Capitolo 36

1.5K 74 5
                                    

Let it go, James Bay.

Sapevo bene di essere davvero io la bambina citata da Friday, lo deducevo dalle infinite coincidenze tra me e quella presunta bambina della visione di mio nonno.

Ma saperlo a tutti gli effetti, poterlo constatare realmente, era comunque un colpo basso.

Tony mi osservò di sottecchi mentre continuava a fare avanti e indietro per la stanza.

"Certo che sei tu, signorinella. - disse - Hai altro per noi, Friday?"

"Certo, signore, la conclusione della visione. La bambina racchiudeva le mani attorno al ciondolo e dalle sue mani si sprigionava energia e luce."

Attesi altro, ma Friday tacque. Come, e la gemma? Si rompeva o restava intatta?

"Nient'altro? Ma la gemma si distrusse o no? Friday?" chiesi.

"Non ne abbiamo la certezza. Ma l'energia sprigionata dalle mani della bambina era di potenza elevata quanto quella di un fulmine. Dubito che qualcuno sarebbe sopravvissuto al contatto prolungato con lei. E dubito che anche la gemma sia rimasta intatta." argomentò la voce computerizzata.

"Quindi si è distrutta. - concluse Tony - Perciò se tu sei quella bambina, tu sei in grado di distruggere le gemme... proprio come lo era Wanda."

"Già." mormorai.

Sapere che avrei potuto salvare l'umanità solo stringendo la gemma tra le mie mani per distruggerla era struggente. Ora io ero qui, viva ma morta dentro, mentre altri tre miliardi e mezzo di persone non ce l'avevano fatta.

"Non proprio. - intervenne allora Friday, facendosi sentire dopo attimi di silenzio - Wanda Maximoff sopravvive alla distruzione. La bambina del sogno, dopo lo sprigionamento di quell'energia... scompare."

"Scompare?" ripeté Tony fermandosi e interrompendo il suo fastidioso andirivieni.

"Quando la luce svanisce e ritorna tutto alla normalità, la bambina non c'è più. Nessuna traccia."

Non volli guardare Tony negli occhi, sapevo cosa stava pensando e non volevi che lo dicesse prima lui.

"La bambina è morta." sussurrai addolorata.

"Quindi fammi capire, - prese la parola Stark - se tu utilizzassi i tuoi poteri per la distruzione di una gemma..."

"Lo dica, signor Stark. - lo incitai. Ma vedendo il suo religioso silenzio, parlai io - Se distruggessi la gemma, morirei. Ci rimetterei la vita."

"Ascolta, io non-... I-io ho bisogno di tempo, okay? Ho bisogno di tempo per assimilare il tutto."

Tony Stark che balbetta? Ma è la fine del mondo!
Ah, no, già c'è stata...

"Tu? Dico, serve tempo a te? Ne serve a me! " esclamai.

"Parliamo d'altro, che ne dici? - fece velocemente Tony, rimettendosi seduto sul letto accanto a me e sospirando. Poi fece una pausa, durante la quale probabilmente cercò di mettere in ordine le idee, o formulare la domanda che mi pose successivamente - Grace, ti sembrerà personale, ma ora che ho letto la lettera dei tuoi, te lo chiedo solo per conferma... era per loro che volevi utilizzare la gemma, vero?"

Annuii più volte.
"Sì... sì. Per farli tornare."

"Non so se ci fosse stato davvero un modo concreto." disse Stark.

"Lo avrei trovato. - ribattei - Ho bisogno di loro."

Tony sorrise.
"Capisco ma... anche noi abbiamo bisogno di te."

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐓𝐡𝐞 𝐔𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚𝐭𝐮𝐦 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora