Accendo la mia sigaretta e mi avvio verso il parco dove di solito mi trovo con Jake, lo vedo seduto su una pachina un po' isolata e lo raggiungo, è triste e si nota anche da lontano, mi siedo e lo abbraccio forte, probabilmente Dan ha fatto un po' di storie.
Io:" Hey come va?"
Jak:" Di merda, ha detto che sono un' bimbo inresponsabile che si approfitta di sua sorella, non vuole che la frequenti piú"
Io:" Adesso sistemiamo tutto te lo prometto"
Jak:" Grazie ma non credo ci sia molto da fare, Megan non ha nemmeno più provato a ricontattarmi"
Poverino era veramente dispiaciuto e io avrei fatto di tutto per sistemare le cose, proveró sicuramente a parlarci.
Io" Ci saranno stati dei contrattempi o Dan non avrà voluto che ti chiamasse, peró adesso guardami negl' occhi e promettimi che non ti abbatterai e mi aiuterai a riportare tutto alla normalitá"
Jak:" Te le promatto e grazie di tutto"
Dopo un ultimo abbraccio ci andiamo a bere un caffè e poi ci dividiamo ognuno per la sua strada.
Arrivo a casa e salgo in camera mia dove mando un messaggio a Megan:" Hey non ci siamo più sentite, che ne dici se domani te e Dan venite dopo la scuola a casa tanto non ci sono mamna e Erik?!".
Scendo in sala e trovo Jason sul divano a guardare la partita e le valige di mamme e il suo fidanzato davanti all' entrata, oggi c' è CSI Miami e se non va bene a Jason deve sloggiare.
Io:" Oggi si guarda CSI, cambia canale."
Jason:" Te lo sogni, c è la partita e si guarda questa."
Io:" Si si vai convinto dammi il telecomando."
Jason:" Se riesci a prenderlo è tutto tuo."
Si alza in piedi e tira su il braccio con il telecomando, io gli arrivo al mento in punta di piedi e anche se salto non lo sfioro nemmeno lontanamente.
Io:" Questa casa è mia, si fa quello che voglio io."
Jason:" Ora ci vivo anch' io".
Io:" Non m' interessa brutto viziato figlio di papá, arrivi in casa mia e giá mi stai sulle palle, ti vedo tutti i santi giorni e mi stai sempre piú sulle palle, t' impossessi del telecomando come se esistessi solo te, non puoi andartene a vedere ste partite da un' amico o dalla tu' mamma, forse nemmeno lei sopporta te e le tue partite."
Quando finisco vedo Jason che mi guarda con odio e se ne va spengendo la TV, mi giro e trovo Erik che è stupito, triste e incazzato, mentre mamna mi guarda con sdegno.
Io:" Cos ho fatto stavolta? Gli ho solo detto che non voleco vedere la partita e che è un' egoista".
Loro si voltano e non rispondono mamma abbraccia Erik e lui ricambia, è un piccolo gesto ma fatto da loro é cosí dolce e pieno d' amore, forse è davvero l' uomo giusto per lei, glie lo auguro con tutto il cuore, ma questo non spiega gli sguardi che mi hanno mandato dopo la sfuriata di prima,bho.
Tutta trionfante mi sdraio sul divano e metto sul programna per cui ho lottato molto, mi perdo a tentare di risolvere i casi.Quando è finito mi siedo a tavola, ma il posto accanto a me è vuoto: Jason non c è, le altre due persone davanti a me parlano tra loro e non mi considerano, tanto non ho fame, mi alzo struscio la sedia sul pavimento, finalmente attiro la loro attenzione, ma ormai non me ne faccio piú niente, salgo le scale e sbatto la porta.
Sento della musica molto alta provenire dalla stanza davanti: Castel of glass ne sono sicura perchè mi piacciono molto i Linkin Park, ma per dargli fastidio metto i Green Day al massimo, il mio gruppo preferito, mi spoglio e mi metto la magliettona di babbo, l' ultima cosa che mi è rimasta di lui, fa ridere cone una persona che ti ha distrutto l' adolescenza possa mancarti a tal punto da dormire con la sua maglietta.
JASON PART:
Quella ragazzina impertinente ha esagerato, non sa niente e non puó permettersi di dire certe cose, non può nominare quell' essere che mi ha messo al mondo così come se fosse una cosa normale, non la sopporto, ho messo su i Linkin Park, uno dei miei gruppi preferiti.
Poi sento sbattere una porta, sará Francesca in preda a una sua bizza adolescenziale, dopo qualche minuto parte una musica anche troppo familiare, ma si è Boulevard of Broken Dreams dei Green Day, la ragazza ha gusto, ma questo non significa che mi stia più simpatica, anche se ammetto che forse ho sempre un po' esagerato.
Mi siedo sul davanzale della finestra e tiro fuori una sigaretta, mentre fumo ripenso al fatto che la ragazza che ho quasi stuprato ora è la mia sorellastra, quant è piccolo il mondo, forse è per quello che mi odia, o per Dan o perchè sono entrato nella sua vita cosí, quella non è colpa mia e lei è entrata altrettanto violentemente nella mia vita, comunque qualunque cosa le abbia fatto sono fatti suoi.
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FanfictionLei Francesca una ragazza stronza e ribelle che frequenta la 3° del liceo artistico è costretta a lasciare tutto e trasferirsi a Londra dove incontra Jason un puttaniere problematico che entrerá come un tornado nella vita di Francesca