Thirty-six

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Thirty-six

Milano-08 Maggio

Avete presente quella sensazione di appartenenza ad un luogo? Ecco, è esattamente quello che ho provato quando abbiamo rimesso piede in questo albergo. Qui dove tutto è iniziato per me e Niccolò, dove abbiamo deciso di frequentarci seriamente, di essere sinceri l'uno con l'altra e di supportarci e sopportarci a vicenda. Entrambi a distanza di quasi 5 mesi da allora, stentiamo a credere dove siamo arrivati insieme e come il nostro rapporto si sia evoluto, non mi sarei mai aspettata di andare a convivere e di partecipare a tutto il tour come fotografa della Honiro al fianco del mitico Lorenzo Piermattei.

Prendiamo possesso delle camera e combinazione è la stessa dove alloggiavo io in quel periodo, non so se sia stata un'idea di Niccolò oppure una semplice combinazione, fatto sta che entrambi viviamo un deja-vu. In questa camera rivedo noi ai primi baci, alle prime carezze, alla prima notte che abbiamo dormito insieme, agli scherzi, ai miei pianti per la sua mancanza e per la mia paura di stare troppo bene con una persona dell'altro sesso, in particolare con Niccolò, che gira l'Italia in lungo in largo, con una scia di ragazze disposte a tutto pur di averlo o di vederlo.

Mi ridesto dai miei pensieri nel momento in cui lo sento abbracciarmi da dietro e appoggiare la sua testa sulla mia spalla.

-Stai bene? Il destino ci ha fatto ritornare dove tutto è iniziato-dice premuroso come a suo solito quando mi perdo nei miei pensieri

-Tu stai bene? Ricordo perfettamente i giorni trascorsi qui dentro, sia con te, che prima del tuo arrivo-rispondo di rimando, è vero, ricordo tutte le lacrime che ho versato, a quanto ho lottato contro me stessa per non rispondere ai suoi messaggi o per non correre in aeroporto e tornare da lui per poterlo stringere e inspirare il suo profumo.

Mi volto verso di lui e faccio quello che avrei voluto fare ogni volta che volevo ritornare indietro da lui, ma che ora è la normalità, ovvero lo stringo a me, come se avessi paura di perderlo da un momento all'altro, facendo riaffiorare questi ricordi così dolorosi, i miei occhi si riempiono di lacrime, che non riesco a controllare e vanno a bagnare la maglietta di Niccolò.

-Ehi, ehi, bimba che ti succede?-domanda preoccupato, prendendo il mio volto tra le sue mani, asciugandomi le lacrime

-Niente Nic, niente è che questa stanza contiene dei segreti, che mi fanno star male nel ricordarli, soprattutto mi fanno sentire na merda per averti lasciato da un giorno all'altro, senza una spiegazione-dico tra i singhiozzi

-Aura, guardami, ti prego. Quello che è successo ci è servito a capire che lontani, già 5 mesi fa, non riuscivano a starci e soprattutto a farmi trovare il coraggio di chiederti di frequentarci seriamente, perché ero interessato a te dal primo istante che ti ho vista.-dice stringendomi a lui, mentre mi accarezza i capelli nel tentativo di farmi calmare e placare i miei spasmi dovuti alle lacrime.

Prima di oggi avevo seppellito dentro di me il ricordo di quei giorni senza di lui, alle lacrime versate, alle uscite in completa solitudine, persa nei miei pensieri, completamente struccata, col cappuccio calato il più possibile sul viso, fino a che non ho deciso di chiedere aiuto ad una amica che studia psicologia qui a Milano, le ho raccontato tutto omettendo che il ragazzo fosse Niccolò e le sue parole mi sono state utili, soprattutto nel mettermi a nudo con quello che poi dopo 2 mesi sarebbe diventato il mio ragazzo.

Di tutto ciò Niccolò non sa nulla e non ho intenzione di dirglielo perché voglio evitare di riaprire ferite ormai chiuse e non voglio assolutamente demoralizzarlo prima del concerto, ci separiamo da quell'abbraccio perché Niccolò corre verso la sua valigia per prendere qualcosa sotto il mio sguardo confuso.

Amati Sempre//Ultimo #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora