Capitolo 19

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*il video guardatelo quando la storia ve lo dirà se avete pazienza ^^*

4 luglio

NIC's POV

Non dormo da ore. Sblocco lo schermo del cellulare e vedo che sono le 23:00. Un'ora e sarà il grande giorno, quello che aspetto da sempre. Il giorno che doveva arrivare. Mi hanno sbattuto la porta in faccia in tanti, ho ricevuto tanti no.

La mia musica non faceva divertire la gente dicevano, come se la musica avesse il solo scopo di divertire.

Quanta gente ho mandato a fanculo e quanti l'hanno fatto a me. Dio non esiste ma non posso negare che una forza dentro me ha fatto sì che i sogni diventassero realtà. Ripenso a tutti coloro a cui dovrei ringraziare, i miei genitori in primis. E allo stesso tempo a quanti invece dimostrerò ancora una volta che sognare mi ha fatto volare fino a qui.

'la tua in fondo non è vita vera' una frase che mi hanno detto in tanti. Me ne restavo solo nella mia cameretta a suonare e cantare lasciando che le loro parole scivolassero via, facendoli credere che mi sarei lasciato consigliare da loro. Chi ha deciso qual è la vita vera? Chi?

Per quanto l'ansia sia alle stelle io mi sento finalmente in pace con me stesso. Tutto ha riacquistato un senso, la mia vita ha trovato un senso. Lottare, credere, non mollare...cose che apparentemente appaiono banali sono invece ciò che ti serve per poi svegliarsi la mattina e non aver alcun debito con nessuno, essere in pace con te stesso e con il mondo. La fuori qualcuno può essere più intelligente di te, qualcuno può aver preso un premio Nobel, a te non interessa perché godi della vita che sognavi da tanto. Soprattutto perché l'hai fatto senza pensare ai soldi, l'hai fatto per te stesso Nic.

In fondo è come stare nella mia cameretta ma più in grande e con sessantaquattromila persone di fronte.

Mi faccio un giro nello stadio cercando di ambientarmi nei metri quadrati, assaporando ogni minuto prima del concerto. Vedo gli addetti che sistemano le ultime cose del palco e per poi fare il check sound.

Chiedo di mettere una melodia di Mozart a tutto volume, voglio sentirmi leggero come il suono del violino oggi.

E a proposito di violini, Scarlett lo suonerà su questo palco. Ha accettato il patto. Ero sicuro che non si tirasse indietro, so che ama mettersi in gioco. Ma questo poi non è un gioco, è la verità che verrà a galla. Se poi deciderà che non prova nulla per me significa che la lascierò in pace una volta per tutte e cercherò di starle il più lontano possibile. Allo stesso tempo però mi ricordo della conversazione di mio padre fatta una settimana fa, quando ero appena tornato a Roma. Non dovrei mollare, ma forse rincorrersi non ha senso.

Quello che succederà tra me e Scarlett lo scoprirò stanotte, ora mi voglio godere al massimo la giornata.

Quindi cerco di evitare Scarlett tutto il giorno, non voglio infierire sulla sua scelta. Sono sicuro che suonerà benissimo stasera.

Inizio il checksound e poi pranzando insieme nel ristorante dell'albergo chiacchero con i miei amici che stranamente non hanno invitato Scar.

<Allora testone?>-mi chiede Adri.

<Un cocerto come un altro>- dico con fare ironico.

<Ascemo>-

<Ti abbiamo chiamato il medico per la tua pressione amico>-mi dice Mirko

<grazie ragà>-rido.

Finito di pranzare ci rimettiamo a rivedere vecchie foto di quando uscivamo la sera nel parchetto, foto vecchie di momenti che non dimenticherò mai e tengo tutto dentro.

Honiro// ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora