Capitolo 20: Babysitter

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Sono quasi le due e trenta, e io e mia madre siamo in macchina verso la casa di Blake. All'uscita da scuola gli ho dato il mio numero così poteva chiamarmi se ci fossero stati imprevisti. Appena tornata a casa mi ero accorta che su WhatsApp c'era un nuovo gruppo "amici pazzi" appena Damond se ne è accorto che ero stata inserita, è corso fino in camera mia a chiedermi scusa solo perché si era dimenticato di chiedermi il mio numero.

<Scendi anche te con me>dico per la troppa vergogna, odio essere così ma che ci posso fare alla fine?

<Ti vergogni?>mi domanda mentre guarda la strada

<Si...>dico sussurrando

<Tranquilla scendo anche io con te>dice tranquillizzandomi. Arriviamo davanti a casa sua giusto in tempo. Parcheggia la macchina e scendiamo, suoniamo al campanello dove poco dopo ci viene ad aprire una signora sui 40'anni

<Amica mia!>dice correndo verso di noi, mia madre fa lo stesso, si abbracciano e iniziano ad urlare, io intanto sono qui davanti al cancellino che le fisso stupita. Non sapevo che si conoscevano, ma io non so mai niente?! Le due si staccano e poi si girano verso di me

<E lei chi è?>domanda la signora

<Mia figlia, Daisy>dice mia madre presentandomi

<Quella che mi avevi detto per telefono?>domanda per capire se a indovinato

<Sì proprio lei>dice mia madre. Una folata di vento mi fa stringere nel cappotto rosa che ho su, e la signora, notando il mio gesto ci fa accomodare dentro al caldo. La casa è davvero carina e accogliente, ha due piani ed è tutta fatta di legno. Sapete le casette che ci sono in montagna? Ecco proprio loro; in salotto troviamo un signore sui 40'anni che quando ci vede ci saluta, io in tutto questo non ho ancora aperto bocca se non per dire un ciao sussurrato

<tu devi essere Daisy>dice il signore avvicinandosi a me

<si è proprio lei>dice mia madre

<io sono James il padre di Blake e lei è mia moglie Elisabeth, nostro figlio ci ha parlato molto di te>dice il padre di Blake. E ora che devo dire?! non mi sono preparata una risposta così all'improvviso

<salve...>dico sussurrando per la troppa vergogna

<padre lasciala stare>dice una voce molto famigliare, la voce viene dalla cima delle scale, mi giro da quella parte e vedo Blake che ci fissa, sta indossando un maglione bianco con dei jeans blu scuro. Scende dalle scale e ci raggiunge

<comunque noi dobbiamo andare ci vediamo sta sera Blake>dice la madre prendendo il cappotto che c'è appeso al muro insieme al marito

<ci vediamo Daisy>dice mia madre uscendo con i genitori di Blake

<mia sorella è in camera mia, se mi segui te la faccio conoscere>dice iniziando a camminare su per le scale e lo stesso faccio io. Arriviamo in camera sua e trovo una piccola bambina che sta giocando con le sue bambole

<quanti anni ha?>domando sussurrando

<ne ha uno e mezzo>dice Blake. Continuo a guardarla e penso se mio fratello non fosse morto come sarebbe <Grace> la richiama Blake. La bambina gira lo sguardo su di noi e si sofferma su di me <Grace lei è una mia amica si chiama Daisy> dice Blake. io sorrido a Grace, entriamo nella stanza e poso la mia chitarra e il mio zaino sul letto

<anche lei chitarra>dice Grace con una vocina melodiosa, già la adoro

<si, anche lei suona la chitarra>dice Blake prendendo la bambina in braccio e sedendosi sul suo letto, slaccio la mia giacca e la appoggio sul letto insieme alle altre mie cose <allora vuoi fare prima musica o i compiti?> mi domanda Blake

- COMPLETATO- You Changed My LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora