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Ormai la fine della scuola si stava avvicinando. Erano tutti esausti, mancava davvero pochissimo, tre settimane all'incirca, e gli studenti erano tutti stanchissimi; tra interrogazioni, compiti, pon, progetti e quella cosa, non riuscivano più a mantenere un ritmo costante in tutto ciò che facevano.
A causa del dover spiegare i fatti un po' più contestualizzati, ho trascurato moltissimo le nostre coppiette.
Penso abbiate intuito le cose tra Samantha e Hoseok, così come tra Namjoon e Seokjin.
Parlando delle due restanti, possiamo dire che le cose, togliendo tutto ciò che li pressava, tra loro andavano bene.
I Taekook stavano insieme e gli Yoonmin non stavano insieme solo per andare a letto.
Ma forse è meglio fare un passo indietro per capire meglio.

[un mese prima]
Jimin e Yoongi stavano tornando a casa; quel giorno avevano finito entrambi verso le 4 del pomeriggio, quindi stavano percorrendo il tragitto dalla zona dei due licei alla fermata. Parlavano dei loro corsi
«Mamma mia, ogni volta che ti sento parlare di tutta quell'antologia, mi viene il mal di testa» scherzò Yoongi.
Jimin lo guardò male, incrociò le braccia
«Beh, vale anche per me quando tu parli di chimica, con tutte quelle formule» disse alzando gli occhi al cielo
«Ti offendi così facilmente?» lo canzonò il grigio.
Il viso del minore si incupì ulteriormente
«Sai, non è carino fare come fai tu»
«Chim, stavo solo scherzando»
«Si, come no» si ostinò il castano fissando parte del tragitto di fronte a sé.
Yoongi gli appoggiò la mano su un fianco, avvicinandolo al proprio corpo
«Dai piccoletto, sai che amo scherzare con te» pronunciò con le labbra molto vicine alla pelle del collo del minore.
Jimin si sentì arrossire
«Finiscila» disse serio.
Il grigio premette di più sui suoi fianchi e gli sfiorò il collo con la punta del naso (o "nasino", come lo definiva Jimin)
«Jimin~ non avercela con me» piagnucolò.
L'altro emise uno sbuffo
«Va bene, però ti togli»
Yoongi sbuffò e, a malincuore, dovette allontanarsi.
Parlando, giunsero alla fermata.
Si posizionarono quasi sul ciglio della strada. Per quella strada non passava mai una macchina o una persona che non fosse studente o insegnante delle due scuole protagoniste di questo racconto
«Ehm...io oggi torno più tardi» accennò il minore col capo basso.
Yoongi si stranì
«E perché mai?» gli domandò
«Devo passare da casa a prendere un libro dell'anno scorso»
Il grigio rimase a rifletterci qualche secondo
«Vengo con te, in fondo non ho niente di importante da fare»
Il castano si sentì pervadere dal panico
«No hyung, ci vado da solo, non fa niente»
«Guarda che non ho davvero nulla da fare. Vengo, mi divertirò di più»
«Hyung, davvero»
«Jimin, davvero» fece il grigio tentando di catturare il suo sguardo
«N-non voglio»
Il maggiore si stranì del suo comportamento
«Non fare lo sciocco»
«Hyung, non è una bella zona»
«A maggior ragione dovrei venire con te»
«I-io-»
«Eddai Jimin!»
Alla fine, il minore si arrese ed insieme aspettarono l'autobus giusto, per poi salirvi sopra, pagare il biglietto e sedersi in posti non vicini. Il bus era vuoto, c'erano solo loro e due persone, una ragazza bianca ed una di colore che si tenevano teneramente la mano. Notandole, Yoongi ebbe voglia di raggiungere Jimin sul posto davanti ed appoggiarsi sulla sua spalla, stringergli la mano. Eppure, sarebbe stato strano. Nonostante il discorso sul "non frequentarsi solo per sesso", i due avevano tempo di fare solo quello e, talvolta, neanche.

I quattro ragazzi scesero tutti alla stessa fermata che il sole era all'alba del tramonto.
Yoongi si ritrovò davanti a ciò che avrebbe definito "nulla": un'immensa distesa di erba, strada deserta e dall'asfalto rovinato; si chiese se fossero ancora a Denver.
Le due ragazze procedettero verso il ciglio della strada, ancora mano nella mano, scesero nella distesa e il grigio si domandò cosa ci fosse oltre ciò che sembrava solo erba, erba ed ancora erba.
Rimase incantato a fissare il nulla, finché Jimin non lo afferrò impercettibilmente attorcigliando le dita intorno alla manica della sua camicia
«Vieni» disse con sguardo perso, la sua voce era molto roca a causa del fatto che non avesse parlato per tutto il tragitto.
Yoongi si lasciò trasportare giù per la piccola collinetta verde; non appena oltrepassarono il ciglio della strada, poté vedere cosa in realtà ci fosse in mezzo a quel "nulla": roulotte, tante, tante roulotte.
Rimase sorpreso.
Scesero in fretta, in mezzo a quei mezzi pieni di persone, dagli adolescenti agli adulti, ai bambini; persone che vivevano da sole, in coppia o in famiglia
«Jim-»
«Shh» lo zittì il minore procedendo a passo veloce.
Qualche roulotte più in là, Jimin poté scorgere la sua e raggiungerla insieme a Yoongi.
Rimasero davanti al mezzo.
Il castano sospirò a volto basso
«Benvenuto a casa mia» disse al maggiore, per poi salire sui tre scalini ed aprire la porta.
Entrarono.
La sua roulotte era color panna, tutto sommato in buone condizioni, non troppo piccola e...
«Wow, quanti libri»
Già, piena di libri, su ogni mensola.
Mentre Yoongi osservava il disordine palese in cui viveva il suo compagno, Jimin si mise a frugare tra tutti quei libri.
Non appena ebbe finito, si diresse verso la porta
«Già finito...?» chiese Yoongi
«Si» rispose freddo il minore svelto verso la porta, ancora col capo chino.
Yoongi lo fermò trattenendolo per un braccio
«Jimin»
«Mi sono già umiliato a-abbastanza»
Il grigio sbuffò e lo tirò a sé per rinchiuderlo in un dolce abbraccio.
Prese ad accarezzargli i capelli lentamente.
A Jimin venne da piangere; copiose lacrime cominciarono a sgorgare dai suoi occhi blindati contro la spalla di Yoongi
«Chim, guarda che non ti sei umiliato affatto» lo rassicurò il grigio.
Jimin emise dei singhiozzi
«Sei un ragazzo così forte. Ti ho iniziato a vedere sotto una luce diversa da quando mi hai detto che vivevi da solo. Cazzo, ti stimo così tanto»
Pian piano, il piccolo alzò gli occhioni lucidi sul suo hyung preferito.
I loro sguardi rimasero incastonati per minuti, finché Jimin non prese il viso dell'altro tra le mani e lo baciò.
Intanto, il tepore del giorno svaniva e gli ultimi raggi sfioravano i loro corpi in quel momento così bisognosi l'uno dell'altro.




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oggi aggiorno prima perché stasera avrò un concerto ^^

𝕻𝖗𝖔𝖏𝖊𝖈𝖙 𝖎𝖎.𝖔 ⁿᵃᵐʲⁱⁿ-ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ-ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora