«Possibile che tu non abbia trovato i fascicoli riguardanti quel bastardo!?» fece in tono minaccioso l'uomo battendo i pugni sulla scrivania del suo studio.
La sua espressione era decisamente il ritratto della rabbia e il suo corpo era talmente rigido e in tensione da tremare lievemente e da far tremare anche coloro che gli stavano davanti.
Avrebbe fatto un effetto terrorizzante su chiunque, ma non su Seokjin, il quale era sì spaventato, ma a non al punto di non saper gestire la situazione
«Non è colpa mia se i fascicoli sono ben nascosti» affermò in tono tranquillo e fermo, sostenendo lo sguardo di suo padre, che di calmarsi non voleva saperne proprio
«Allora impegnati di più!» gli urlò contro.
Il ragazzo rimase fermo, immobile, senza lasciar trasparire alcuna emozione, imponendo al suo corpo di non reagire
«Ascolta» quasi impose tendendo le braccia verso la spalliera della sedia, scaricando il peso sui propri palmi; lo guardò intensamente, con uno sguardo che avrebbe ipnotizzato chiunque
«Credi che se avessi delle informazioni, non te le avrei già dette al costo di salvare mia madre dal tuo sporco ricatto?» disse duramente.
Il signor Kim seppe solo stare zitto di fronte a quell'affermazione posta come domanda.
Si ritrasse con la schiena appoggiata alla sua poltrona, incrociando le dita sul grembo.
Abbassò per un istante lo sguardo sulla sua cravatta blu, per poi guardare nuovamente suo figlio
«Come vuoi tu. Ma se vedo che le tue scoperte non persistono, sarò costretto ad annullare l'accordo»
«Ti ricordo che non è un accordo, bensì un ricatto - il ragazzo si sporse e premette col polpastrello dell'indice sul legno della scrivania - tu hai bisogno di me, al massimo sono io che non sto più nel "patto"»
«Seokjin, prima che tu mi faccia perdere il lume della ragione, esci da qui e lasciami riflettere. Limitati a fare ciò che devi invece di scendere a compromessi o ad insinuare delle accuse, sai benissimo che girare intorno alla cosa con me non funziona»
«D'accordo signor Kim, ma tenga ben presente che farei di tutto per mia madre»
E, detto ciò, Jin ritirò il proprio dito e la propria posizione, allontanandosi ed uscendo dalla studio.
Una volta varcata la soglia della sua camera, poté finalmente respirare normalmente; si lasciò andare sul proprio letto e si fece forza per non far scendere le lacrime. Si passò una mano sul viso, era sfinito da un confronto così intenso con suo padre, era molto difficile essere certi di fargli credere una cosa che non era vera.Infatti, Jin aveva già molte più informazioni di quante ne avesse fornito, ma sapeva che una volta avuto tutto, suo padre non avrebbe mantenuto "l'accordo" e li avrebbe abbandonati comunque. Per questo lui voleva ritardare quel momento e nel frattempo stava cercando lavoro e si era offerto come inserviente a scuola per dopo le lezioni. Inoltre, non voleva persistere con questa bugia, quando avrebbe avuto i soldi per almeno tre mesi di affitto di un piccolo appartamento già prenotato, avrebbe rifiutato ogni genere di altro accordo con suo padre. Il rischio c'era ed era molto alto, ma sapeva che suo padre non sarebbe mai stato in grado di ucciderlo, a meno che Seokjin non l'avesse denunciato. Sarebbe stato troppo facile risalire al suo nome per l'omicidio del figlio. In altre circostanze, se non ci fosse stata in gioco anche la vita di sua madre e non avesse avuto dei motivi per continuare a stare in vita, avrebbe già denunciato.
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«Tae, come caspita facciamo? Ci resterà malissimo, è suo padre!» disse nel panico Jimin.
Taehyung sospirò scocciato
«Chim, basta rompere! Deve saperlo, punto. Non puoi continuare a metterti ansia. Fai conto che sarà una cosa rapida e indolore...credo...ah, non lo so!» esclamò esasperato il biondo portandosi le mani nei capelli
«Poi dici a me di stare calmo» gli rinfacciò il castano guardandolo con un cipiglio e i pugnetti poggiati sui fianchi.
Il minore alzò gli occhi al cielo
«Senti, è ovvio che sia preoccupato anch'io, ma non possiamo fare niente per attenuare la notizia. Sapere che tuo padre è un trafficante, di certo non può essere attenuato da qualche giro di parole»
Il maggiore abbassò lo sguardo
«Hai ragione»
Il compito di dire a Seokjin di suo padre era stato affidato ai suoi migliori amici; ora dovevano solo trovare le parole giuste per riferirglielo.
Così stavano giungendo a casa sua, avevano deciso di farsi una passeggiata per schiarirsi le idee su cosa, appunto, dire
«Ehi ma, cambiando argomento, tu e quello Yoongi che cavolo state combinando?»
Jimin divenne paonazzo alla domanda, abbassò lo sguardo e prese a torturarsi il polso strofinandolo col palmo dell'altra mano
«Ecco noi...n-nulla»
«Chim, si vede da lontano un miglio che state insieme o, almeno, fate sesso periodicamente» lo guardò il biondo con un sopracciglio alzato.
S'è possibile, il castano divenne ancora più rosso
«O-okay, non posso negare che noi...si, beh, andiamo a letto insieme, ma...»
«Ma, fammi indovinare, a te lui piace, ma lui non ricambia i tuoi sentimenti»
«N-no, in realtà, stranamente, ha accettato di frequentarmi» accennò con un sorriso il più basso.
Taehyung rimase sorpreso
«Woa, ma è mitico! Qualcuno che finalmente ha il cervello al posto giusto e non pensa solo con il suo organo genitale!» disse entusiasta il biondo.
L'altro scoppiò a ridere
«Scusa, ma tu che ne sai?»
«Jimin, so che le ragazze non sono delle sante, quindi rientrano perfettamente nel campo "ragioni solo di culo, per non dire altro"»
Ormai Jimin si teneva la pancia dalle risate.
La "battuta" in questione era stata fatta solo perché Jimin era stato solo con ragazze e la maggior parte di loro lo avevano sfruttato come oggetto sessuale...e a lui non piaceva nemmeno, è quella la parte più assurda
«Che posso dire, sono solo sfigato nelle relazioni» disse continuando a sghignazzare
«Oi, ma sei sicuro che non ti voglia solo per sesso?» tornò serio il biondo.
Jimin annuì, sorridendo a labbra chiuse.
Dopo qualche altro metro di strada, i due si ritrovarono a casa di Seokjin.
Entrambi sospirarono e si guardarono.
Il loro occhi si dissero: "È ora"°°°
no, seriamente, a voi non viene l'ansia a leggere questa storia?
anyway non manca molto alla fine :'(
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𝕻𝖗𝖔𝖏𝖊𝖈𝖙 𝖎𝖎.𝖔 ⁿᵃᵐʲⁱⁿ-ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ-ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ
FanfictionDue scuole, un progetto. Una contrapposizione creata da due schieramenti, quello degli "scienziati" e quello dei "letterati". Un astio ingiustificato, provocato solo da qualche autorità. Apparentemente un gioco. Una presa in giro da una delle due pa...