Man or a monster, Sam Tinnest ft. Zayde Wølf.
Tony mi aveva fornito di nuovo un auricolare, così da restare in contatto.
Avrei scelto mille volte di stare con Peter, ma Tony aveva deciso che ci sarebbe stato lui, per questioni di sicurezza, aveva detto.
È troppo pericoloso per voi, aveva aggiunto Steve.
E così, ora ero schiena contro schiena con Peter Quill, e avanzanzavamo pian piano attraverso la foresta, guardandoci intorno con circospezione.
Stark aveva deciso di affidarmi a Quill perchè ciascuna coppia doveva avere eguale potere.
Siccome Quill aveva solo una pistola per bambini, poteva unirsi al mio fuoco.Tony, ad esempio, con tutta la sua immensa tecnologia si era messo in coppia con Peter, per compensare le sue misere ragnatele, aveva detto lui.
Ma, in fondo, sapevo che era spiegazione idiota, che non aveva capo nè coda.
Aveva cercato un modo per non dire esplicitamente a me e Peter che non voleva lasciarci da soli."Qui... sembra si stia aprendo un portale." informò Steve.
"Sta arrivando. - confermò Tony - Penso stia arrivando."
"Ragazzi, è lui." affermò Bruce.
"Cosa facciamo?" chiesi, facendo un cenno a Quill di avanzare perché Thanos era lì.
"Sconfiggiamo questo figlio di puttana." dichiarò Tony, sempre con la sua grande finezza.
Mi appoggiai a un tronco d'albero, sbirciando tra la vegetazione.
Non mi accorsi nemmeno di essermi irrigidita e avere gli occhi sgranati."Che succede? Cosa hai visto?" domandò Quill, che mi copriva le spalle e guardava nella direzione opposta alla mia, per evitare di essere sorpresi dai nemici.
Senza rendermene conto, portai la mano all'auricolare.
"Wanda... è sul campo." sussurrai.Questo poteva significare solo una cosa: Visione era sul lettino, impotente, da solo con la sorella di T'Challa, che non poteva difendersi con nulla.
"Qualcuno da Visione!" ordinò Cap, ma era troppo tardi.
"Eccolo!" indicò Quill, vedendo una figura con il mantello cadere dal palazzo, seguito da un altra figura.
"È troppo tardi, lo hanno trovato. Dobbiamo andare da lui!" disse Bruce.
"Ci penso io." dissi, sfuggendo ai richiami di Quill e degli altri che mi dicevano stanne fuori e correndo in direzione opposta.
Arrivai da Visione e lo vidi cercare di difendersi contro un nemico.
Plasmai una palla di fuoco e la scagliai contro il nemico, che cadde a terra urlante.A finirlo fu una wakandiana, che con una lancia lo colpì al petto.
"Wanda..." lo sentii rantolare.
Non c'era tempo per i ringraziamenti, bisognava occuparsi di Visione.
Mi accovacciai accanto a lui."No, sono Grace." gli dissi, poggiandogli una mano sulla spalla.
Normale che potesse confondere me con Wanda, d'altra parte il modo in cui usiamo il potere è molto simile.
"Grace... sei qui... sei tornata." farfugliò.
"Certo, siamo tornati per te. In piedi, dobbiamo allontanarci." dissi, quindi lo aiutai a rimettersi in piedi.
Aveva un grosso squarcio nel petto, per questo era poco in forze, e fui costretta a tenerlo di peso per evitare che ricadesse a terra.
STAI LEGGENDO
𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐓𝐡𝐞 𝐔𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚𝐭𝐮𝐦
Fanfiction• Tempo di ambientazione: Post Civil War; Infinity War Grace Edwards ha una vita pressoché normale, ma è diversa dalle altre ragazze: ha dei poteri soprannaturali. Nick Fury non esita a rintracciarla, invitandola ad unirsi allo S.H.I.E.L.D. e a que...