Capitolo 11

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~Siamo soltanto bagagli
Viaggiamo in ordini sparsi~

*NIC's pov*
Bologna

Il tour è iniziato da un mese ormai.
Bacio la chiave prima di salire sul palco, sento l'energia, sento l'adrenalina che mi scalda.
Sono pronto, mi sento pronto per toccare il cielo con un dito, il paradiso esiste ed è il palco, dove il mondo non mi tocca.
"Nic mancano tre minuti"- mi dice Jacopo, il mio manager. All'improvviso mi viene un'idea.
"Jacopo vojo fa' una cosa"- dico avvolgendo le mani alle sue spalle.
"Hai scelto proprio er momento giusto genio"-
"Nic devi anda', sbrigate!"-mi urla Adriano.
Non l'ascolto e continuo a parlare a Jacopo della mia idea. Voglio improvvisare qualcosa sta sera.
"Ok"-mi dice solo-"ma ora vai o ti ci porto a calci ner culo"-
Rido di gusto poi corro verso il palco.
Inizio il concerto con colpa delle favole poi canto  farfalla bianca, fermo, chiave, il tuo nome, i tuoi particolari, l'eleganza delle stelle e quando è ora di suonare vorrei soltanto amarti mi preparo a improvvisare.
Micheal è pronto a suonare ma lo fermo facendo accordi al pianoforte improvvisati simili a quelli della mia canzone "la stazione dei ricordi" mentre  i miei ragazzi continuano a non capire.
"Un giorno ho conosciuto una ragazza"-comincio il mio monologo, il pubblico fischia -"lei non è qui oggi, in realtà non la vedo da un po' "-ridacchio-
<ha un nome bellissimo sapete, i suoi occhi oceano...>-continuo e la band mi guarda senza capire- <non saprò mai perchè è sparita ma posso essere sicuro che qualcosa dentro lei l'ho lasciato>-abbasso la nuca-

<quindi vorrei chiedervi un favore bimbi miei> -

<la canzone che adesso canterò, cantatela con me, più forte che potete, a sguarciagola>- urlo-

<deve arrivare a lei> -

<Scarlett questa è per te!>- urlo infine.

"[...]

Io ho fatto quello che potevo
E il tuo silenzio lo capivo
Ma siamo biglie sulla sabbia
Senza una direzione vera
E seppure il vento la incoraggia
Non torna mai la primavera                          Io vorrei soltanto amarti
Io vorrei soltanto amarti
Tra le nuvole e i diamanti
Io vorrei soltanto amarti [...]"

Cantano tutti ed è bellissimo, penso solo a Lei. La cerco tra la gente, la cerco in ogni angolo ma i suoi capelli sono unici, non si confondono.

"[...]

Io vorrei darti più di questo
Più di quel poco che è rimasto
Tu che indietreggi se io avanzo
E poi ritorni quando scappo
Siamo parole dette a caso
Da un pazzo che non gli dà peso              Io vorrei soltanto amarti
Io vorrei soltanto amarti
Tra le nuvole e i diamanti [...]"

e nel pronunciare queste ultime parole mi viene in mente l'ultima volta che l'ho vista, quando indietreggiava, quando mi ha spinto via senza un vero perchè. Scar, sapessi cosa hai fatto di me dopo quel giorno, sapessi quanto ho urlato, quanto i miei occhi sono diventati amari...

Finito il concerto andiamo a festeggiare, per fortuna che ho gli amici più belli disposti ad accompagnarmi in ogni parte dell'Italia. Poi faccio l'errore di uscire in terrazza dell'albergo e osservare le stelle perchè con gli occhi le unisco con dei disegni e il volto di Scar prende forma nella mia testa.

<Bella Nì>- sento la voce di Adriano accanto a me -<hai spaccato stasera>-
Io resto ancora un po' a osservare il cielo. <Grazie Adri>-abbasso lo sguardo. 

<ma la prossima volta avvisa la band delle tue improvvisazioni, testone!>

Non gli rispondo e apro il telefono osservando per la ventesima volta oggi  i messaggi inviati a Scarlett. Sono lì soli anche loro, biglie sullo schermo senza una direzione vera.

Honiro// ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora