XXI. Bellum

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"Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie"
-Giuseppe Ungaretti, Soldati.

Quella domenica mattina, Lily si era svegliata ancora prima del solito.
E lei era una ragazza più che mattiniera.
Quella notte... non aveva dormito affatto.
Era così felice.
Si, felice era proprio la parola giusta.
Si sentiva piena di energie, come in grado di poter volare.
Se non fosse stata una persona terribilmente razionale, avrebbe pensato di poter fare un balzo e cominciare a volare.
Remus stava bene.
Juliet stava bene.
James stava bene.
Oh James...
Lily sorrise.
Poi si impose di calmarsi.
Lei non era una di quelle ragazze tutte urletti e cose del genere, e si era ripromessa di non diventarlo mai.
Però...
Dopotutto, cosa c'era di male nell'essere felici?
Finì di pettinarsi i capelli rossi e poi ripose la spazzola.
Uscì dal bagno e lanciò uno sguardo a Juliet che dormiva ancora.
I primi raggi del sole cominciavavno a spuntare oltre l'orizzonte, illuminando la stanza con il loro tenue bagliore.
Lily chiuse dietro di sè la porta del dormitorio senza fare rumore.
-James?- disse, stupita.
Il ragazzo si voltò verso di lei e la guardò con un enorme sorriso oltre lo schienale della poltrona.
Nella sala comune c'era solo lui, com'era sospettabile.
La ragazza arrossì chinando lo sguardo.
In un batter d'occhio eccola lì, già stretta tra le braccia di Ramoso.
Alzò la testa e si mise sulle punte, così da poter arrivare alla stessa altezza del viso di James.
Si sporse in avanti e lo baciò, allacciandogli le braccia intorno al collo.
-Mi piace questo tipo di buongionro- le mormorò.
Lily rise.
-Come mai sei già sveglio?- chiese.
James sospirò.
-Io, Sirius e Remus abbiamo passato tutta la notte a chiacchierare fino a che il sole non è sorto- spiegò -ora loro stanno dormendo, ma io sapevo che tu di solito la mattina sei sempre mattiniera perciò avevo pensato di farti una sorpresa-
La ragazza gli diede un altro bacio a fior di labbra.
-Che cavaliere- lo prese in giro affettuosamente.
Poi i suoi occhi verdi si rabbuiarono.
-Come sta Remus?- disse, a bassa voce.
-Benone, tranquilla. Ormai si è rimesso praticamente del tutto-
Lily sentì come se un macigno sul suo cuore fosse scomparso.
-Andiamo a fare colazione?- propose James.
I due uscirono dal ritratto della Signora Grassa e scesero le scale.
Parlarono del più e del meno, come mai era capitato tra loro.
Sembrava che due alieni avessero preso il posto di James Potter  e Lily Evans, mantenendo le loro sembianze ma non i loro caratteri.
Cosa avrebbe pensato la gente di loro due?
Loro due come coppia?
Ma alla fine era davvero così importante?
Cosa poteva valere l'opinione altrui se si è felici con se stessi?
Erano quasi arrivati all'ingresso della sala grande, quando James si decise a porgere la sua mano alla ragazza.
Lily la fissò per qualche istante.
-La notizia farà scalpore- osservò leggermente preoccupata mentre posava la sua mano in quella di lui.
Il ragazzo gonfiò il petto.
-Io amo essere al centro dell'attenzione- disse.
-Beh io no!-
Lui rise e le posò un tenero bacio sui capelli.
-Oh per la barba di Merlino. Non ci posso credere- arrivò una voce dietro di loro.
I ragazzi si voltarono vedendo un professor Lumacorno alquanto sconvolto.
-James Potter e Lily Evans insieme?- continuò pasandosi una mano sul volto, improvvisamente pallido.
-Allora Albus aveva...- fece per dire, ma all'improvviso si fermò.
L'uomo cominciò a guardarsi intorno arrabbiato.
-Albus!- esclamò -Non puoi fare così! Non puoi creare delle illusioni per vincere la scommessa! Non ti darò mai quei dieci galeoni sappilo!-
-Professore, ma con chi sta parlando?- chiese James divertito.
Lily gli diede una gomitata, nascondendo un sorriso.
-Professore- intervenne lei -si sente bene?-
-Ma... ma quindi non siete un'illusione?- tentò Lumacorno triste.
-Certo che no! Siamo qui in carne e magnificenza!- esclamò il ragazzo.
-Potter... quindi tu alla fine hai conquistato la signorina Evans?-
-Oh si, è dal secondo anno che continuo a dire che prima o poi l'avrei conquistata e avevo ragione! I Potter non falliscono mai-
-Oh per la barba di Merlino... credo proprio di dover dare a Silente quei dieci galeoni...-
Il professore cominciò ad andarsene borbottando qualcosa che suonava molto come un "Devo dire a Minerva di non scommettere mai con Albus. Che diamine, quel barbuto ci vede lungo sulle relazioni sentimentali!"
Lily si voltò sconvolta verso James.
-Lumacorno e Silente hanno scommesso su noi due?- chiese allibita.
-A quanto pare- James ghignò.

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