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Ben presto Jimin si era rimesso a lavorare ed aveva continuato per ancora un paio d'ore, mentre Yoongi studiava con Lil Meow-Meow accoccolato sulle sue gambe incrociate.
Dopo quelle due ore, nell'appartamento, tornato dal lavoro, entrò un Jaebum dall'aria distrutta.
Notò subito Jimin che stava chiudendo il computer, anche lui con un'aria parecchio stanca
«Ciao» salutò con un flebile sorriso sul volto
«Ciao» ricambiò il minore strofinandosi un occhio col pugnetto
«Ciao Yoongi» disse in tono un po' più forte di modo che arrivasse anche alle orecchie del grigio seduto in cucina
«Ciao...» rispose il grigio quasi sottovoce
«Vi ho portato del pollo piccante» affermò il corvino con tono da supereroe.
Jimin si illuminò immediatamente, si alzò in un balzo ed abbracciò subito Jae
«Grazie hyung! Sei il mio eroe!» esclamò entusiasta.
Il maggiore rise ricambiando la stretta, mentre il grigio alzava gli occhi al cielo a quella vista tanto sdolcinata.
In pochi minuti, i tre si misero a tavola per consumare la propria cena d'asporto.
Affamati com'erano, non si preoccuparono di intraprendere una conversazione.
Dopo poco, Yoongi agguantò il telefono dalla tasca e, senza che nessuno lo notasse, inviò un messaggio allo stesso Jae.
A quest'ultimo suonò il telefono e controllò temendo che fosse il suo capo.
Rimase basito dal messaggio del grigio e alzò lo sguardo dal suo cibo per guardarlo storto, come a dire 'amico, sei serio?'.
L'altro, notando la sua espressione decisamente restìa ad accettare, gli riscrisse, chiedendogli 'per favore'.
Così, con un sospiro, Jaebum annuì
«Ehi ragazzi, vi andrebbe di giocare ad obbligo e verità?» propose sotto dettatura il corvino.
Jimin lo guardò stranito
«Hyung, sono le 10 di sera ed io sto morendo di sonno, non potremmo fare domani?» chiese sempre in tono gentile
«Un giro di obbligo ed uno di verità l'uno, ci state?»
«Sennò proporrei una cosa» si sporse Yoongi con sguardo birichino
«Ovvero?» chiese Jae domandandosi cosa avesse in mente il maggiore
«Faremo una domanda intima ed un obbligo pesante a chi capiterà contro la bottiglia e il terzo laverà i piatti» spiegò il grigio.
Quasi Jaebum si strozzò col pollo: come diamine aveva fatto ad inventarsi una cosa del genere?
Ma, soprattutto, come avrebbe fatto Yoongi ad essere sicuro di incappare nell'obbligo o far sì che ci finisse Jimin?
«Okay, strano, ma almeno breve. Giochiamo?» chiese il minore dei tre pensando già a come sarebbe stato bello dormire in seguito.
Si alzarono e si sedettero in cerchio sul tappeto del piccolo soggiorno
«Ma la bottiglia?» chiese Jae
«Dovrebbe essercene una di birra vuota vicino alla finesta della cucina» affermò Yoongi
«Non ti alzerai a prenderla, vero?» fece in tono scontato il corvino.
Il grigio annuì
«Mamma mia quanto ci mettete! La prendo io» disse Jimin alzandosi diretto alla finestra
«Quella che stai facendo è un'enorme cazzata» sussurrò il maggiore al grigio, attento a non farsi ascoltare
«Infatti non l'ho deciso io»
Il castano tornò e si risedette, si passò una mano nei capelli e disse: «Giro io per primo» spiazzando i due
«Con cosa dobbiamo partire?» chiese Yoongi timoroso
«Con verità» rispose lo stesso Jimin.
Gli altri due annuirono.
Il castano fece girare la bottiglia che al primo giro si rivolse a lui, facendolo sbuffare e facendo ridere gli altri due, e al secondo giro si fermò invece su Jae.
Il castano sorrise innocentemente
«Una domanda intima, giusto?» chiese per sicurezza il maknae.
Jaebum annuì incerto, già pentendosi di aver fatto quel favore a Yoongi
«Okay hyung, allora dimmi...perché tu e Yoongi non vi sopportate o comunque c'è dell'astio? Ho capito che Yoongi ha un carattere difficile, ma non è così male una volta che ci hai convissuto per un po' e tu, Jae, sei una persona gentile e parecchio tollerante»
La facilità con cui Jimin evidenziava delle buone caratteristiche dei due presenti, li fece quasi arrossire dall'imbarazzo, soprattutto il grigio che, già di suo, aveva una sorta di debole per quel ragazzino.
Jaebum, però, aveva fatto più caso alla domanda e non era bello ricordare il perché della fine dell'amicizia tra lui e il grigio.
Jimin aveva scelto 'verità' proprio perché era davvero curioso di saperlo e Jaebum si era definitivamente pentito di aver accettato di aiutare il suo coinquilino con quello stupido gioco. Perché lo aveva fatto?
Forse perché aveva iniziato a notare la curiosità con cui Jimin osservava Yoongi o la meraviglia di come Yoongi osservava Jimin. Francamente, di aiutare il grigio non gliene fregava proprio niente, ma aveva notato che il minore aveva un effetto molto positivo su Yoongi e su tutta la situazione dell'appartamento. Da quando c'era lui, Jae non tendeva più ad ubriacarsi o a fumare e Yoongi stava più in cucina o nel soggiorno, piuttosto che nel buio della sua stanza
«Allora hyung?» lo richiamò il castano iniziando a percepire del disagio e della tensione.
Jaebum sospirò pesantemente
«Non è molto bello da ricordare. Ecco, io e Yoongi conviviamo da quasi tre anni e all'inizio, ovviamente, non ci sopportavamo; dopo circa quattro mesi abbiamo iniziato a fare amicizia, perché alla fine, anche se non si è costretti, penso venga naturale parlare con la persona con cui vivi e, parlando, avevamo trovato dei punti in comune»
Riprese fiato.
Il grigio a braccia incrociate, non osava guardarlo, si sentiva mortificato. Doveva pur riconoscere di essere stato un bastardo
«A quel tempo ero fidanzato - proseguì il corvino ridendo amaramente - e la mia ragazza, dopo aver passato anche lei la fase del 'Yoongi è la persona peggiore che abbia mai conosciuto', aveva imparato a socializzare con lui e andavano piuttosto d'accordo. Io e lei non stavamo molto in casa, quindi non è che stessero molto a contatto loro due. Un giorno, lei mi ha confessato che erano andati a letto insieme»
Jimin spalancò sia occhi che bocca, incredulo.
Spostò il suo sguardo su Yoongi, il quale si stava grattando il retro del collo.
In fondo, l'aveva voluto lui quel gioco del cavolo
«Hy-hyung, è la verità?»
Il grigio si sentì chiamato in causa, ma non poteva reagire in alcun modo, era decisamente nel torto
«Sì...»
Il castano rimase decisamente deluso da quell'affermazione; il fatto era che non se lo aspettava per niente, non pensava che tra i difetti di Yoongi rientrasse anche il tradimento
«Lo ha fatto per ripicca! A lui non piaceva nemmeno! Credeva che io me la facessi col suo ex e invece era lui che andava dietro sia a Yoongi che a me»
«Già, Jason era cornuto forte» commentò il grigio tentando di riderci su.
Jimin fece una faccia davvero interrogativa
«U-un secondo...voi siet- insomma...non siete e-...etero?»
Il grigio ed il corvino si scambiarono uno sguardo, per poi scoppiare a ridere.
La domanda innocente del minore aveva alleggerito tutta la discussione.
Okay...loro non sono etero.

𝕻𝖗𝖔𝖏𝖊𝖈𝖙 𝖎𝖎.𝖔 ⁿᵃᵐʲⁱⁿ-ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ-ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora