Twenty-seven
Alcune volte si ha la presunzione di bastarsi da soli, di non avere bisogno di nessuno al proprio al fianco, questo era il mio pensiero prima di conoscere Niccolò, causate anche dalle mie esperienze passate che mi avevano resa a volte cinica e sfiduciata nei confronti dell'altro sesso, ma se da un lato dico per colpa di quelle relazioni, dall'altro dico grazie a quelle relazioni, oggi posso vivere una storia d'amore in maniera seria e matura basata sulla fiducia reciproca e sullo stare bene insieme. Non sono mai stata una ragazza da una botta e via, anzi, molto spesso mi credevo sbagliata a non volermi "concedere" con molta facilità,soprattutto vedendo mie coetanee che cambiavano ragazzo come fossero degli slip, poi col tempo ho capito che non ero e non sono io ad essere sbagliata, ma loro, l'ho capito dopo aver versato parecchie lacrime soprattutto dopo la mia prima volta con il mio ex, non è stato bellissimo come raccontano tutte, anzi, è stato qualcosa di talmente rivoltante da farmi tornare a casa in lacrime e non di gioia, ma di schifo, di tristezza, perché diciamoci la verità, un po' tutte speriamo che la nostra prima volta sia idilliaca come raccontano nei libri o nei film. Per fortuna le cose sono cambiate grazie a Niccolò, che non mi ha mai forzata in alcun modo a fare niente che io non volessi, ed è proprio per questo che ad oggi non riuscirei ad immaginare la vita senza di lui al mio fianco, anche se alcune volte mi fa venir voglia di ucciderlo, ma poi mi ricordo il perché ci sto insieme e cioè che mi rende felice e mi fa stare bene. Adesso è qui al mio fianco che dorme come un'angioletto, questo è l'unico momento della giornata in cui non si lamenta, o crede di avere qualche malattia immaginaria, la nostra storia alterna momenti di puro romanticismo a momenti di puro delirio, come ieri sera durante la cena in pizzeria, era quasi del tutto convinto che l'insetto che ha scacciato nel pomeriggio in villa, lo avesse sfiorato lasciandoli del veleno sulla pelle, cosa praticamente impossibile, perché l'insetto di cui lui parla era una semplicissima farfalla che lui preso dal panico non ha riconosciuto, fortunatamente sono riuscita a far rientrare l'emergenza senza disturbare nessuno dei suoi 3 dottori di fiducia, per poi passare al romanticismo sfrenato come quando non sapendo bene da dove iniziare è partito dalla preistoria per chiedermi se tra qualche tempo mi andrebbe di sposarlo, inizialmente avrei voluto dirgli di no perché stavo dando ascolto alla mia paura di non essere pronta o all'altezza di un passo del genere, per poi calmarmi e dargli la risposta "corretta" ovvero sì.
Durante questo weekend oltre a rilassarci vogliamo fare i turisti, molti non sanno che Ostia, oltre ad essere conosciuta per il mare ha anche una parte antica, come ogni città che si rispetti, essendo le 9:30 di mattina decido di svegliare Nicco altrimenti rimaniamo tutta la giornata in camera. Gli accarezzo i capelli, e lo chiamo dolcemente, dopo un po' apre gli occhi e anche appena svegli riescono a incatenarmi a lui, vedendomi così incantata a guardarlo, mi attira verso di lui prendendomi dalla felpa, facendomi ridere
-Lo sai che nun sopporto d'averte troppo distante-dice stringendomi tra le sue braccia
-Il mio posto nel mondo-dico sognante, e lo vedo sorridere perché sa perfettamente quanto è vero, quante volte mi rifugio tra le sue braccia quando sono preoccupata o triste o semplicemente ho bisogno di sentirlo più vicino a me, rimaniamo così abbracciati e in silenzio per qualche minuto, per poi alzarci e sbrigarci per andare a fare colazione e poi visitare Ostia.
Siamo fortunati poiché in questo fine settimana sono aperti dei luoghi che di solito, a causa dei vandali, sono chiusi, come per esempio Parco Pasolini e Tor San Michele. Il primo è un parco dedicato al mitico autore e regista Pasolini, mentre Tor San Michele è un'imponente torrione voluto dal pontefice Pio IV per controllare il mare ed i suoi naviganti. Progettata da Michelangelo, che morì prima di vederla terminata, la struttura fu portata a compimento, sotto il pontificato di Pio V, da Giovanni Lippi, un architetto del XVII secolo. Per oggi dobbiamo smettere di fare i turisti a causa del mal tempo, che ci ha scombussolato i piani, ma da un certo punto di vista, meglio così, perché io dopo pranzo ho iniziato a non sentirmi bene, sono stata assalita da una stanchezza improvvisa, nausea causata soprattutto dall'odore del caffè, è strano, non ho mai avuto problemi del genere lavorando in un bar e avendo l'odore del caffè costantemente sotto il naso. Forse, la causa di tutto è il troppo stress di quest'ultimo periodo, spero sia questo e che passi con un po' di riposo, a Niccolò non ho detto tutti i miei sintomi altrimenti, mi avrebbe portata in Pronto Soccorso, credendo avessi qualche malattia. Per tutto il pomeriggio a causa del mio malessere e del maltempo siamo rimasti in camera, nel letto, abbracciati a vedere la televisione, durante il pomeriggio abbiamo deciso che, se domattina il tempo sará clemente ed io starò bene andremo a visitare gli scavi di Ostia Antica che non abbiamo potuto visitare oggi. Ormai è ora di cena e il tempo sembra essersi stabilizzato, come anche il mio malessere che addirittura sembra essere sparito, decidiamo quindi di uscire a mangiare qualcosa, soprattutto perché il mio stomaco reclama cibo come non mai, sarà che a pranzo non ho mangiato molto. Vado in bagno per prepararmi e noto che anche il mio colorito è nettamente migliorato, quindi non servirá truccarmi il viso, mi faccio con al mio solito una riga di eyeliner, tanto mascara e una tinta labbra nude dello stesso colore delle mie labbra, esco dal bagno e trovo Niccolò già pronto seduto sul letto un po' preoccupato, infatti non appena mi vede uscire dal bagno si avvicina
-Te senti meglio? So preoccupato, nun t'ho mai vista sta' così male
-Sí Nicco, tranquillo, sto molto meglio. Sarà stato lo stress dovuto ai vari avvenimenti dell'ultimo periodo-dico cercando di essere il più convincente possibile, perché da buon ipocondriaco qual'è, sarebbe capace di videochiamare il suo dottore e farmi fare la diagnosi via telefono basandosi, su dei sintomi che possono benissimo far presagire, secondo Niccolò, una malattia rara e sconosciuta. Andiamo fuori a cena e tutto va a meraviglia, nessuna nausea, nessun senso di stanchezza, niente di niente, come già avevo presagito io, mi è bastato un po' di riposo e tutto è passato, anzi, sono tornata più rompipalle di prima, come ha detto Niccolò, quando gli ho proposto un giro tra i negozietti che stanno qui sul molo di Ostia, solo che me ne sono pentita quasi subito, volete sapere il perché? Niccolò, come fece a Milano, vorrebbe prendermi ogni cosa per cui mostro interesse, peccato che questa volta casca male, perché non ho trovato niente che valesse la pena prendere, mi sembravano tutte cose superficiali, inutili, quando alla fine l'unica che volevo era già mai e mi abbracciava per riscaldarmi e per sentirmi più vicina. Infreddoliti, torniamo in albergo, e tutte le buone intenzioni di farci il bagno assieme svaniscono nell'istante in cui tocchiamo il letto, perché facciamo solo in tempo a lavarci e cambiarci che Morfeo ci prende tra le sue braccia. Durante la notte, ho fatto parecchi sogni strani, io con un bimbo in braccio, ma che di punto in bianco mi toglievano, insomma sogni del genere che mi hanno turbata parecchio, facendomi pensare che fosse successo qualcosa a mia nipote. Non appena suona la sveglia, mando un messaggio a mio fratello per chiedergli della bimba, come ogni giorno quando sono lontana, ma questa volta ho paura di ricevere una brutta notizia, per fortuna a distrarmi c'è Niccolò che senza che io parli, mi capisce al volo, non sa bene cosa abbia, ma ha capito c'entra la mia famiglia, per non farlo agitare gli racconto il sogno
-Amò, quante volte te devo dí che devi sta tranquilla?! Fidate de me, a piccoletta nostra sta bene, so sogni che se fanno, nun te fasciá la testa!-dice facendomi sentire quasi scema per la mia eccessiva preoccupazione, per fortuna con qualche suo bacio tutto torna apposto, in men che non si dica ci prepariamo e andiamo a visitare questi bellissimi scavi di Ostia Antica, le foto non rendono giustizia a queste meraviglie, dal vivo sono molto più belli, durante tutta la visita Niccolò non ha perso occasione per prendermi in giro, visto che quando si parla d'Arte, io sembro una bambina in un negozio di caramelle, ma nonostante queste battutine, entrambi siamo rimasti stupiti di quanta storia abbiamo Ostia che è famosa, forse, solamente per il mare. Per pranzo decidiamo di mangiare qualcosa di veloce per poi andare un po' in spiaggia, e goderci le ultime ore qui prima del ritorno a Roma e della mia partenza. Rimaniamo in spiaggia fino al tramonto dove riesco a scattare una foto con l'utilizzo della modalità panoramica del telefono, per poi postarla nelle stories.
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Amati Sempre//Ultimo #Wattys2019
FanficPossono delle vacanze natalizie diverse dal solito, cambiarti la vita radicalmente? Riuscirà Niccolò ad abbattere i muri che si è creata Aura? Cosa può succedere tra due coetanei, che credono di aver chiuso con l'Amore?