Capitolo 14: Il Compleanno Di Damond

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Oggi è il compleanno di Damond e ieri sono andata con mia madre a compre il regalo, ho avuto il coraggio di chiederlo e alla fine ci sono riuscita. Siamo andati in un negozio che lei aveva visto un po' di giorni fa, era un negozio di gioielli davvero carino, così gli ho preso una collana con un ciondolo a forma di àncora. Mi ha colpita molto questa collana e secondo me ha un significato profondo. Poi ho preso per me un bracciale con su scritto una frase che mi ha colpito molto: Non restare mai dove non ti senti fiorire; dove non ti senti sicura, dove non ti senti te stessa... Ora sono qui in mensa insieme agli altri che stanno discutendo dove passare il compleanno di Damond. Stanno proponendo di venire a casa nostra ma Damond continua a dire di no. Oggi abbiamo due nuove ragazze, la ragazza vicino a Damond si chiama Lilith, mentre quella di fianco a Blake si chiama Rosa Walker, da quello che ho capito si sono messi insieme loro due, in più lei è la capo Cheerleader ed è pure stronza. Sapete quelle galline in calore dove si scopano tutti quelli che incontrano? Bene eccola lì attaccata a Blake, non ho nulla contro di loro, ma mi dà fastidio, non so come spiegarlo ma questa sensazione di fastidio non l'ho mai provata

<Bene è deciso! verremo a casa tua>dice Justin. Spalanco gli occhi e per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva, incomincio a tossire

<Stai bene Daisy?>mi domanda Jake e io annuisco rassicurandolo

<Non potete venire a casa mia>dice per la centesima volta Damond

<Dammi una risposta valida per non venire a festeggiare il tuo compleanno a casa tua>dice guardandolo. Non risponde

<Vedi, bene è deciso, verremo a casa tua alle 14>dice vittorioso

<Ma se andassimo sulla spiaggia?>propone Jake

<Con questo freddo? Non ci penso neanche>dice Justin. Damond mi guarda dispiaciuto per non aver fatto cambiare idea a Justin ma io lo rassicuro e gli mimo che troveremmo una soluzione. Meglio non discutere più perché potrebbe succedere una litigata e io non voglio

<Va bene...>dice sfinito. La giornata continua e tutti ci dirigiamo verso le proprie auto e moto

<Ci troviamo davanti casa tua>dice Justin andando verso la sua auto con Martina, saliamo e ci dirigiamo verso casa con le auto dei nostri amici dietro. Sono stati invitati anche Alex e Josh ma arriveranno più tardi. Arriviamo a casa e tutti scendiamo dalle auto e moto ma io resto su

<Vieni Daisy?>domanda stranito Damond

<No, devo andare a prendere una cosa e arrivo>dico. Parto verso un luogo che non avrei mai immaginato di tornarci. Arrivo a casa mia, la mia vera casa, quella con i miei genitori. La apro e salgo le scale fino ad arrivare al 4 piano, casa mia è un piccolo appartamento vicino alla città, non è come la villa di Damond ed io sinceramente preferisco il mio piccolo appartamento che la villa. Vado nella mia vecchia stanza e la apro, è come lo lasciata, letto disfatto, la scrivania piena di libri e penne e sul muro rosa dei fogli da disegno disegnati da me. lì stacco e me li metto dentro lo zaino senza rovinarli, in un dei disegni rappresenta la mia famiglia, ho colorato solo gli occhi e i capelli ma il resto è tutto bianco e nero. Un po' più lontano c'è la mia chitarra, mi avvicino lentamente e la prendo in mano rigirandomela, quanti ricordi... La metto dentro alla sua borsa e la metto in spalla, esco di casa chiudo a chiave e scendo, appena sono giù mi fermo un attimo chiudendo gli occhi per un attimo e sospiro... è andata anche questo ma spero che non sia stata l'ultima volta. Li riapro e mi avvio verso la villa. Arrivo e parcheggio la moto, entro in casa e li trovo tutti in cerchio che stanno parlando, nessuno si accorge di me così ne approfitto per correre verso la mia stanza. Attacco i disegni al muro con del nastro adesivo. Dopo di che prendo la chitarra e faccio qualche nota per riprendere manualità. Ho una idea per Damond; voglio provargli a suonargli una canzone ma non so quale. Così prendo il computer e cerco una canzone che gli può piacere e dopo pochi minuti la trovo: Perfect. La suonavo sempre ma da quando sono morti ho abbandonato tutto quello che mi ricordava loro... Mi esercito ancora per un po' poi decido di scendere, per fortuna nessuno si accorge di me ma noto con piacere che sono arrivati Josh e Alex che appena mi vedono mi salutano. Mi siedo vicino a Damond e Blake

<Stavamo giocando ad obbligo o verità>dice Jake, annuisco capendo dove siam arrivato col giro

<Bene, allora... Daisy obbligo o verità?>mi domanda Justin

<Verità>ci pensa per un po'

<Chi ti piace?>domanda. Rimango stupità da quella domanda, ti pare che a me mi piace qualcuno?

<Nessuno>rispondo convinta. Giochiamo ancora per un po' ma poco dopo ci accorgiamo che le domande sono sempre quelle e ci stanchiamo <Apriamo i regali?> propongo

<Vado a prenderli>dice Jake alzandosi ed uscendo. Rosa non mi ha tolto gli occhi di dosso perché mi sono messa vicino a Blake da quello che ho intuito; ma so che è solamente una stupida gallina senza cervello. Mi alzo anche io e vado su in camera mia ma la voce di Justin mi fermare

<Dove vai?>domanda stranito

<A prendere una cosa e il regalo>dico correndo via, arrivo e prendo il regalo e la chitarra. Scendo di nuovo e mi siedo vicina a Damond

<Tu suoni la chitarra?>domanda guardando incuriosito lo strumento musicale

<Si voglio suonarti una canzone>dico. Gli porgo il regalo e lo apre tirando fuori la scatola rimanendo stupitò del suo interno. Con delicatezza prende la collana e la guarda con occhi sognanti

<Grazie...>sussurra e io gli sorrido e se la mette al collo. Inizio a suonare la canzone Perfect intanto Jake ha portato i regali e piano piano Damond li sta aprendo. Arriva anche Michael che gli porta il regalo e lo apre dove all'interno ci trova un orologio <grazie> si alza e lo abbraccia

<Mamma e papà arriveranno con la torta e le pizze>avvisa Michael e loro annuiscono poi si gira dalla mia parte e mi sorride

<Voi due come vi conoscete?>domanda Jake sorpreso visto che Micheal mi ha sorriso. Il silenzio cala nella stanza e nessuno dei tre sa cosa dire, e ora cosa dico?! Sentiamo la porta d'entrata che si apre ed entrano i miei genitori con la torta e le pizze, salvati per un pelo <voi tre non me la raccontate giusta> ci indica. Ci alziamo da terra mentre io appoggio la chitarra sul divano. Justin, Martina, Jake, Blake, Rosa e Lilith vanno in cucina ma io, Damond, Josh, Alex e Micheal restiamo di qua

<Sappiamo tutto di Daisy>dice Josh

<Cosa vuoi dire?>domanda non capendo Damond

<Sappiamo che voi siete fratelli e i segreti di Daisy>dice sussurrando

<Come fate a conoscervi?>ci domanda perplesso

<Sono stato anche io in comunità e ci vivo tutt'ora>dice Josh

<Quindi...>dice Damond sospetto

<Mia madre è morta> dice guardandolo <ecco perché ci conosciamo, eravamo in comunità insieme> parla. Nostra madre ci raggiunge

<Ragazzi muovetevi che se no la pizza si raffredda>avvisa mia madre e mentre gli altri si dirigono in cucina, io e mamma restiamo qui <oggi hai fatto l'iniezione?> domanda, abbasso la testa e nego. Mia madre si avvicina e mi appoggia le mani sulle spalle costringendomi a guardarla. Mi guarda con quei occhi che solo una madre guarda i suoi figli, mi sta dicendo tutto quello che vuole trasmettere <dai vai a prenderla che te la faccio> dice andando in cucina dai ragazzi. Prendo la chitarra e salgo al piano di sopra, appoggio la chitarra al muro e prendo la siringa. Raggiungo la cucina ma appena entro le voci si fermano, perché si è fermato tutto? non sono mica un mostro

<Cosa è quella roba lì?>domanda Justin indicando la puntura

<Nulla>sussurro avvicinandomi a mia madre, gli passo la puntura e me la fa. Con la coda dell'occhio noto Blake guardarmi, ma appena incontro il suo sguardo guarda da un'altra parte. Davvero strano...

- COMPLETATO- You Changed My LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora