|41|

1K 64 5
                                    

Liceo Scientifico Darwin, ore 11:00, ricreazione, tavolo in fondo alla mensa: indovinate un po'? Silenzio totale, ogni testa calata sul proprio piatto.
E, come al solito, chi era l'unico a tentare di portare avanti un discorso?
Esatto: Hoseok
«Quindi...ragazzi, è da stamattina che siete muti come pesci: prima alla fermata, poi sull'autobus ed ora qui. Che vi prende? Possibile che per ogni notte che passa bisogni fare una delle nostre serate? Cavolo, mi sento il migliore amico dei protagonisti delle telenovelas» disse mettendo il broncio ed incrociando le braccia; nonostante la sua espressione, appariva lo stesso molto carino.
Namjoon si grattò il retro del collo, segno che si stava sentendo a disagio. Era consapevole del fatto che la sua confessione sarebbe stata la più scioccante ed anche quella per cui tutti avrebbero avuto da ridire, quindi non parlò, aspettò semplicemente.
Il maknae smise di mangiare l'insalata e sospirò, per poi parlare: «Taehyung ieri si è...scusato. Ragazzi, io non ce la faccio proprio ad ignorarlo, anche mettendocela tutta, non potrei, perché lui, anche solo guardandomi, mi fa battere il cuore ed io, davvero, non ce la faccio più...soffrirò per altri sei mesi, sono solo uno sfigato del cazzo» spiegò in tono triste
«Wow...ed io che pensavo volessi aggiornarci su tua madre» commentò Yoongi come suo solito, sollevando lo sguardo sul minore
«A proposito, come sta?» chiese invece il grigio alto.
Kook sorrise
«Meglio. Stamattina abbiamo messo appunto alcune cose per far sì che lei non faccia tutto da sola» rispose il moro
«Che figlio fantastico!» si complimentò l'arancio
«Ma che, avrei dovuto farlo prima»
«Io e Seokjin stiamo insieme» se ne uscì improvvisamente Namjoon.
Okay, preparatevi alle reazioni perché saranno epiche:
Hoseok, che stava bevendo la sprite, gli andò di traverso, facendogli così provare quell'assurda sensazione di soffocamento non esattamente piacevole e causando la rovina della sua divisa, a Yoongi caddero coltello, forchetta e mancava poco che gli cadessero anche le braccia, mentre Jungkook era in Jungshook, con la sua carota in bilico tra i suoi denti e il mondo esterno.
Gli occhi di tutti e tre erano puntati proprio su Namjoon, occhi sgranati, increduli
«M-mi sento osservato» rise leggermente il diretto interessato spostando lo sguardo altrove
«Amico, lo sei» appuntò Hoseok assumendo un'espressione contraria a ciò che aveva affermato prima il minore.
Nam abbassò lo sguardo a disagio
«Ehi Hobie, cos'è quel tono da Yoongi?» chiese il moro guadagnandosi un'occhiataccia dal grigio menzionato.
L'arancio, invece, s'imbronciò ed abbassò gli occhi sul suo piatto
«È solo che noi avevamo discusso sul fatto che non avresti più cercato di andargli dietro»
«Infatti non gli sono andato dietro, è venuto lui da me, mi ha baciato - continuò sognante Namjoon - si è scusato e mi ha confessato i suoi sentimenti, poi io gli ho chiesto di fidanzarci e lui ha accettato. Dovevate vederlo, era così indifeso e carino, ha versato un sacco di lacrime» concluse non smettendo di sorridere.
Yoongi si bagnò le labbra
«Beh, si è dichiarato lui per primo, ti ha chiesto scusa ed è anche un bel ragazzo, forse un po' complicato, ma credo faccia al caso tuo. Io approvo» disse emanando la sua propria sentenza.
Hoseok rimase basito, mentre Jungkook lo guardò storto
«Sei serio Yoon?» chiese Namjoon anche lui incredulo
«Già, sei serio?» marcò l'arancio un po' meno a favore.
Il basso annuì in risposta ad entrambi
«Va bene nanetto, ma non avevamo bisogno della tua approvazione - lo stuzzicò Jungkook, per poi rivolgersi all'altro grigio - sono felice per te, Nam. Anzi, direi che ti invidio» concluse sconsolato
«Io non approvo. Ti ha trattato malissimo, non merita nulla da te» disse Hoseok
«Mi spiace Hobi, se finirà male, potrai insultarmi in ogni modo e farmelo pesare, ma, fino ad allora, non mi pento. Ed ora...Yoongi? Jungkook? I vostri obblighi?»
Entrambi scattarono sull'attenti
«Non posso farlo!» esclamarono entrambi all'unisono, per poi scambiarsi uno sguardo interrogativo fra di loro
«E perché no?» chiese l'arancio
«Yoongi, perché non puoi? È solo un bacio, per te non significa nulla»
Il maggiore si sentì quasi offeso dall'affermazione del moro
«Non è vero che non vale niente e comunque abbiamo appena iniziato a parlare, ieri mattina siamo riusciti addirittura ad intraprendere un discorso, non mi va di farlo innervosire» confessò Yoongi. Non sapeva nemmeno lui perché, ma quella testolina castana lo ispirava.
Jungkook lo guardò malissimo
«Non se ne parla. Io sono costretto a baciare Taehyung e a rovinare un'amicizia sul nascere e tu non puoi sacrificarti? Hyung, scusami, ma mi è venuta voglia di picchiarti» dichiarò.
Il maggiore scrollò le spalle, mentre i due non coinvolti osservavano la scena scrutandolo con occhi difensori nei confronti di Kook
«Ma se eliminassimo entrambi gli obblighi?» propose Namjoon in tutta calma
«No. Gli obblighi si chiamano così perché sono tali, non si possono sviare. Rimane tutto così» quasi impose il basso
«Okay...» sbuffò Jungkook.
Il vero motivo per il quale il maggiore era tanto insistente, in realtà, non era tanto l'obbligo, ma piuttosto la voglia di spingere Jungkook verso ciò che realmente voleva, ovvero Tae come fidanzato; Yoongi era consapevole del fatto che Kook, per quanto forte e sicuro potesse apparire, con persone che non conosceva o, ancora peggio, con le sue cotte, risultava come un ragazzo veramente timido nell'esprimere i suoi sentimenti.
La campana suonò pochi attimi dopo e tutti i ragazzi tornarono in classe.
Tutti tranne Namjoon.
A lui (proviamo dispiacere comune per tutte le responsabilità che gravano sulla sua persona), toccò andare dal professore di matematica.
La discussione tra i due l'affronteremo un'altra volta, dato che essa sarà fonte di grande cambiamento all'interno del nostro racconto (ops! Piccolo spoiler), intanto desidererei darvi qualche informazione in più su questo professore.
Dottor Thompson aka miglior professore di matematica del liceo aka prof più simpatico in assoluto, era un uomo di circa 45 anni di origine cubana, alto, pelle semi-scura, occhi nocciolati, capelli corvini, dai lineamenti dolci e non troppo segnati dall'età, caratterizzato da un sorriso rassicurante, single: un vero milfo insomma. Un uomo davvero buono, gentile, intelligente, sveglio, disponibile e onesto...
beh, onesto un po' meno.

𝕻𝖗𝖔𝖏𝖊𝖈𝖙 𝖎𝖎.𝖔 ⁿᵃᵐʲⁱⁿ-ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ-ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora