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La tanto attesa conversazione avvenne, ma per ora è meglio lasciare spazio alle cose più romantiche, quelle preoccupanti saranno per dopo.
Jungkook tornò dalla palestra che era più stanco, sudato e puzzolente del solito. Aveva assolutamente bisogno di farsi una doccia.
Così, una volta messo piede dentro casa, non si curò minimamente di salutare sua madre (o di vedere se, effettivamente, fosse davvero in casa) e corse svelto verso il bagno, togliendosi i vestiti strada facendo. In fondo, a parte lui e sua madre, nessuno c'era in casa, era il giorno del 'siamo tutti fuori per i cavoli nostri e Jungkook ha un'ora di libertà'.
Ed in quel momento, stanco com'era,  privo di ragione e decisamente svestito, giunto ormai di fronte al bagno, dopo aver gentilmente adornato il pavimento del corridoio con ogni tipo di indumento grondante di sudore, non esitò a fiondarsi dentro la stanza della sua salvezza...
o della sua fine.
Infatti, vorrei fare un passo indietro e darvi qualche dettaglio su cosa avrebbe dovuto fare il ragazzo di nome Kim Taehyung quel pomeriggio: andare al corso di letteratura avanzato. Ma sfortunatamente o fortunatamente, quel giorno l'insegnante mancava.
Quello stesso giorno, Jungkook aveva iniziato e terminato prima il suo turno in palestra.
E, giusto in quel momento, il biondo aveva appena terminato di asciugarsi dopo aver finito una lunga e rilassante doccia.
Ah...che belle le coincidenze, non trovate?

Ora vi aggiorno sulla situazione attuale: Jungkook si ritrovò interamente nudo davanti alla sagoma di un Taehyung...interamente nudo anche lui, in realtà.
Rimasero entrambi pietrificati di fronte alla vista dell'altro allo stato 'puro', i loro occhi erano fissi gli uni negli altri, la bocca del minore era spalancata, gli occhi del maggiore sgranati.
Nessuno dei due aveva azzardato a sviare lo sguardo in qualsiasi altra direzione. Fu questione di attimi inesauribili, ma, tra i due, fu Jungkook a distogliere lo sguardo. Diciamo che le sue pupille guizzarono verso forse l'unica parte su cui non dovevano assolutamente posarsi
«Jungkook!» esclamò imbarazzatissimo il biondo urlando a gran voce il nome del piccolo.
Spaventato dal tono dell'altro, il moro uscì e richiuse la porta alla velocità della luce, appoggiandosi subito dopo ad essa e respirando affannosamente, tanto che i suoi affanni non erano nemmeno paragonabili alle ore di allenamento esercitate in palestra.
Ancora con occhi e bocca spalancati, tentò di metabolizzare cosa fosse appena successo, ma l'unica cosa che per ora regnava nel suo cervello erano le dimensioni dell'altro.
E sì, avete capito bene.

Jungkook non era un pervertito o un maniaco sessuale, ma non avrebbe potuto fare a meno di notare quanto l'altro fosse grande e-
Che cazzo è 'sta roba? si chiese prontamente non appena il suo sguardo cadde sulle sue di dimensioni stavolta.
Sono...eccit- oh cazzo
«K-kookie...?»
«S-s-si?»
«Io dovrei uscire e tu dovresti entrare...vestiti per favore»
Ho pensato malissimo.
Mi correggo: Jungkook era effettivamente un pervertito
«M-ma certo» balbettò impacciato.
Raccolse i boxer tolti precedentemente e se li infilò
«F-fatto»
«Bene, sto uscendo»
L'unico piccolo problema era l'erezione del minore che non era particolarmente evidente, ma si notava lo stesso.
Non sapendo che fare, il moro optò per il girarsi di spalle.
Il maggiore uscì in fretta dal bagno e si soffermò stranito sulla posizione di Jungkook
«Jungkook?»
«T-ti prego, non r-riesco a guardarti in faccia, v-vai in camera»
«In faccia non riesci a guardarmi, ma col resto non ti fai tutti questi problemi» sussurrò il biondo all'orecchio del minore in tono malizioso e con timbro decisamente più basso rispetto al solito.
C-cosa...!?
Subito Jungkook si sentì scaldare dall'imbarazzo e non solo, deglutendo.
Rimase semplicemente immobile, finché non udì la porta di camera sua chiudersi.
Non riusciva ancora a crederci.

Una volta terminata la doccia e asciugati i capelli, Jungkook uscì dal bagno, vestito dalla testa ai piedi, calzini compresi (mancava solo il cappello). Si era finalmente ripulito del tutto e quel piccolo inconveniente era scomparso senza interventi manuali da parte del moro. Si sorprendeva di sé stesso: a lui piaceva davvero, davvero tanto Taehyung, ma mai avrebbe potuto immaginare di potersi eccitare solo con una sbirciata di pochi frangenti di secondo; si vergognava, davvero era così sensibile?
Beh, non gli piaceva affatto esserlo, dopo l'accaduto, l'inconveniente e la frase detta dallo stesso Taehyung, Jungkook non sapeva proprio come avrebbe fatto a parlargli.
Giunse nella sua stanza e notò con sollievo che l'altro non c'era; posò le sue cose e raccolse gli indumenti rimasti nel corridoio.
Si ricordò di una cosa - «Cazzo» - l'obbligo.
Strinse con forza varie ciocche dei suoi capelli, imprecando internamente.
In quel momento, il biondo si ritrovò sullo stipite della porta ad osservare il minore dannarsi per un motivo a lui sconosciuto.

«Kookie, tutto okay?»
Come un assassino colto sull'omicidio, Jungkook si bloccò e si rivolse al maggiore, mantenendo a stento il contatto visivo
«S-si...ecco, ho d-dimenticato una fascia in palestra, t-tutto qui» s'inventò
«Mh capisco. Ascolta, ti va di fare insieme letteratura inglese? So che non ti piace, ma hai due mesi di scuola dietro e parlando con tua madre, abbiamo constatato che sarebbe meglio che tu ti mettessi sotto fin da subito» chiese schietto il biondo.
Il minore stentò a formulare una frase di senso compiuto, ma, pur di uscire da quella situazione, accettò
«Bene, le lezioni iniziano oggi. Su, scendiamo e studiamo sul divano!» esclamò improvvisamente emozionato il biondo.
Jungkook doveva ancora abituarsi al suo comportamento stravagante, soprattutto ai cambi improvvisi del genere, da serio a emozionato
«Q-quindi a-adesso?»
«Uff ma perché blateri tanto? Sei noioso, Kookie, sorridi e mostra i tuoi bellissimi denti da coniglietto» disse il maggiore mostrando quel suo vasto sorriso rettangolare e socchiudendo gli occhi, mentre un suo braccio scivolava lungo quello di Jungkook, fino ad afferrargli e stringere la mano.
Taehyung iniziò a trascinarselo dietro.
Il minore si sentì arrossire ed abbassò il capo, sperando che l'euforia che aveva in corpo l'altro gli avesse impedito di notare il suo imbarazzo.
Ma, ovviamente, a Kim Taehyung non poteva sfuggire alcun particolare di Jeon Jungkook.



°°°
non so voi, ma questo capitolo è decisamente uno dei miei preferiti.
colgo l'occasione per ringraziare tutti i lettori di star ancora seguendo questa storia, dal momento che segue un l e n t i s s i m o schema cronologico e non, di fatti che riguardano tutte e tre le coppie.
in sostanza: è un mattone :3
(mattone per certi versi, esilarante, se posso permettermi)

𝕻𝖗𝖔𝖏𝖊𝖈𝖙 𝖎𝖎.𝖔 ⁿᵃᵐʲⁱⁿ-ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ-ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora