Thirty

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Thirty

Siamo stabilmente a Roma da una settimana, ed è volata in fretta come sempre d'altronde, mi sono divisa tra lo studio di Sofia e la Honiro, perché c'era da fare un set fotografico a Niccolò in cui si veda il nuovo tatuaggio, essendo una traccia del nuovo album. È stata la prima volta che ho potuto lavorare con Lorenzo ed entrambi ci siamo divertiti nello scattare, soprattutto perché Niccolò non la smetteva di muoversi e ad un certo punto sono stata costretta a intervenire minacciandolo di non potermi toccare neanche per un bacio per un mese, solo così è stato fermo nella posa in cui li dicevano. Le foto sono fantastiche, soprattutto perché abbiamo deciso in post produzione di farle in bianco e nero, per richiamare le foto già presenti nell'album, con Sofia invece stiamo lavorando con delle influencer di Instagram e per un momento ho temuto di dover avere a che fare con la ex di Nic, ma fortunatamente fa parte di un'altra agenzia, non avrei sopporto di doverci lavorare insieme, già devo averci a che fare per Spugna, mi basta così, vorrei ridurre al minimo indispensabile i contatti con lei. A parte tutto adesso sto andando a prendere Niccolò dalla Honiro per raggiungere gli altri al bar di Valerio, stasera passiamo la serata con loro, da quanto ho capito ci saranno anche Priscilla e Giulia, rispettivamente le fidanzate di Cocco e Tiziano. Arrivo e trovo parcheggio poco più avanti l'entrata della Honiro, scendo e chiudo la macchina, ed entro in Honiro dove trovo Riccardo, Domenico e Lorenzo a sfottere Niccolò, dicendogli che da quando sta con me arriva sempre sorridente e rilassato, per non farli continuare
-Buonasera ragazzi-dico entrando e andando a salutare immediatamente Nic con un veloce bacio, per poi salutare gli altri tre
-Aura, non ti abbiamo sentita entrare-dice Riccardo
-Lo so
-Hai sentito tutto?!-dice Domenico vergognandosi ed io annuisco solamente
-Tranquilli tutti facciamo il "nostro dovere" una volta chiusa la porta di casa. Se avete finito noi andremmo-dico guardando Niccoló che cerca di trattenersi dallo scoppiare a ridere
-Certo, ci vediamo domani ragazzi-dice Domenico, mentre Niccolò recupera la giacca, usciamo ed entrambi scoppiamo a ridere, mi inizio a dirigermi verso la macchina, ma Nic mi prende per il polso bloccandomi, facendo aderire il suo corpo al mio
-Ndo credi de anná?! Nun se saluta come se deve ar fidanzato tuo?-dice lasciando qualche bacio sul collo, questa vicinanza, questi suoi baci, questo non esserci potuti toccare a causa di quel periodo del mese, non giovano molto alla mia sanità mentale. Mi giro verso di lui e mettendogli le braccia dietro il collo, lo saluto come si deve e se non fosse che abbiamo appuntamento al bar, saremmo andati direttamente a casa, arriviamo alla macchina e gli lancio le chiavi perché è andato sparato dal lato del guidatore come ogni volta, entro ridendo per come certe cose sono diventate la normalità ormai, ad esempio il fatto che quando lo vengo a prendere dalla Honiro o da qualsiasi altra parte deve guidare lui
-Che te ridi?-domanda fingendo di non aver capito
-Ormai è in automatico che al ritorno debba guidare tu
-Ovvio-dice per poi mettere in moto.
Durante il tragitto verso il bar, ci raccontiamo la nostra giornata e istintivamente Nic posa la mano destra sulla mia gamba ed io poggio la mia mano sulla sua e vedo le fedine che ci siamo regalati, ancora non sono abituata, così decido di scattare una foto e pubblicarla su Instagram

Durante il tragitto verso il bar, ci raccontiamo la nostra giornata e istintivamente Nic posa la mano destra sulla mia gamba ed io poggio la mia mano sulla sua e vedo le fedine che ci siamo regalati, ancora non sono abituata, così decido di scatta...

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