Capitolo 32

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In Mali

È ormai da una settimana che ci siamo abituati al caldo tropicale del Mali, al fango, agl'acquazzoni e la corrente elettrica a volte mancante.
È da una settimana che cerchiamo di capire almeno una parola di questa lingua tutto fuorché comprensibile.
Ma è anche da una settimana che abbiamo conosciuto bambini sorridenti, simpatici ed energici. Nic gioca spesso a pallone con loro e racconta la favola di Peter Pan.
Si diverte molto, si vede che con i bambini ci sa fare.
Subito il pensiero sorge spontaneo: abbiamo tutto in confronto a loro e non ce ne rendiamo conto.
Non sanno cos'è un cellulare, sono stati abituati fin dalla nascita a sopravvivere.
E in un tutti questo i loro sorrisi sono i più luminosi e veri che abbia visto.
Adoro vederli sorridere, vanno dritti al cuore.

Aiutiamo tutto il giorno i volontari a cercare l'acqua potabile dai nuovi pozzi in costruzione, aiutiamo gli abitati a cercare cibo. Ci prendiamo curi degli anziani e impariamo a vaccinare i bambini. C'è molto più lavoro di quanto sembri ma quest'ambiente è pieno di solidarietà e allegria.

Tutto mi ricorda il periodo trascorso in Africa: la sabbia, i colori del cielo verso la sera e l'odore della pioggia
Mi piace stare da sola, si sa, quindi mi siedo su una roccia ad osservare il tramonto che sembra quasi più grande del cielo stesso.
Mi siedo vicino al mare ma non sulla spieggia, in alto su una scogliera.
È calmo e tranquillo, qui dove nessuno mi conosce ma riesco a conoscermi e guardarmi dentro più di ogni altro momento.

<Ecco dov'eri!>- dice una voce dietro di me molto famigliare.
Mi giro leggermente accennando un sorriso.
chiudo gli occhi inspirando l'aria calda che sa di sabbia, che sa di sole.
Appena li riapro vedo gli occhi marroni di nic scrutarmi e brillare.
<La cena è pronta signorina>-
Non gli rispondo e continuo a perdermi nelle sue pozze marroni.
Senza accorgemene aveva infilato la sua mano sotto la mia maglietta sul fianco sopra i pantaloncini.
Lo osservo come per dire "che fai?".
E prima che potessi dire qualsiasi parola la sua lingua si avvolge con la mia.
Limoniamo per minuti forse e il tempo sembra essersi fermato.
Sento quanto mi vuole e mi richiama.
Quanto mi ama.
Si avvicina sempre più a me e con movimenti veloci mi ritrovo a cavalcioni sopra lui.

<Grazie..>- dice baciandomi il collo
<Di essere...>- altro bacio
<Venuta con me>-mi morsica il collo.
<Dovevo>- rispondo nel momento in cui ci riguardiamo negl'occhi come poco prima.
<Se no in aereo rischiavi di morire>-sorrido baffarda.
<Guarda che ti ho vista sbiancare quando stavamo per decollare>-
<Amore si chiama fondotinta>- dico fiera della mia risposta.
<Bugiarda>-bacio sul collo.
<Tu al massimo ti metti il mascara e quella roba la per fare la linea>-
<Quella roba la?>- inarco un sopracciglio.
<Sì quella che ti fa gli occhi da faraona de sto Egitto>-
Non riesco a trattenere una risata.
<Eddaje scema>-
<Eyeliner >- dico tra le risate.
<Ai ..che?>-
<AI LAINER>-scandisco bene le sillabe.
Finiamo per coccolarci tutta la sera dimenticandoci della cena.
Verso sera inoltrata arriviamo all'enorme tavolo dove mangia quasi mezzo il Villaggio. Qui si distribuisce il cibo sempre in modo equo e sono concessi solo due pasti al giorno.
<Ma dov'eri?>- dice con voce stridula Dalila, una volontaria dell'Onu che ci prova con Nic dal giorno zero.
<Qui intorno>-dico con voce calma.
Stringo più forte la mano di Nic che non sembra  si sia accorto della ragazza che gli sta sorridendo come una cagnolina in calore.
<non l'ho chiesto a te>-
<E nessuno ti ha chiesto di parlare>- rispondo sempre calma.
Mi guarda con una smorfia per poi andarsene.

Non mi abbasserò mai si suoi livelli quindi  la ignoro avvicinandomi al mio posto a tavola.
Nic mi segue.
<Amore sii più gentile>- mi dice ridendo
<Col cazzo>- mangio senza un domani.
<Quella ci prova con te se non l'hai notato superstar>-rispondo decisa.
<Gelosi anche a tremila kilometri di distanza?>- mi sussurra.
Roteo gli occhi e continuo ad affogarmi.
Quando si mangia di meno si gusta di più quel poco che si ha.
<Se solo ti sfiora ti spezzo le ossa superstar>- aggiungo.
<A me ? Perché non a lei?>-
<Perché conoscendoti la lascierai fare>- gli punto il dito fessurando gli occhi.
Ride ancora con più gusto.

<Pensare che qualche mese fa non te ne fregava niente di con chi stavo>-
Dove vuole arrivare?
<No, semplicemente non me ne fregava nulla di te in generale>-finisco la minestra calda di fagioli raccolti stamattina.

Cala il silenzio tra noi, si sente solo il rumore del mio cucchiaio che uso per raccogliere la minestra dal fondo del piatto.
Sento il suo sguardo attento su di me.
<Dal primo giorno>-
<Che?>- le sue frasi sconnesse...
<Sì dalla prima volta che sei entrata in quella stanza ho capito che dovevi entrare nella mia vita>-
Ridacchio, io mi ricordo solo il disastro della mia audizione..
<Sono serio Scar >- mi accarezza una guancia.
<Ho capito in pochi minuti che eri rara, diversa>-sussurra ormai a un centimetro dalle mie labbra.
<E non smetterò mai di dirtelo>- bacio a stampo mentre abbasso lo sguardo, è sempre inaspettato quello che dice.
<All'inizio mi stavi sul cazzo>- riesco a pronunciare.
<Sembravi così pieno di sé>-scuoto la testa.
<Lo stavo diventando>- dice sempre sussurrando e giocherellando con un cordone della mia felpa.

Finiamo nella nostra camera da letto. È una stanza spoglia con un semplice letto al centro fatto di bambù e paglia e qualche coperta sopra.
Non c'è nulla di più scomodo e infatti mentre approfondiamo il nostro bacio e ci togliamo i vestiti cerchiamo di stare in una posizione abbastanza comoda senza risultati.
<Amor...amor...nic!>-dico spostandolo, la schiena mi fa malissimo.
<Dimmi!>- si stacca dalle mie labbra.
<Mi è venuto un crampo alla schiena>-
mi alzo piano spostandomi dal peso del suo corpo.
Scoppia in una risata e in poco tempo è già  alle lacrime che si rigira nel letto.
<Scemo!>- sbuffo lasciandomi trasportare dalla risata.
Gli tiro un cuscino.
<Dai adesso ti do qualche bacino sulla bua>-
Finiamo per dormire abbracciati con il suono delle cicale e i baci umidi sulla mia schiena di Nic.
È bello essere tornati in Africa.

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