Twenty-five

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Twenty-five

I giorni passano velocemente tra lavoro e Niccolò, devo rimanere a Roma ancora per qualche giorno, per poi tornare giù per decidere il da farsi. Andando via dal tabacchino e dal bar inevitabilmente lascerei nei guai mio fratello e mia zia che non avrebbero il tempo materiale per trovare chi mi possa sostituire e così in questi giorni abbiamo collaudato un piano con Niccolò, ovvero preannunciarli che sarei dovuta rimanere a Roma per poi aiutarli a trovare le sostitute, visto che la prossima settimana torno giù.
Ma in tutto questo casino che abbiamo messo sú, Niccolò vuole che rimanga a vivere con lui, non solo perché gliel'ho promesso, ma anche perché la lontananza ci distrugge, ne abbiamo avuto dimostrazione fin dall’inizio della nostra “storia”, la lontananza ci rende più deboli, paranoici e soprattutto ci mette di malumore, impedendoci di pensare lucidamente e di lavorare decentemente. Come ha detto qualche giorno fa Sofia, insieme riusciamo a fare cose impensabili e non si riferiva solamente alla mia decisione di lavorare per lei fino all’inizio del tour, ma anche a me e Niccolò come coppia, ha capito che le nostre intenzioni sono serie e che non stiamo vivendo la nostra relazione come due ragazzini, ma come due adulti che pensano ad un futuro insieme. 
Un altro tassello importante di questa nostra follia sono le nostre famiglia ed in particolare quella di Niccolò, spesso e volentieri la sera ci fermiamo a cena a casa di Anna, visto che si è offerta di tenere Spugna, mentre noi siamo a lavoro, ormai sia lei che Sandro, come anche i fratelli di Niccolò mi trattano come se io e Nic stessimo insieme da una vita. Di fatti ieri sera mentre cenavamo a casa di Anna, Nicco ha “annunciato” che oggi sarebbe andato dal tatuatore per farsi un nuovo tatuaggio, più precisamente si sarebbe tatuato sul collo “Fateme cantà”, Anna ha provato a farlo ragionare sul posto scelto per tatuarsi, spiegandogli che se il tatuatore sbaglia potrebbe fargli schizzare la vena, ovviamente Niccolò non ha voluto sentire ragioni, anzi rideva come un matto. E’ stata una scenetta esilarante, che immancabilmente Niccolò ha ripreso di nascosto per mettere sulle sue stories, una volta andati via da Anna, anch’io mi sono detta preoccupata del posto scelto per il tatuaggio, ma mi ha detto di stare tranquilla e ne ho approfittato per dirgli che anch’io vorrei fare un nuovo tatuaggio, in realtà devo aggiungere solamente una cosa ad uno già esistente, e nel mentre controllo che vada tutto per il meglio.
Ed eccoci qui, in attesa del nostro turno nello studio di questo ragazzo che fa lavori straordinari, è da ieri che Nic mi continua a chiedere cosa devo farmi, ma continuo a dirgli che non glielo dirò finché non sarà fatto, non è nulla di chissà quanto misterioso, devo semplicemente aggiungere al tatuaggio a lui dedicato sulle costole, una data che non dimenticherò mai, ovvero il 14 Febbraio 2019, quando siamo diventati un vero e proprio noi. Veniamo chiamati e separati, io in una stanza e lui in altra, spiego al tatuatore cosa voglio farmi e mi fa scegliere tra le varie possibilità di scritta, ma rimango incantata dalla versione in numeri romani, mi stendo sul lettino e dopo aver preparato tutto e avermi fatto vedere se la posizione andava bene, inizia a procedere. Non ricordavo che fosse così doloroso sulle costole, sarà che è passato un anno, ma ne è valsa la pena, soprattutto perché il risultato finale è favoloso, pago entrambi i tatuaggi e raggiungo Niccolò che cerca di non far trasparire il suo dolore, mi siedo affianco a lui e gli prendo una mano come per dargli forza, in alcuni momenti stringe la mia mano quando proprio il dolore diventava insopportabile. Dopo un po’ finalmente finisce anche lui e nessuna vena è schizzata, infatti raccontiamo della preoccupazione di Anna e decide di postare una foto mentre gli faceva il tatuaggio, mettendo come didascalia parte della frase che diceva ieri Anna, adesso ci ridiamo su, ma anche Niccolò aveva paura, nonostante non lo ammetterà mai. Mentre usciamo Niccolò si lamenta della mia decisione di pagare io entrambi i tatuaggi, era il minimo che potessi fare visto che ogni volta che usciamo paga lui, ci sta che dev’essere l’uomo a pagare però, oggi voglio essere io a fare un regalo a lui
-Nicco, tu fai tanto per me, pagarti un tatuaggio è il minimo che possa fare per te. Quindi basta lamentarsi, abbracciami e sta' zitto-dico puntandogli il dito contro come per minacciarlo, vedendo che non gli do possibilità di replica, asseconda la mia voglia di essere abbracciata da lui, tenendomi stretta a sé
-Questa volta sono io a doverti dire grazie allora-dice per poi lasciarmi un bacio dietro l’orecchio, facendomi rabbrividire senza sciogliere il nostro abbraccio. Dopo un po’ ci stacchiamo e andiamo a recuperare la macchina per andare a fare un salto in Honiro, perché Jacopo mi deve aggiornare per un photoshoot con protagonista Niccolò, fatto ovviamente con Lorenzo. Dopo tante insistenze da parte di Niccolò gli faccio vedere la foto del mio tatuaggio
-Ma…tu sei tutta matta! Sai che è per sempre, vero?-dice cercando di non far trasparire l’emozione.
-E chi ha mai detto il contrario?
Insieme abbiamo deciso che faremo in modo che sia per sempre e per ora lo è sulla mia pelle
-Te l’ho già detto che ti amo?
-Mille volte, ma è come se fosse la prima-dico stringendo la sua mano sul cambio.
Arriviamo alla Honiro e Niccolò non mi perde d’occhio un secondo anche mentre parlo con Cassio che litiga con una maglietta che non riesce a far entrare nella busta della spedizione perché piegata male a causa del suo nervosismo dovuto ad una litigata con la sua Federica, purtroppo lei non abita a Roma ma a Bracciano, un paesino che dista un’oretta da qui, e vedersi non è semplice soprattutto perché lei frequenta il quarto superiore e lo studio le occupa la maggior parte del tempo. Il motivo della lite è questa distanza benedetta, li capisco perfettamente perché anche per me e Niccolò è difficile però con un po’ di buona volontà e organizzazione tutto è possibile, ma con la scuola di Fede non è facile, mentre parliamo aiuto Adriano a fare qualche pacco e lo vedo più calmo, anche se penso avrebbe bisogno di parlare con il suo migliore amico
-Adri, finisco io qui, tu vai a fumare con Niccolò
-No, ma sei impazzita?!
-Cassio, non si discute, fila!
-Moricò, che aspetti a metterje n’anello ar dito?!-dice uscendo con l’amico non permettendomi di sentire la risposta di Niccolò, finisco gli ultimi pacchi e poi mando un messaggio a Federica chiedendole, non appena può di chiamarmi, ho avuto un’idea ma avrò bisogno dell’aiuto del mio ragazzo per metterla in atto e so perfettamente che non si tirerà indietro.
Mentre i due ragazzi sono fuori, Lorenzo e Jacopo mi dicono che tra un paio di settimane, giusto il tempo di far guarire meglio il tatuaggio di Niccolò, dobbiamo fare delle ulteriori foto per l’album, gli avverto che non sono dolce quando si tratta di lavoro e che se c’è né bisogno esco gli artigli, solitamente quando dico una frase del genere la gente mi guarda male, strabuzzando gli occhi, invece loro ne sembrano felici, soprattutto Jacopo che mi avverte che avere a che fare con Niccolò versione modello non è semplice, perché non sta mai fermo e vuole fare solo le facce strane, quando sto per rispondere vengo bloccata da due braccia che mi stringono che riconoscerei ad occhi chiusi
-Di che parlate?-domanda
-Di come sei bravo quando facciamo le foto-risponde Lorenzo ridendo
-Spiritoso! Amò non dargli ascolto, con te sarò un modello provetto.
-Ti conviene perché altrimenti non sarò molto accondiscendente nonostante sei il mio ragazzo, sappilo!
-E mo so cazzi tua Nic! Se avete altro da fare potete andare, oggi siete liberi, lo sapete-dice Jacopo per poi andare via seguito da Lorenzo, recupero la borsa che avevo abbandonato su una sedia e dopo aver salutato Adriano e gli altri andiamo via.
-Che t’ha raccontato Adriano prima?-mi domanda preoccupato nel vedere il suo amico innervosito
-Te lo racconto solo se andiamo a mangiare, sto morendo di fame
-Subito! Ti porto in un ristorante qui vicino, dove si mangia divinamente. La macchina possiamo lasciarla qui-mi dice per poi mettere un braccio sulle mie spalle e facendo intrecciare le nostre mani, durante il breve tragitto inizio a raccontargli della situazione di Adriano e Federica per poi continuare davanti ad una porzione super abbondante di carbonara. Anche Niccolò crede che debbano andarsi incontro, magari alternando i fine settimana, per Adriano è più semplice raggiungere Federica, non avendo orari molto rigidi di lavoro ed avendo una macchina, mentre lei deve farsi un’ora di treno e portarsi lo studio insieme, perché per quanto possa portarsi avanti con i compiti alcune cose vanno riviste all’ultimo minuto.
-Ho avuto un’idea, ma ho bisogno del tuo aiuto-dico di punto in bianco
-Qualunque cosa, spara
-Che ne dici se questo fine settimana facciamo andare Adri e Fede in villa a loro insaputa? Mi spiego: tu devi dire ad Adri di passarlo insieme in villa e lo stesso dirò io a Fede ma in realtà noi due staremo a casa e loro in villa, che ne dici?
-Che te devo dí?! Che sei ‘ngenio amore mio! Me devo sbrigá a bloccarte c’ha ragione Cassio
-Che?!
-Niente amò, tranquilla-dice cercando di nascondermi qualche pensiero folle che gli sta balenando in testa.
Il resto della giornata lo trascorriamo separati perché devo fare delle prove con Sofia, roba di un paio d’ore e ne approfitto per chiederle se fosse ancora convinta di chiedere a suo marito di provare ad avere un bambino, è vero che sono sposati da poco però stanno insieme dai tempi del liceo e lei vorrebbe tanto avere un figlio
-E tu ci pensi mai ad un bimbo tuo e di Niccolò-mi domanda maliziosa
-Per il momento vorremmo evitare, perché stiamo insieme da poco, tra un po’ partiamo per il tour, e poi chi lo sa magari arriva all’improvviso e ci cambia tutti i piani
-Lo prendo come un sí. Secondo me entro Luglio tu mi dirai che Niccolò ti ha chiesto di sposarlo.
-Ma ti diverti così tanto a punzecchiarmi?!
-Da morire! Mi sei mancata così tanto-dice abbracciandomi. Il rapporto che avevo con Sofia da piccola era bellissimo, mi aiutava in ogni occasione, c’era sempre ed ora che siamo cresciute spero ritorni ad essere come un tempo. Finiamo di vedere le ultime cose e mi lascia andare da Niccolò che mi aspetta giù, non appena esco dal portone butta via la sigaretta per stringermi tra le sue braccia e lasciarmi un veloce bacio sulle labbra
-Ma…Spugna dov’è?!
-Per stanotte rimane da mia mamma, perché a casa c’è una sorpresa per te-mi dice, per poi dirigerci verso la macchina e andare a casa, nonostante durante il viaggio abbia chiesto qualche indizio sulla sorpresa, ma non mi ha detto nulla. Entriamo in casa e subito sento un profumo invitante di cibo sapientemente cucinato, infatti Niccolò mi porta in cucina dove c’è il tavolo apparecchiato per noi, sono felice ma allo stesso tempo confusa, non abbiamo nulla da festeggiare, credo
-Stasera mi sono affidato a Sofia per organizzare tutto questo, volevo farti una sorpresa con i fiocchi e darti un benvenuto come si deve a casa, visto che non ne abbiamo avuto modo. Non dire che non c’è n’era bisogno perché non è vero
-Visto che non posso dirlo, ti dico solo grazie anche se non basta-dico emozionata come non mai, nessuno aveva fatto una cosa del genere per me, con Niccolò è tutto nuovo e meraviglioso. Ceniamo ed è tutto buonissimo, mi sembra di essere in una favola di quelle che ci raccontano da piccole, e ci fanno sperare nel principe azzurro, io il mio l’ho trovato, non è azzurro, ma va più che bene. Finiamo di cenare e ripuliamo tutto, ci mettiamo sul divano dove medico il tatuaggio di Niccolò che fa storie come al solito, per poi guardare un film in televisione, almeno questa era l’intenzione, visto che con la scusa di volermi fare i grattini, mi ha fatto mettere la testa sulle sue gambe e invece di guardare il film, non faccio altro che guardare i suoi occhi che mi fanno innamorare di lui ogni giorno di più. Mi alzo dalle sue gambe per poterlo baciare in maniera normale, e immediatamente sento le sue mani sotto la felpa che mi accarezzano e mi attirano più vicino a lui, mi distacco dalle sue labbra e immediatamente mi prende per mano per andare in camera. Mi siedo sul letto e lui rimane in piedi davanti a me, per poi accarezzarmi il viso e baciarmi, io ne approfitto per privarlo della maglietta e per attirarlo verso di me, dopo poco siamo entrambi nudi che continuiamo a baciarci e in particolare entrambi stiamo dedicando particolari attenzioni ai nostri nuovi tatuaggi che sfioriamo e baciamo come per paura di farci male, non è la prima volta che facciamo l’amore, ma questa volta è diverso, non so ben dire cosa sia cambiato, o forse sì, siamo entrambi consapevoli di amarci a tal punto da rischiare tutto pur di stare insieme ed insieme lottare per il nostro per sempre.

Spazio dell'autrice:

Nuovoo capitolo

Ringrazio sempre tutti coloro che stanno votando, leggendo, aggiungendo la mia storia ai loro elenchi di lettura.
Grazie davvero!
Al prossimo capitolo ♡

Vi lascio il mio IG (@liliana.lapertosa)

Se vi va io e la mia socia Darkly99 abbiamo aperto una FanPage su Niccolò (@flywithmeultimo)

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