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Iniziai a ridere e lui mi guardò subito male incrociando le braccia.
Minho: Beh, ti ricordo che io e SoHyun siamo stati insieme
Io: Wow, una di quelle ragazze di cui vantarsi
Stava per controbattere ma il suo cellulare iniziò a suonare.
Minho: Diavine! Me ne sono dimenticato!

Io:Cosa?
Minho: i miei genitori, Jisung dobbiamo andare da loro
Io: ma abbiamo già mangiato
Minho: niente scuse, non so quante volte ho rifiutato
Mi alzai di fretta e salutammo i ragazzi che erano ancora confusi.
Io: Felix ci pensi tu a chiudere e a sistemare?
Felix: va bene
Disse ancora confuso.

Io e Minho uscimmo velocemente per poi recarci, a passo svelto, a casa.
Io: secondo me troveranno un modo per farci lasciare
Minho: cosa dici, piaci ai miei
Mi fermai qualche minuto.
Io: Piaccio? Se morissi sarebbero sicuramente felici.
Minho: Jisung ma cosa stai dicendo? Non iniziare!
Entrò nella stanza andando verso l'armadio.

Abbassai lo sguardo.
Lui non poteva capire quando io ci stessi male per questa situazione, ogni volta che andavamo dai suoi era un continuo guardarmi male.
"perché non SoHyun?" "Perché non provi ad andare con una ragazza?" "Come farete con i figli?" "Ancora stai con quel ragazzo?"
Io: Ho mal di stomaco
Minho si girò verso di me con uno sguardo fulminante.

Minho: Okay, a te non sta bene la mia famiglia. Ma potresti sforzarti?
Mi lanciò un paio di jeans e una maglietta.
Io: va bene...
Li afferrai e andai verso il bagno mentre lui cercava qualcosa da mettersi.
Io: sai che non saranno felici di sapere della casa
Minho: Non mi importa di quello che pensano loro. Ci hanno fatto soffrire abbastanza, i miei e anche i tuoi. Pensavo che ormai avessimo sorpassato questo argomento, che ormai eravamo incuranti ai comportamenti delle persone

Incrociò le sue braccia al petto.
Io: Le persone non sono mamma e papà, loro sono famiglia
Minho: Jisung, dove vorresti andare a parare con questo? Vuoi che dica "va bene mamma, conoscerò altre donne così potrò darti un figlio e non sarò un fallito" vuoi questo?
Io: Ti senti un fallito con me?
Minho: no, ma non capisco cosa tu voglia di più. Ti ho perdonato, Felix e Changbin ci hanno dato casa e ora fai una sceneggiata perché non vuoi venire dai miei
Io: mi sento a disagio ogni volta che entriamo la dentro
Minho: anche io sto a disagio a stare con Jinyoung! A disturbarli ma intanto, a causa tua, siamo qua.

Abbassai lo sguardo annuendo. Aveva ragione.
Più cercavo di fargli comprendere i miei pensieri più ne venivano fuori altri problemi.
Io: quante cose ti danno fastidio di me?
Minho: Sei serio Jisung? Sai benissimo cosa penso e non capisco perché stai facendo tutto questo casino per non vedere i tuoi suoceri.
Alzai un sopracciglio.
Io: vado a lavarmi
Mi allontanai da lui recandomi in bagno.

Finivamo sempre per litigare. Ero stanco.

***
Casa di Minho era sempre uguale, non era cambiata di una sola virgola.
Minho c'era rimasto, evidentemente, male per le mie parole ma non potevo farci nulla, era ciò che pensavo.
Ci fecero entrare. Sua mamma si sforzava di sorridere ogni volta che mi vedeva.
Non gli andavo a genio.
Soprattutto perché pensavano, entrambi i genitori, che fosse solo una fase la sua.
X: Entrate pure
Per quanto mi sfrozassi non riuscivo mai a ricordare il nome di quella donna. Le avevo sempre dato della Ajumma.
Non tutti erano come la mamma di Felix. Grande donna e mamma quella signora.

Ci acomoddammo in salone.
Suo padre se ne stava appanzato sul divano e non ci aveva neanche rivolto uno sguardo.
X: tutto bene Minho?
Mise sul tavolino in vetro alcuni contenitori con dentro dei dolcetti.
Minho ne afferrò subito uno e si risistemò sul divano.
Era tutto rimasto uguale agli anni precedenti.

Mi vennero in mente alcuni ricordi che avevo passato con Minho. Agli incontri fatti di nascosto e alla prima volta che lui era entrato a casa mia.
Si era messo a scorrere tutti i miei manga ed era sorpreso di vedere una stanza tanto pulita.
Feci un sorriso volandomi verso di lui che mi gaurdò stranito.
Io: Ricordi una delle mie doti più importanti qual era?
Minho: No
Disse continuando a mangiare il dolcetto.
Minho: fagioli rossi!
Si voltò verso sua madre.
Sembrava essere tornato un bambino.
Magari non era poi così male tornare in questa casa.
Io: la voce di Doraemon
Minho iniziò a tossire dandosi alcune pacche sul petto ridendo.
Minho: eri così buffo, per favore

Mi diede la metà che era rimasto del suo dolce e lo mangiai.
Io: la stanza di Minho è ancora intatta?
Chiesi a sua madre.
X: Solo le cose che si è portato via lui mancano. Però abbiamo deciso di creare un altro studio
Io: Minho, dormiamo qua stanotte?
Minho: sei impazzito?
Mi disse sconvolto.
Scossi la testa ridendo.
Io: No, Voglio stare qua
Minho posò una mano sulla mia fronte.

X: non ci sono problemi, ma non abbiamo vestiti da darvi. Ti sei portato via tutto e poi siete cresciuti da quando Minho abitava qua
Io: non fa nulla, domani mattina torneremo a casa
Minho: ma perché?
Io: Non fare domande! È solo un mio piccolo capriccio
Minho: bhu, va bene

Sua madre di alzò per recarsi sicuramente in cucina.
Minho: non avrei mica intenzione di prendere a fuoco casa mia, vero?
Scoppiai a ridere. Certo che aveva davvero molta fantasia questo ragazzo.
Io: No! Voglio solo tornare un ragazzino del liceo

Minho si alzò dal divano seguendo sua madre e io feci lo stesso poco dopo.
Non volevo sicuramente rimanere con suo padre.
X: apparecchia la tavola tesoro
Minho fece subito come gli disse.
X: perché continui a stare con Jisung?
Mi fermai subito.

Sua mamma mi dava le spalle e Minho era chinato alla ricerca dei piatti riposti in alto.
Minho: perché ci amiamo
X: Sei il mio unico figlio e non ti vedrò mai diventare padre. Fa male
Minho: mamma, per favore
X: Pensavo fosse solo un capriccio ma evidentemente non lo è. Magari ti ho lasciato trascorrere troppo tempo con lui
Minho: Mamma, basta!

Who Am I? I Am Not Me // Minsung #3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora