left-handed, minsung

thirty-three

Hyunjin era davvero frustrato.

Gli mancava Seungmin, non voleva che le cose finissero in quel modo.

Si rese conto, che aveva sbagliato a baciarlo e di aver fatto il 'presuntuoso'.

Gli aveva mancato di rispetto, e per questo credeva che Seungmin era 'arrabbiato' con lui.

Però ora c'era anche Jeongin, che aveva ammesso di volerlo baciare.

"Magari vuole solo baciarmi, non è detto che debba per forza provare qualcosa" si disse, ma comunque doveva decisamente chiarire con il piccolo.

~

"Poi mi ha abbracciato. Ti giuro non l'ho mai visto così vulnerabile, e mi si è spezzato il cuore." disse Changbin mentre era seduto sul divano a casa di Felix.

I due erano in ottimi rapporti nonostante ciò che era accaduto alla loro prima uscita, e a nessuno dei due dispiaceva uscire con l'altro appena c'era occasione -soprattutto a Changbin-.

Ora il maggiore stava parlando con l'australiano di ciò che era successo con Seungmin.

"Non ti ha detto niente?" chiese Felix mentre sorseggiava il suo tè.

"Mi ha detto di non voler provare 'quei sentimenti'..."

"È innamorato, no?"

"Seungmin? Innamorato? Quel tipo non ama nessuno se non i libri e i Day6!"

Felix ridacchiò e fece spallucce.

"Sei molto dolce." si lasciò sfuggire il biondo, lasciando Changbin a bocca aperta.

"Io?!"

"Sì tu! Sei molto dolce, ma chi erano le merde che dicevano che eri cattivo? Ma a questa faccia poi!" posò la tazza per prendergli la faccia tra le mani e ridacchiare.

"C-che ne sai tu che mi dicevano così?"

Felix continuò a ridere nervosamente.

"Me lo hai detto tu."

"Non ricord-"

"Non eri in condizioni lucide. E nemmeno io."

"E scusa quando-"

"Oh, lo sai perfettamente quando!" arrossì alla fine, e finalmente Changbin capì.

"A un certo punto hai iniziato a dirmi 'non sono cattivo', quasi piagnucolavi, sembravi un bambino." continuò a parlare.

"Quando ero piccolo mi dicevano sempre così, per via del mio 'sguardo malvagio'. Credevano che lo facessi apposta, alcuni addirittura mi dicevano che emanavo un'aura oscura che li avrebbe risucchiati tutti. Ma è una cosa passata, neanche ci penso più, anzi la butto pure sul ridere, non so perché in un momento del genere io abbia detto una cosa del genere...beh comunque ero ubriac-"

Felix lo abbracciò, e Changbin non se lo aspettava proprio.

"I cattivi sono loro! Ma che cazzo, ci deve venire un mal di pancia fortissimo a quelli là!"

"Pff" ridacchiò il maggiore, pattandogli le spalle.

"Mannaggia a loro mannaggia." si staccò dall'abbraccio, mettendosi a cavalcioni su Changbin.

Quest'ultimo, notò che aveva gli occhi lucidi.

"Hey hey! Non piangere per una cosa del genere!" subito gli asciugò le lacrime.

"Non posso farne a meno!" singhiozzò "All'idea che hanno detto certe cose a un piccolo te, mi...mi fa arrabbiare!"

Changbin sorrise e gli accarezzò le guance, dove vi erano le lentiggini che tanto gli piacevano.

"E sarei io quello dolce?"

~

Nel frattempo, Jeongin si trovava a casa di Seungmin.

"Come stai?" chiese il minore, e l'altro annuì, con un verso.

"Tu?"

"Beh...sono venuto apposta per parlarti."

"Dimmi." Seungmin gli si sedette difronte.

"Vi vedo molto distaccati in questo periodo...te e Hyunjin intendo...avete litigato?"

"Non proprio, risolveremo presto, succede tra amici no?" gli sorrise, e Jeongin si tranquillizzò.

"Credevo di aver fatto qualcosa io...sai l'altro giorno siamo usciti insieme..."

"Siete usciti? Hai fatto passi avanti con lui?" continuò a chiedere, mantenendo la sua espressione indifferente, che non fece sospettare assolutamente nulla al più piccolo.

"Beh più o meno...è uscito fuori l'argomento baci e-"

"Baci?"

Jeongin annuì, arrossendo e abbassando poi lo sguardo.

"Gli ho praticamente detto che mi sarebbe piaciuto baciarlo...ma non ho potuto né vedere, né sentire la sua risposta, siccome poi sono salito sull'autobus."

"E poi?"

"Da quel giorno mi saluta appena...lo avrò messo a disagio..."

"Ma certo che no." gli mise una mano sulla spalla "deve solo elaborare la cosa, probabilmente non ha capito che gli piaci, quindi al 90% verrà a chiedertelo e tu in tal caso gli confesserai tutto!"

"Tu dici?" lo guardò.

"Certo, lo conosco come le mie tasche."