Chapter 16

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Back in black, AC/DC.

La chiacchierata con Fury fu breve e la parte migliore era che non mi aveva rivolto nemmeno uno sguardo truce.
Cosa strana da uno come lui in effetti, aveva un occhio solo ma era in grado di incenerirti come se ne avesse due.

"In palestra ti allenerai al combattimento corpo a corpo con l'agente Romanoff, poi Stark e Rogers ti insegneranno a utilizzare correttamente il tuo potere del fuoco. Mettiti al lavoro."

Mi recai in palestra, guidata da Clint, che mi indicò gli spogliatoi e mi disse che ci saremmo rivisti a pranzo.
Annuii e andai nello spogliatoio, piccolo e piuttosto scomodo, ma adatto al servizio che doveva fare.

Indossai i vestiti da addestramento che mi calzavano a pennello e mi guardai allo specchio appena fuori: mi sentivo tremendamente strana in quegli abiti, che mi facevano sentire una guerriera, cosa che non ero affatto.

"Su, vieni Grace." mi disse Natasha.

Mi voltai e la vidi aspettarmi vicino a ciò che somigliava ad un ring, dove si scontravano quelli che facevano boxe.

Stava tirando fuori le pistole dalla sua cintura e le stava riponendo sul tavolo.

Mi avvicinai timidamente a lei e la guardai in attesa che fosse pronta.
Mi guardò a sua volta e, inaspettatamente, mi sorrise.

"Sei pronta per il tuo primo addestramento? - annuii - Vieni, ti mostro le basi."

****

Nel giro di venti minuti, Natasha mi aveva insegnato la posizione da mantenere, i modi principali per atterrare il nemico e per calciare o dare pugni in modo non letale, ma da far perdere la coscienza.

Conclusi l'addestramento con uno scontro con lei.

"Avanti." mi intimò mettendosi in posizione.

"Non voglio farti male, Nat." dissi.

Lei scosse il capo.
"Il nemico non si cura di farti male o no. Ti colpisce e basta. Ti dico subito che io non mi farò riguardo e ti colpirò come si deve." mi avvertì.

Sospirai e chiusi gli occhi, quindi iniziammo un breve combattimento, in cui io la colpii più volte sfruttando la mia forza sovrumana.

Alla fine, Natasha si fermò e si passò una mano sulla fronte.

"Ehi, ma che muscoli hai?" domandò sorridendo.

"Oh, mi sono dimenticata di dirvi che ho anche dei muscoli ultrasviluppati e quindi una predisposizione per la lotta corpo a corpo." dissi alzando le sopracciglia.

Natasha mi guardò perplessa.
"Quindi tu ti sei dimenticata di dirci che oltre a infuocarti hai pure una forza da fare invidia a Hulk?"

"Non fa invidia a Hulk!" esclamai.

Lei sospirò.
"Agli altri lo dirò io. Ora vai, i due fusti ti aspettano. Ah, e se hai qualch altro potere da liberare dillo subito."

"No, non ho altro." dissi sorridendo, mentre mi spostai accanto a Steve e Tony che stavano parlottando.

"Benissimo figlia di Efesto, noi due ti insegneremo come controllarti. Anzi, più io di Capitan Ghiacciolo." mi disse Tony.

"Signor Stark, non mi chiami figlia di Efesto." sibilai.

"E non chiamare me Capitan Ghiacciolo." rincarò la dose Steve.

"Ehi, volevo essere affettuoso. Comunque, devi utilizzare il tuo potere solo quando lo dici te, non quando passa il primo bulletto ormonato che ti fa inca-... arrabbiare." Tony calcò la voce sull'ultima parola, dove aver visto l'occhiata d'ammoimento di Steve che senza dubbio stava a significare 'linguaggio!'.

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐓𝐡𝐞 𝐔𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚𝐭𝐮𝐦 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora