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Prima del capitolo vero e proprio, vorrei scusarmi per la mia assenza, a causa del fatto che sono stata senza scheda da quando non ho più aggiornato

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Yoongi premette sulle labbra del minore che fu colto di sorpresa; baciarlo quel giorno, rientrava effettivamente tra i suoi piani - i suoi sogni, per essere più precisi - ma solo dopo la loro uscita da Sheldon.
Ad entrambi erano mancate le labbra dell'altro.
Il contatto che aveva avuto con Yoongi attanagliava i pensieri del castano, che in quel momento, stava riscontrando di nuovo quella forte sensazione.
Il bacio fu seguito da altri piccoli baci immensamente desiderati, finché il maggiore non spinse la lingua dentro la cavità orale dell'altro.
Fu un bacio abbastanza lungo, ma quando si staccarono per riprendere fiato e guardarsi negli occhi, non passò neanche un secondo prima che le loro labbra si riscontrassero in un contatto ancora più profondo.
Istintivamente, Jimin portò le sue mani ad accarezzare il collo del grigio.
Nella mente di quest'ultimo, vi era un piccolo lui che stava ballando di gioia, per l'emozione, ma soprattutto per la chimica che stava caratterizzando il momento.
Jimin era decisamente il ragazzo più bello e sexy che avesse mai baciato.
I loro baci divennero più affannosi, i loro sfioramenti sempre più pericolosi per la loro condizione fisica.
Le mani di Yoongi erano ancorate ai fianchi del minore, le quali mani stavano ora vagando tra le ciocche grigie del maggiore.
Nel momento in cui le mani del grigio si insinuarono sotto maglia del castano -Yoongi si meravigliò della morbidezza della sua pelle - questo sospirò di piacere staccandosi dal bacio e stringendo le gambe attorno a quella di Yoongi.
Quest'ultimo quasi gemette, spostò il viso nell'incavo del collo del minore, mentre risaliva con le mani lungo il suo torace, facendolo ansimare.
Dopo qualche bacio bagnato, il grigio prese a giocherellare con un lembo di pelle di Jimin.
Fu allora che il minore non seppe resistere
«Hyung...» sospirò buttando la testa all'indietro.
Erano così presi l'uno dall'altro, in un vortice di emozioni e piacere, non riuscivano a farne a meno.
Le mani di Yoongi riscesero all'orlo della maglia del castano e fecero per alzargliela, ma in quel momento si sentì una chiave girare nella serratura.
Il maggiore si rialzò dal corpo dell'altro e si rimise seduto; in quanto a Jimin, si alzò in fretta e corse in stanza ancora annaspando, sentendosi accaldato ed eccitato.

Yoongi ebbe a malapena tempo di riprendere fiato prima che Jae entrasse
«Ciao nano» salutò distrattamente il corvino.
Il minore, per sicurezza, tirò giù la propria felpa fino a metà coscia, per poter nascondere il rigonfiamento presente tra le sue gambe
«Ciao anche a te simpaticone» ricambiò il saluto.
Il maggiore alzò lo sguardo su di lui
«Che hai? Sei rosso sulle guance»
Sono eccitato come non mai pensò Yoongi, ma si limitò a dire che stava bene e che forse era solo un po' accalcato
«Dov'è Jimin?» chiese l'altro
Ma perché tutti addosso a quel ragazzo?
«Non ti interessa» rispose con nonchalance il grigio.
Jae aggrottò le sopracciglia in un'espressione divertita
«Uh uh, qui qualcuno è geloso»
«Non sono geloso» fece Yoongi sulla difensiva
«Ti ho solo chiesto dov'è, di solito studia qui. Frena i nervi» lo prese in giro lo hyung.
Il grigio si sentì uno stupido ad aver reagito così
«Credo sia in stanza o nel bagno, cosa vuoi che me ne freghi?» chiese retoricamente spostando lo sguardo altrove.
Jaebum si spostò, ridacchiando, verso la cucina
«Sì Yoongi, si vede come non te ne frega»

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Una volta tornato a casa, Namjoon si ritrovò a sentire la scena meno probabile che si potesse immaginare.
Credette di aver avuto un miraggio sonoro al sentire la voce della sua coinquilina.
Pensò di aver troppe cose per la testa e di star delirando, ma dovette ricredersi quando passò davanti al soggiorno e vide lei che parlava animatamente ed il suo ragazzo praticamente esaurito dal discorso della ragazza.
Il grigio si strofinò gli occhi incredulo, per poi varcare la soglia del candido salone ed incontrare prima gli occhi del castano, il quale si illuminò una volta visto il minore e poi gli occhi della sua coinquilina.
Il grigio aprì lo sguardo
«E tu che cavolo ci fai qui?» chiese.
Lei incrociò le braccia.
Seokjin si alzò
«È pazza» affermò indicandola
«Cosa!? Io!? Ti ho già detto come stanno le cose: Namjoon deve tornare a casa»
«Cos...ma io devo fare il progetto» le ricordò il suo coinquilino assumendo un'espressione buffa con un sopracciglio alzato ed una parte del labbro rialzata, aprendo le braccia.
Lei, in risposta, si portò le braccia ai fianchi, alzò di poco la testa, come a darsi importanza
«Senti, devi tornare, mica me ne posso occupare solo io della casa»
Namjoon si massaggiò la fronte, stufo
«Come fai a non capire? Pulisci solo le tue cose, io non posso tornare, è un progetto troppo importante»
Soprattutto da quando io e Jin ci siamo messi insieme si disse da solo nella sua mente
«Ma non posso badare alla casa da sola, ti ricordo che siamo coinquilini appunto per un determinato motivo: dobbiamo occuparcene entrambi...e poi non voglio stare sola. Non può venire Seokjin da noi?»
«Assolutamente no» disse prontamente il maggiore, rammentando suo padre e le sue parole.
Namjoon lo guardò comprensivo
«Non si può» lo sostenne
«E allora vengo io qui» affermò la giovane alzando le sopracciglia e gesticolando con le braccia.
I due ragazzi sbarrarono gli occhi
«Ma sei pazza? Scusa, ma, sai com'è, non vivo da solo. I miei genitori non sarebbero consezienti» fece Jin stupito dalla sfacciataggine di lei
«Senti, non durerà per molto, mancano circa cinque mesi» la informò Nam, suscitando una reazione tutt'altro che concordante con ciò che aveva detto
«Non se ne parla! Nam, io ti caccio» minacciò la mora incrociando le braccia
«Questa conversazione è assolutamente assurda» osservò Seokjin alzando le braccia, in segno di resa alle assurdità che stava udendo.
A quel punto, il grigio si avvicinò a lei, guardandola dall'alto con sguardo impositore
«Io a casa non posso tornare. Se mi si dovesse abbassare la media, perderei credenziali ed il posto da rappresentante d'istituto. Tu sai quanto sia importante per me, cerca di capire»
La ragazza, ammaliata come sempre dai suoi discorsi più che convincenti, annuì
«S-si, hai ragione... - calò il capo - scusami Namjoon - rialzò il viso, rivolgendosi al maggiore - scusami anche tu, Seokjin»

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oggi capitolo drogato.
anyway buon halloween a tutti~^^






𝕻𝖗𝖔𝖏𝖊𝖈𝖙 𝖎𝖎.𝖔 ⁿᵃᵐʲⁱⁿ-ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ-ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora