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Arrivarono finalmente a destinazione, con grande gioia di entrambi. Alla fine, Taehyung era rimasto tutto il tempo attaccato a Jungkook, facendolo sentire terribilmente a disagio. Tae era solito fare questo genere di cose, anche perché voleva sinceramente riposarsi; dal canto suo, Jungkook si sentiva veramente scosso dai suoi comportamenti, non sapeva se interpretarli come dimostrazione del fatto che potessero davvero conoscersi e fare amicizia o come presa in giro da parte del maggiore. Si stava, inoltre, facendo un sacco di film mentali su cosa avrebbero potuto fare, la cosa lo stava torturando ed era rimasto tutto il viaggio a pensarci, ma ormai che erano arrivati, il tempo era scaduto.
Scesero dall'autobus
«Ehi Kookie, me le porti tu le cose? Prometto di portare le tue» fece il biondo sorridendo e prendendo le cose del minore
«Ehm okay»
Jungkook lo trovava strano, non male rispetto a quanto si aspettasse, ma strano.
Prese anch'egli le cose dell'altro ed entrambi scesero dall'autobus, ritrovandosi su un marciapiede dal quale sbucavano varie stradine con piccole case provviste di mini-giardinetti
«Okay, andiamo» disse Jungkook incamminandosi
«Aspetta...stai dicendo che dobbiamo camminare?» chiese in tono lamentoso il maggiore.
Jungkook si ritrovò ancora una volta ad alzare gli occhi al cielo, maledicendo solo sé stesso per la sua poca pazienza
«Sì, Taehyung»
«Uffa» si lamentò.
Si incamminarono verso casa Jeon, infiltrandosi nelle varie stradine.

A parere di Jungkook, Taehyung era strano persino nel camminare; infatti, il maggiore camminava ondeggiando prima a destra, poi a sinistra, con le mani dietro il capo a sorreggere una tracolla dello zaino. Jungkook si chiedeva come facesse a non sbilanciarsi il peso, gli zaini non erano di certo fatti per essere portati così.
Lo guardava stranito, camminando poco dietro di lui
«Kookie~» canticchiò Tae richiamando la sua attenzione
«Dimmi, Taehyung»
«Ho fame»
«Tra un po' arriviamo, mancano si e no cinque minuti, non dovrai attendere molto»
«Ma io ho fame adesso» fece l'altro più serio
«Okay, ma non ho nulla da mangiare, mi spiace»
«Io sì, ho una barretta energetica nel mio zaino, prendila»
Il maggiore aveva decisamente dei modi poco gentili e troppo autoritari per il minore; Kook non voleva discutere, almeno non in quel giorno, quindi si limitò ad annuire e a tirare fuori la cosiddetta barretta energetica. Promise a sé stesso che, se l'altro avesse cercato nuovamente di dargli ordini, gli avrebbe come minimo urlato contro.
Lo raggiunse col passo e gli passò lo snack.
Taehyung fece un gran sorriso, mostrando di nuovo quell'espressione carina con la bocca rettangolare.
Forse l'aspetto era l'unica cosa positiva in quel ragazzo
«Grazie Jungkookie!» esclamò contento.
Ah ecco, a Jungkook infastidiva anche il soprannome, ma avrebbe lasciato correre almeno su quello. Il problema era che il piccolo non aveva pazienza e non aveva nemmeno voglia di avercela, soprattutto con uno come lui
«Gira a sinistra» disse Kook in procinto d'arrivo e così l'altro fece.
Andarono a sinistra e, dopo un paio di metri, Jeon si fermò
«Okay, eccoci qui»
Kim osservò la casa dall'esterno: pareti bianche, tetto marrone scuro costituito da tegole, una bassa staccionata a circondare la costruzione alta due piani, provvista di giardino intorno; in esso erano presenti un'altalena, qualche alberello di modeste dimensioni ed un'erbetta sistemata a dovere.
Piccola, ma carina.

«Che casa carina» commentò il nuovo arrivato
«Si...piace anche a me»
Jungkook si avvicinò alla staccionata in legno scuro, sbloccò il catenaccio dorato ed aprì l'ingresso
«Vieni» invitò il minore.
Entrarono nel piccolo giardino, poi giunsero alla porta d'ingresso, anch'essa, marrone scuro con pomello dorato.
Jungkook estrasse le chiavi dalla tasca ed aprì la porta, entrando poi in casa, seguito da Taehyung.
Una volta dentro, riporsero le scarpe all'ingresso, per poi attraversare il piccolo corridoio, fino alle scale
«Ciao mamma!» urlò Kook a gran voce.
La madre lo raggiunse. La donna, sulla quarantina, capelli neri, occhi a mandorla scuri, rivolse un sorrisone a Taehyung, sotto lo sguardo scocciato di Jk
«Tu devi essere Kim Taehyung! Lieta di avere un Kim in casa, poi uno studente dello Schmitt...Jungkook mi ha parlato di te, ha det-»
«Mamma!» la richiamò Jungkook impanicato, guadagnandosi uno sguardo confuso da sua madre e dal suo nuovo coinquilino.
Il piccolo si sentì in imbarazzo
«Ehm...ecco...penso che Taehyung voglia riposare»
«In realtà-» fece per controbattere il biondo, ma venne tirato per un braccio dal minore su per le scale
«Jeon Jungkook! Che modi!» lo rimproverò scherzosamente la madre
«Già Jeon Jungkook, che modi» schernì il maggiore.
Respira Jungkook, respira profondamente e conta fino a dieci come minimo si disse nella sua testa il moro.

Trascinò il nuovo arrivato fino alla stanza, senza che l'altro opponesse resistenza.
Entrò nella sua camera e, prima che potesse lasciare il maggiore, questo afferrò il braccio con il quale Jungkook lo stava tenendo e lo tirò a sé, guardandolo con sguardo serio.
Jungkook si immobilizzò, rimanendo incatenato a quello sguardo intenso.
In un attimo, Taehyung lo spinse sul letto, facendo un sorrisetto.
Jungkook si ritrovò sdraiato senza aver ben capito come fosse successo
«Non ti allargare troppo Kookie» disse serio il biondo.
Jungkook sgranò gli occhi
«Mi prendi in giro?»
Il maggiore tornò a sorridere dopo la domanda tanto scontata del moro
«Sì» affermò sorridente.
Impazziró...mesi con questo qui? Scherziamo!?
«Quindi che si fa, Kookie?»
«Non so, hai ancora fame?»
«Un po' sì»
«Aspetta qui, ti prendo una merendina» disse Jungkook per poi alzarsi e scendere al piano di sotto.
Continuava ad obbligarsi ad essere gentile, era apparentemente l'unico modo per non impazzire.
Tempo di tornare in camera con una merendina, che Taehyung stava frugando in mezzo alle sue cose
«Ehi! Mollalo!» esclamò il minore correndo verso di lui.
Stava tenendo in mano il suo diario segreto.
Il moro si avvicinò e glielo strappò di mano immediatamente, richiudendolo
«Ti piace davvero il gelato al gusto menta e cioccolato?» lo prese in giro il biondo.
Jungkook cercò di calmarsi, senza ottenere grandi risultati
«Che cosa cavolo hai contro quel gusto!?» urlò infuriato.
Taehyung, in risposta, scoppiò a ridere
«Ed ora che cavolo hai da ridere!?» sbottò ancora Jungkook
«Sei così buffo e carino Kookie» disse il maggiore ancora ridendo.
Si avvicinò al piccolo e gli spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, notando ormai le sfumature di rosso sulle sue guance e sulle punte delle orecchie.
Colse l'occasione per guardare meglio i suoi occhi scuri  e sorridergli leggermente.
Abbassò lo sguardo e gli prese la merendina dalle mani, già aperta.
L'addentò sotto lo sguardo non più arrabbiato, ma ammaliato del minore, senza interrompere il contatto visivo
«Grazie, avevo fame»



°°°
diciamo che ormai aggiorno totalmente a caso •-•"
mh spero che il capitolo vi piaccia e che la storia non vi stia annoiando.
inoltre, grazie molte a voi che la state leggendo °^°.
oh e...spero anche che vi stiate godendo l'estate e che stiate bene ^^

𝕻𝖗𝖔𝖏𝖊𝖈𝖙 𝖎𝖎.𝖔 ⁿᵃᵐʲⁱⁿ-ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ-ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora