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Dov'era finito?
Alzai gli occhi al cielo non appena una goccia d'acqua mi cadde sul viso.
Io: Minho..

Non era da nessuna parte, avevo chiamato tutti. Sicuramente non era da mio fratello, non era il tipo.

Magari era tornato a casa ma Felix mi avrebbe chiamato.

Non avevo idea di dove andare, ma lo conoscevo veramente? Non avevo la più pallida idea di dove potesse essere.

Aish, stupido. Davvero ci metteva tutte le forze per farmi preoccupare. Tutto per una cosa stupida.

Non aveva altri posti dove andare e avevo avvertito tutti.

Andai verso casa e mi misi seduto davanti alla porta sopra uno scalino aspettandolo sotto la pioggia.

Niente ombrello, non lo aveva neanche lui ed era inutile andare in giro per la città.

Passarono i minuti che diventarono ore.

La porta si aprii e vidi Felix uscire con un ombrello con cui mi riparò.
Felix: magari sta aspettando che la pioggia cessi prima di tornare a casa, sarà andato a casa di qualcuno, non prenderti una polmonite per aspettarlo fuori la porta
Io: ho chiamato tutti
Felix: Minho è più maturo di te

Lo guardai alzandomi dallo scalino.
Felix: entra e lo aspetti dentro
Era sempre qua, pronto ad aiutarmi, in ogni caso.

Mi avvicinai al suo viso e Felix si girò entrando dentro casa dopo aver chiuso l'ombrello.
Felix: entri o vuoi l'ombrello?

Lo aveva fatto di proposito ad evitarmi.
Io: lo aspetto qua
Presi il suo ombrello aprendolo e mi rimisi seduto con l'ombrello pronto a ripararmi.
Felix: Jisung, non lo fare
Io: cosa?
Felix: non cercare di provare qualcosa per me, non lo fare proprio

Chiuse la porta e io sospirai. Cosa stavo combinando?
Continuai a guardare la strada davanti a me. Sicuramente era in qualche locale a mangiare e a bere da solo.

Io: aish, poteva almeno invitarmi
Più passavano i secondi e più mi sentivo vuoto.
Io: si è offeso per nulla, non gli ho detto niente di male
Stavo parlando da solo, non so se era un modo per autoconfortarmi oppure per far passare velocemente il tempo.

Poteva almeno portarsi il telefono, se gli fosse successo qualcosa come mi avrebbe avvisato?

Poi davano a me dell'infantile ma si stava comportando da teenager.

Doveva tornare presto, stavo uscendo davvero pazzo ed ero tremendamente preoccupato.

Mi alzai tenendo l'ombrello saldo, dovevo cercarlo, aveva bisogno di me.

Iniziai a camminare verso i locali che solitamente frequentava.

Andai al bar vicino casa come prima tappa ma niente, poi passai in sala giochi, a volte spendeva inutilmente il suo denaro qua dentro.

Passai ad alcuni locali, solitamente amava mangiare carne alla griglia e veniva in posti come questo.

Non c'era nessuna traccia, davvero quel ragazzo ce la stava mettendo tutta per farmi preoccupare.

Dove poteva essere? Avevo controllato gni singolo luogo che frequentava senza trovarlo.

Con questa pioggia non poteva di certo andare al parco o a farsi una passeggiata da qualche parte.

Ero bagnato anche se avevo l'ombrello sopra la mia testa, ero stanco e nervoso.

Sospirai, avevo anche fame.
Mi fermai in uno di quei posti dove vedevano carne, entrai dentro chiudendo l'ombrello e mi misi seduto sulla sedia ordinando qualcosa.

La gente mi fissava stranita, ero completamente bagnato con accanto il mio ombrello che gocciolava.

Fissai attorno a me sperando inutilmente che ci fosse Minho, ma era inutile.

Notai un messaggio da parte di Felix.

Felix:
Lo hai trovato?

Per un millesimo di secondo avevo sperato in un messaggio del tipo: "Minho è a casa" ma niente.

Io:
Sosta carne e torno a casa

Felix:
Tornerà sicuramente a casa, vuole farti preoccupare apposta

Io:
Ci sta riuscendo..

Sarebbe stato inutile girare ancora. I posti più sospetti li avevi controllati e girati attentamente. Non potevo di certo passare tutta la notte in giro e da mattina sarebbe tornato, anche se speravo prima.

Non appena la signora mi portò la carne iniziai a mangiare con gusto. Era davvero ottima.

Chi sa se aveva mangiato, era uscito sicuramente senza soldi. Poteva almeno portarsi qualcosa dietro, non si era aspettato neanche di vedere la pioggia.

Persi all'improvviso il mio appetito. Davvero mi importava di lui, gli volevo molto bene ed ero stato uno stupido solo per aver dubitato del nostro amore.

Felix era il mio migliore amico ma Minho era il mio ragazzo. Volevo solo che tornasse a casa e avrei anche passato ore con lui a guardare quei drama per essere come loro e rendere felice lui.

Magari avrei anche potuto scrivere il libro della nostra vita e sperare che qualcuno, un giorno ne facesse un bellissimo drama.

Avrei fatto tutte queste cose solo per lui, per vederlo felice. Ma ora volevo che tornasse a casa, era stato tutta la giornata fuori, senza mangiare nulla e io ero qua, seduto da solo a gustarmi questa carne.

Presi il cellulare, la batteria aveva poca carica, dovevo tornare a casa.

Continuai a mangiare, cercando di pensare a dove potesse essere.

Guardai fuori e iniziava ad esserci anche abbastanza vento. I rami degli alberi si muovevano ad ogni soffio forte.

Di notte avevo paura di questo tempo, Minho solitamente mi abbracciava e quando meno me lo aspettavo cercava di farmi spaventare.

Lui amava l'horror ed era una persona abbastanza inquietante a volte. Cose che avevo scoperto col tempo.

Mi alzai pagando il conto, presi il mio ombrello trascinandolo fuori.

Lo aprii e iniziai a camminare, non dovevo pensare al peggio, magari era stato un modo per farmi capire che amavo Minho più di quanto mi fosse piaciuto quel bacio con Felix.

Andai verso casa fissando le mie scarpe che si muovano velocemente, avevo freddo e dovevo assolutamente togliere i miei vestiti bagnati.

Arrivai davanti casa, spostai lo sguardo verso la porta notando Minho seduto sullo scalino dalla porta con gli occhi chiusi.
Il cuore si riscaldò immediatamente nel vederlo davanti a me.

Era tornato a casa e si era fermato davanti la porta per aspettarmi? Felix mi avrebbe avvertito se fosse entrato dentro casa. Era tornato e si era seduto lì, magari sapeva che era uscito per cercarlo.

Who Am I? I Am Not Me // Minsung #3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora