Capitolo 28

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Nic's pov

<Cos'é quella cosa che dovevi chiedermi?>- mi domanda mentre prendo una scatola di fragole dallo scaffale del supermercato.
Lei è in infradito e ha addosso la mia maglietta. Sì è messa un paio dei miei occhiali e una mia maglia col cappuccio..come se non avesse vestiti.
Avevamo fame e abbiamo trovato un supermercato vicino casa, è bello fare le cose semplici insieme.
<Eh cosa?>- mi ero incantato nel guardarla.
<mi dovevi dire una cosa testone>-
<Ah sì >- prendo i cereali ma vengo interrotto.
<Non prenderai mica i Coco Pops spero>-mi prende la scatola dalle mani.
<Ma che stai a scherzá sono buonissimi!>-
Le riprendo la scatola.
<Dai è come mangiare segatura! Prendi i Vitalis>-
<Coco Pops!>-
<Vitalis>-
<Coco popss!!>-
<VITALIS!!>-
<COCO POOOPS>-
Iniziamo a urlare e contenderci la scatola di cereali che prima o poi rischia di aprirsi.
<Ma li hai almeno provati?!>-sbotto.
<Certo che sì e fanno schifo!!>-
<È perché sei abituata a fare quelle diete del cazzo!!>-
<Ti sembro una che fa diete io?!>-
<No ma potresti per una volta prendere qualcosa di diverso!!>-
<E tu potresti per una volta mangiare quello che ti consiglio io?!>-
<È la stessa cosa che ho detto io!>-
Senza il tempo di rispondere prende tre scatole di Vitalis e le mette in carrello avanzando con passo veloce.
Lascio perdere, è una causa persa.
Finiamo di fare la spesa in silenzio con le braccia incrociate.
Arriviamo finalmente alla cassa.
<Sono 50 euro e ottantanove>-
Scar tira fuori il portafoglio ma la fermo.
<Pago io!>- sbotta fregandosene della gente che ci osserva.
<Almeno questo posso deciderlo io?!>-
<No!>-tira fuori velocemente le monete e la banconota da cinquanta. La commessa incassa i soldi guardandoci male.
<Scusi il resto?!>-sbotta alla commessa.
Mi metto le mani nei capelli, oggi fa i culo a tutti.
<Me li ha dati giusti>-le risponde guardandola impaurita.
<le ho dato 90 centesimi!>- si toglie gli occhiali per ucciderla con lo sguardo.
<Amore per un centesimo ti prego>- dico strofinandomi le mani sul volto.
<Zitto tu!>-
La cassa non si apre, probabilmente è successo un black out.
<Scusi se mi dà il suo nome possiamo restituirle il centesimo, abbiamo dei problemi tecnici>-dice la cassiera sempre con voce impaurita.
<Signora non si preoccupi..>-cerco di tranquillizzarla.
<Mi lasci passare>- sbotta Scarlett alla cassiera.
Come una furia Scarlett va verso la cassa, maneggia qualcosa, qualche filo.
<Signorina la prego mi licenziano!>-dice la commessa.
<Stia zitta perfavore!!>-
La cassa si apre finalmente e Scarlett tira fuori il centesimo sotto gli occhi di tutti, fiera mentre io continuo a mettermi le mani nei capelli. Quando alzo lo sguardo vedo che ci sono una decina di persone con il telefono in mano.
Mi hanno riconosciuto ma probabilmente sono impauriti da Scar per questo non osano avvicinarsi per chiedermi una foto.
Tutti tranne una bambina.
<Ultimooo!>- urla guardandomi dal basso verso l'alto.
<Ehy bimba vuoi una foto?>- chiedo mettendomi alla sua altezza.
<Zí>- mi metto in posa mentre i genitori mi scattano qualche foto e lei mi stampa un bacio sulla guancia.
<Lei mi fa paura>- sussurra al mio orecchio indicando Scarlett.
<Lo so anche a me a volte>- dico sempre a voce bassa.
Scarlett si avvicina con la spesa in mano.
<Che avete da guardare?!>-ci fissa dall'alto.
<Tu sei cattiva!>- dice la bambina facendo una faccia arrabbiata.
<A volte i cattivi sono in realtà le persone più buone>-dico accarezzando i capelli della bimba.
Mi alzo per stampare un bacio a Scarlett.
La bambina abbraccia la vita di Scarlett sorridente. Resta impietrita dal gesto e mi guarda come se avesse capito che le ho detto qualcosa.
<Guarda che anche lui è cattivo>- sussurra alla bambina.
Ci salutiamo e torniamo a casa.
Sulle scale c'è Assaf che aspetta che apriamo la porta.
Scarlett non dice una parola, gira la chiave e ci fa entrare tutti e due.
Apre la confezione di cereali, apre lo yogurt e incomincia a mangiare.
È bellissima anche mentre mangia e si sporca le labbra che pulisco con un bacio.
Non me ne importa se c'è il fratello, questa è casa nostra ancora prima che venisse lui.

< Ascolta Scar>- si avvicina il fratello
<Mi dispiace>- abbassa la testa.
Lei non risponde, prende la ciotola e si chiude in camera sbattendo la porta.
<Ascolta Coso>- interrompe il silenzio
<Niccolò>-lo correggo.
<Trattala bene okay? Ti faccio a pezzi>-
Io annuisco.
<Anche tu trattala meglio, non sai cosa ha rinunciato per venire a cercarti>-dico tutto d'un fiato. Vado verso la camera di Scar senza dargli il tempo di rispondere.
Ha acceso la partita della Roma-juventus, ma quante cose non so ancora di lei?
<Tifi la Roma?>-
<Ma che? Juventus tutta la vita>-
<Bene ti lascio>-dico ironico.
<Meglio più cibo per me>-
Mi avvicino per prenderle un cucchiaio di cereali.
<Segatura>- dico imitando il suo tono di stamattina.
Passiamo tutto il pomeriggio a guardare la partita e vince puntualmente la Roma 2 a zero. Ogni volta che faceva un goal Scarlett si alzava con le mani nei capelli per poi riavvicinarsi e prendermi a pugni mentre io ridevo come un matto.
<Ti sta bene scema>-dico ridendo.
<Fottiti!>-incrocia le braccia.
<È più bello se lo faccio a te>- sorriso malizioso.
<Scemo>-rotea gli occhi.
Incominciamo a baciarci e io a scendere con le labbra su tutto il suo corpo, fino al bottone dei jeans.
Le tolgo la maglietta e io faccio lo stesso .
Prima che la riempa di gemiti però mi ferma.
<Cosa dovevi dirmi Nic?>-chiede cercando di sedersi ma il peso del mio corpo le impedisce di muoversi.
Ok, è il momento.
<Sai che a settembre vado in Mali?>-
<E quando pensavi di dirmelo?!>-
<Perché tu non apri mai Instagram ascema!>-sbuffa.
<quindi beh ecco...>-continuo tentennando.
<Quindi?>-
<Vieni con me?>-chiedo speranzoso.
Resta in silenzio. Le ho chiesto troppo forse. Ma se lei non è disposta a venire forse vorrà dire che non è ancora convinta di quello che prova per me.
Poi ha suo fratello, il lavoro, le ho chiesto troppo...
<Nic io...>-
<No ho già capito Scarlett>- la fermo rivestendomi.
<Dove vai?>-
<Dove posso non vedere i tuoi occhi che in questo momento mi fanno incazzare>-sbotto.
<Scappi al primo problema così?!>-
<A me sembra sia tu quella che scappa, scappi sempre da me>-le punto il dito poi me ne vado sbattendo la porta di casa.







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他們悄然沒有分手

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