Capitolo 15

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Isabelle' Pov

Mi sveglio completamente stordita su una superficie dura e ruvida.

Strabuzzo gli occhi cercando di mettere a fuoco ció che c'é attorno a me.

Riesco a distinguere un pannello di vetro piuttosto spesso da cui filtra l'accecante luce del sole mattutino.

Ma dove diavolo sono finita?

Di colpo il panico mi prende alla sprovvista e scatto a sedere violentemente battendo la testa sul tettuccio di una macchina.

Mi massaggio il capo, con una smorfia di dolore e sposto il mio sguardo sul sedile del guidatore.

Luke é tranquillamente seduto alla guida dell'auto, un paio di occhiali da sole calcati sugli occhi, le mani che battono a tempo una canzone dei Nirvana sul volante.

Mi stropiccio incredula le palpebre e lo osservo scioccata.

Lui mi lancia un'occhiata per poi girarsi completamente verso di me, un sorriso soddisfatto stampato in volto.

"Luke, dove siamo? Perchè ho dormito in una macchina?".

Domando con voce ancora impastata dal sonno.

"Oh, niente di particolare. Ti ho caricato stamattina presto, dormivi come un angioletto, e adesso siamo in viaggio verso la baia di Sidney".

Annuncia con voce squillante.

Emetto un verso di frustrazione e spengo la radio irritata.

"Cosa?".

Scatto quando mi guarda perplesso.

"Niente, bastava dirlo e cambiavo canzone".

Ribatte lui pacato.

"Non si tratta della canzone".

Mormoro esausta.

Mi chiedo quali problemi mentali lo affliggono.

"Comunque metti Counting stars degli One Republic".

Aggiungo colta da un'improvviso lampo di genio.

"Ti piace quella canzone?".

Chiede lui armeggiando con la radio.

"È la mia preferita".

Rispondo canticchiando il ritornello.

Lui fa spallucce e torna a concentrarsi sulla guida.

"Perché mi stai portando alla baia di Sidney, Luke? Pensavo di essere stata chiara".

Dico acida, non ho intenzione di concedergli un'altra opportunità.

Lo vedo rabbuiarsi un attimo per poi riprendersi e puntare i suoi occhi di ghiaccio nei miei.

Sostengo il suo sguardo fino a che non scoppia a ridere.

"Scusa, è che hai una faccia davvero...".

Si asciuga gli occhi per poi tornare serio, poggiare una mano sulla mia coscia e stringerla leggermente.

Stringo gli occhi e faccio finta che quel contatto non mi abbia provocato niente.

"Izzy, dovresti rilassarti. Non ci sarà nessuno in questo periodo, e comunque ti chiedo una possibilità. Solo una".

Scandisce lentamente le parole, un sorriso sbilenco stampato in faccia.

Scuoto la testa divertita e appoggio la guancia sul vetro umido del finestrino.

Before you|| Luke Hemmings||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora