"Il bacio è immortale. Viaggia da un labbro all'altro, da secolo a secolo, di età in età. Uomini e donne raccolgono questi baci, li offrono agli altri e poi muoiono a loro volta"
-Guy de Maupassant.Regulus si scaraventò su Kreacher, il viso che da bianco come un fantasma stava velocemente recuperando colore, diventando rosso dalla rabbia.
-Stupida bestia!- gridò, mentre lo prendeva per la sudicia tunica e lo alzava -Dove sono andate?-
Ma Kreacher continuava a non aprire gli occhi.
-Inutile creatura, svegliati!-
Lo scrollò per la veste.
-Regulus, calmati- Sirius fece per avvicinarsi.
All'improvviso, l'elfo domestico aprì gli occhi.
-Padron Regulus...- sussurrò -Kreacher si sente tanto in colpa, Kreacher ha provato a fermarle, Kreacher è stato ingannato...-
Regulus lo fulminò con i suoi occhi grigi.
-Dove sono andate?- sibilò.
-Kreacher non lo sa, signore- rispose -Kreacher non è riuscito a vedere dove stessero scappando...-
il ragazzo perse la pazienza.
Colpì in viso l'elfo, che si accasciò nuovamente sulla paglia che componeva il terreno della cella.
Regulus is alzò.
Sembrava la personificazione della morte, avvolto in un mantello nero e lo sguardo acceso.
-Ne ho avuto abbastanza- dichiarò, estraendo la bacchetta.
Sirius lo imitò.
-Verranno severamente punite- il più piccolo dei Black guardò il fratello -non ne hai idea-
Regulus sfrecciò verso i piani alti della casa, seguito dal fratello.
Corsero nel corridoio dove un tempo c'erano le loro camere.
Sirius perse un battito - nonostante si stesse continuando a ripetere che quella casa non gli mancava nemmeno un po' - quando passò davanti alla sua camera.
Le iniziali S.O.B. gli ricordarono di tutte le volte in cui scappava da qualcuno, in quella casa, e scorgeva finalmente quelle lettere e sapeva che la salvezza era vicina.
Si chiudeva in camera sua e si nascondeva sotto il letto, sperando di scomparire.
A volte, da piccolo, riusciva a convincersi che se fosse rimasto nascosto al buio e in silenzio, forse si sarebbero dimenticati della sua esistenza.
E lo avrebbero lasciato in pace.
E forse anche lui stesso si sarebbe dimenticato di esistere.
-Beccate- disse Regulus, la voce famelica.
La porta della stanza dell'arazzo era sempre chiusa, poichè custodita gelosamente dalla famiglia Black.
Eppure, in quel momento era spalancata.
Il ragazzo strinse la bacchetta tra le mani, mentre apriva del tutto la porta e osservava le due ragazze che si trovavano all'interno con un sorriso inquietante stampato in volto.
-Non ti avvicinare- iniziò Lily, la voce tremante.
Ma Regulus non potè fare nulla, perchè un pugno lo colpì in viso.
James si tolse il mantello dell'invisibilità dalle spalle, rivelando Remus e Will dietro di lui.
-Quella è la mia ragazza- ringhiò, mentre tirava un altro pugno al ragazzo che cadeva a terra, senza sensi.
Si sentì un singhiozzo.
Era Lily, con le guance rigate di lacrime.
-James...- sussurrò, ma non ce ne fu bisogno.
Era già tra le sue braccia, e piangeva sulla sua spalla.
Il ragazzo la stava stringendo a sè, gli occhi chiusi, mentre le carezzava i capelli incrostati di sporcizia.
Sembrava che stringesse tra le braccia qualcosa fatto di cristallo, con una delicatezza impressionante, ma allo stesso tempo intensa.
-Lo sapevo- disse Juliet, anche lei con gli occhi lucidi e un sorriso sincero che le si stava aprendo in volto -lo sapevo che sareste venuti a salvarci-
Will la stava già abbracciando, continuandole a chiedere scusa.
Ripeteva il suo nome come se fosse il suono più dolce del mondo.
-Oh sorellina mia- sussurrò.
Lei chiuse gli occhi mentre si lasciava stringere dal fratello.
-Sei fortunata, piccola peste- le sussurrò all'orecchio -la maggior parte delle persone è fortunata a trovare un solo grande amore nella propria vita. Tu ne hai trovati due-
Juliet si allontanò da Will e lo guardò negli occhi, mentre una muta domanda aleggiava tra loro.
Come fai a sapere che li amo entrambi?
Per tutta risposta, lui le diede un bacio in fronte.
La ragazza si voltò e vide che Remus le sorrideva gentile, con il volto che sprizzava sollievo da tutti i pori.
Lo abbracciò.
Eppure sentì che le mani di lui esitavano slla sua schiena, come se fosse insicuro.
Quando si allontanarono, Remus fu sul punto di aprire la bocca per dire qualcosa ma poi sembrò ripensarci perchè non disse nulla.
La spinse semplicemente verso Sirius.
Il giovane Black la fissava immobile.
Per la prima volta, sembrò non avere maschere.
Era completamente vulnerabile.
-Ragazzi noi cominciano ad andare avanti, dobbiamo nascondere Regulus e controllare che nessuno ci abbia seguito- Remus li guardò, come se sapesse qualcosa che loro ignoravano
-però fate in fretta, dobbiamo andarcene di qui-
Sirius annuì impercettibilmente mentre tutti uscivano dalla stanza.
-Jules- disse.
Una semplice parola, che racchiudeva tutto l'amore che provava per lei.
-Moriremo, non è vero?-
Non c'era paura, nel tono di voce di Juliet.
Era una semplice constatazione.
-Questa casa è piena di Mangiamorte, adulti e con più esperienza di noi- continuò.
Sirius fece un passo avanti.
-Ti proteggerò a costo della mia vita- disse, in tono solenne.
-Lo so-
Quei giorni di prigionia l'avevano cambiata profondamente, facendole capire che la felicità è davvero effimera.
Se ne hai l'occasione, perchè non essere felice?
-Puoi fare qualcosa per me?- gli chiese.
Il ragazzo la guardò.
-Tutto quello che vuoi-
Juliet si avvicinò a Sirius, e gli prese la mano.
La strinse e lo guardò negli occhi.
-Baciami- mormorò -lo so che è sbagliato, è tutto terribilemnte sbagliato, perchè Remus è il mio fidanzato però... io vi amo entrambi, e se devo morire oggi, voglio sentire le tue labbra sulle mie un'ultima volta-
Questo bastò.
Sirius l'aveva già presa tra le braccia e ora la stava baciando con forza.
Sembrava che tra di loro fosse scoppiato tutto il fuoco dell'Inferno, quasi potessero sentire lo scoppiettio dei loro sentimenti impetuosi.
Si strinsero l'uno all'altro, come se non avessero alcuna intenzione di lasciarsi andare.
Io vi amo entrambi, erano le parole che continuavano ad aleggiare nell'aria.
Quando si allontanarono, Sirius la guardò negli occhi sorridendo.
-Ti amo così tanto Jules- disse -così incredibilemnte tanto... anche se non dovrei pensare queste cose su di te, però... le sto pensando e non me ne pento-
-Ti amo anch'io, Sirius- rispose.
Lui posò la sua fronte su quella di lei.
-Ho ancora speranza, Jules- mormorò -noi non moriremo stanotte, ho ancora speranza-
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Promise
أدب الهواةJames Potter aveva un solo obiettivo - che si era imposto dal secondo anno: conquistarla. Perché lei era solo una scommessa ed era fermamente convinto non sarebbe diventata niente di più. La scommessa di una vita. Lily Evans era sempre stata felice...