨是你的力量" - "la solitudine è la tua forza". Sì, lo è. Lo è sempre stata. La solitudine l'ho sempre saputa riempire, non l'ho mai fatta diventare un peso, mai un vuoto ma un posto bello da vivere.
Solo che vorrei tanto che qualcuno in questo momento mi aiutasse, mi fermasse e mi urlasse "Scar sistemiamo insieme, fermati!".
Basta! Voglio chiamare Nic e parlargli e spiegargli perché scappo e perché lo faccio da una vita intera, voglio parlagli di mio fratello e che da due anni ormai lo sto cercando, che è sparito senza dire nulla, che è lui l'unica famiglia che mi sia rimasta ...
Ma appena apro il telefono vedo venti messaggi su Instagram da parte di @ultimopeterpan...

Honiro// ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora