Seventeen

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Seventeen

-Tutto bene?-gli domando

-Ora sì, vieni con me-mi dice portandomi dentro, dove noto c'è un tavolo apparecchiato per noi 2.

-Non dire niente! Ho ordinato le pizze da asporto e ho apparecchiato con le cose che ho trovato qui in giro-dice scoppiando a ridere ed io lo seguo

-Come mai siamo qui?

-T'ho portata qui per goderci questi ultimi giorni di tranquillità prima di Sanremo, prima dell'uscita dell'album, prima del tour, prima di tutto ciò e soprattutto per stare insieme.

-Solo al pensiero che ti devo seguire in giro per l'Italia mi viene l'ansia, come farò a sopportarti?!

-In questo puoi chiedere aiuto a Adriano, lui mi sopporta da troppi anni-dice ridendo, facendomi rendere conto di quanto il suo legame con Adriano è proprio un rapporto di fratellanza, che va oltre il legame di sangue.

-Vieni fuori con me-mi dice prendendomi per mano e uscendo fuori di casa, facciamo il giro dell'immenso giardino che c'è e vedo Spugna correrci incontro felice, prima quando siamo arrivati sicuramente stava giocando e non si è accorto del nostro arrivo, mi salta subito addosso facendomi cadere per terra e iniziando a leccarmi la faccia, scoppio a ridere e con qualche difficoltà riesco a mettermi seduta per coccolarlo meglio, mi volto cercando Niccolò ma non lo trovo più al mio fianco, finché non lo vedo sbucare da dentro casa

-Tu che ci fai seduta per terra?

-Spugna mi si è fiondato addosso facendomi cadere, voleva giocare con me

-Non ti sei fatta male spero

-Tranquillo, tutto apposto. Tu dov'eri finito?

-Sono arrivate le pizze, non so tu, ma io avrei fame. Che ne dici se entriamo?

-Che novità, Niccolò Moriconi che ha fame, non c'è lo saremmo mai aspettati, vero tesoro?-dico parlando con Spugna, che abbaia concordando con me. Mi alzo da terra e inizio a camminare, ma Niccolò mi ferma, ingelosito dal nomignolo con cui ho chiamato il suo cane

-Come hai chiamato prima Spugna?

-Tesoro perché? Sei geloso del tuo cane?

-Sì, sono geloso, non solo del mio cane, e di chiunque ti si avvicini o ti guardi troppo, come Mr Bean dell'agenzia immobiliare. Ho la costante paura che qualcuno di migliore ti possa portare via da me, che qualcuno con la vita più stabile e normale ti possa allontanare, che mi possano portare via la mia felicità

-Nì, non dirlo neanche per scherzo, non esiste nessuno meglio di te, tu per me sei solo Niccolò, non sei Ultimo il cantante che sta spopolando, ne abbiamo già parlato. Se ho deciso di frequentarti e vedere come va è perché sento la necessità di stare con te, perché mi rendi felice, mi fai sentire semplicemente una ragazza di 22 anni. Giurami che non penserai più cose del genere-gli dico abbracciandolo, da quando ci frequentiamo capita spesso che fa emergere queste sue insicurezze dovute anche al suo passato, ma a meno che non sia lui ad allontanarmi, io non ho alcuna intenzione di lasciarlo solo, perché con lui riesco a sentirmi meno sbagliata, riesco a non pensare ai miei errori, alle mie responsabilità, a tutti i segreti della "mia famiglia", riesco solo a godermi ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo che passo con lui, cercando di imprimerlo nella mia mente in modo che quando saremo distanti, mi basterà ascoltare la sua musica e ricordare questi giorni per sentirmi meno sola.

-Andiamo a mangiare?- domando allontanandomi da lui, per vederlo sorridermi e annuire, per poi entrare dentro a cenare. Per tutta la cena non abbiamo più toccato il discorso di prima, ma ci siamo concentrati e impegnati a fare li stupidi lanciandoci il cibo addosso, facendoci le smorfie, insomma siamo regrediti all'età di 4/5 anni, ma va bene così, adoro questo senso di spensieratezza, soprattutto vederlo ritornare a ridere e sorridere dopo ciò che ha detto prima è ancora più bello, finiamo di cenare e mi offro di riordinare il disordine che abbiamo creato cenando, mentre lui va fuori a fumarsi una sigaretta, dopo qualche minuto lo raggiungo e lo trovo a giocare con Spugna, sembrano due bambini piccoli, soprattutto Niccolò quando è con lui sembra ritornare bambino, ecco in questo momento vedo il Peter Pan che è in lui uscire fuori, continuo a guardarli giocare e li faccio un video per poi pubblicarlo sulle Instagram stories solo per gli amici più stretti, taggandolo, appoggio il telefono sul tavolino dove ci sono le sigarette e il telefono di Niccolò e mi avvicino a loro

Amati Sempre//Ultimo #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora