Finite le 5 ore di scuola torno a casa pensando che fra poco iniziano le vacanze di Natale, arrivo a casa e mi preparo un toast che mangio sdraiata sul divano mentre guardo un programma alla Tv.
Jason non si fa vedere, ma so che è in casa perchè risuona in tutta la casa la musica.
Quando si avvicina l' orario dell' appuntamento con Dan, vado di sopra per sistemarmi.
Salgo in camera e scelgo di mettere dei jeans a vita alta neri una maglietta semplice bianca a maniche lunghe e sopra un maglione nero, non sono vestita particolarmente bene, tanto so che mi apprezza per quello che sono.Vado in bagno per truccarmi e mentre applico la matita, la porta si apre.
Chi poteva essere se non Jason? Entra senza troppe preoccupazioni, ma quando mi vede si blocca.
Io:" Di che hai bisogno?"
Jas:"Ho bisogno del water puoi uscire un attimo?"
Io:"No c è anche quello di sotto, vai in quello".
Jas:"Dai per favore...?"
Io:" Io non esco se hai urgente bisogno falla qui, senno aspetti."
Jason usa il bagno e io mi trattengo a mala pena dalla voglia di sbirciare, quando finisce mi lancia un occhiata strana poi mi chiede dove vado e co chi esco, io gli rispondo, stringe i pugni quando nomino Dan e il suo corpo è percorso da una scossa, esce dal bagno sbattendo la porta, é strano questo ragazzo.
Sento suonare e apro la porta e apro, davanti mi ritrovo un Dan sorridente, prendo il cappello e esco strigendogli la mano, passeggiamo per il centro di Londra guardando le vetrine allestite per il Natale pensando ai regali.
Tra scherzi e risate entriamo in un parco, il sole sta calando e Dan dopo vari minuti in cui mi osserva decide di parlare.
Dan:" Sai è tanto che cerco il coraggio di dirtelo...emm..vedi tu mi piaci molto e...si...vuoi essere la mia fidanzata?"
Mi aspettavo questa domanda, ma per non destare sospetti faccio finta di niente e dopo qualche secondo rispondo.
Io:" Si"
Ci scambiamo un dolce bacio seguito da molti altri.
Mentre torniamo a casa mi telefona mamma che mi racconta di quanto si diverte e m' informa che domani torneranno.
Invito Dan a mangiare, quando entriamo in salotto c é un puzzo di erba e di alcool quasi insopportabile anche per me e sdraiati sul divano ci sono Jason e il suo amico che mi aveva fermato al parco.
Mi scuso con Dan e gli dico che se vuole andarsene lo capisco, ma lui decide di rimanere, perchè non mi vuole lasciare sola con loro.
Ci avviciniamo al divano e li scrutiamo per qualche secondo, sono svegli ma non credo siano proprio coscenti, chiamo un po di volte il nome di Jason ma non risponde.
Con Dan decidiamo che è meglio metterli a letto, metto Jason nella mia stanza e il suo amico nella sua, il tragitto dalla sala alle camere è difficile, non si reggono in piedi e balbettano frasi senza senso, quando sono tutti e due sotto le coperte scendiamo e prepariamo insieme la pasta, mentre cuoce la pasta apparecchiamo, poi mangiamo tranquilli, il puzzo piano piano se ne sta andando dalle finestre, ma un arietta fredda s' impossessa di tutte le stanze a pianterreno.
Dan deve tornare a casa e mi chiede se voglio andare con lui, non si fida a lasciarmi da sola, non accatto perchè non posso lasciarli soli, il mio ragazzo mi prega di chiamarlo per qualunque motivo e io lo rassicuro dicendo che sará fatto.
Ci scambiamo un bacio passionale sulla porta e uno un po' piu casto augurandoci la buona notte.
Non posso dormire in camera e dormire in quella di mamma e Erik non mi va, quindi opto per il divano, prendo una coperta e mi stendo, sto per addormentarmi quando sento un rumore forte dal piano di sopra, salgo di corsa e vedo uscire dalla camera di Jason il suo amico, traballante si avvia verso il bagno e io gli chiedo se ha bisogno di una mano, lui si gira, fa un sorrisino strano e poi annuisce; non sono molto tranquilla, ma non ci sono altre possibilitá.
Arrivati in bagno lui vomita e poi si lava la bocca molto accuratamente, si avviccina a me con fare minaccioso e inizia a urlarmi contro frasi disconnesse su un suo amico che è arrabbiato per colpa di una tizia e devo morire, credo, ma potrebbe aver detto qualunque cosa, mentre penso alla frase "devi morire" lui si avvicina ancora di più con occhi ignettati di sangue e odio puro e mi tira un pugno in faccia, io spaventata urlo e mi libero velocemente, per fortuna non è agile e scattante come sarebbe stato da sobrio, esco dal bagno e ce lo chiudo dentro, stanotte dormirá lì.
Me ne torno sul divano e stavolta crollo velocemente.
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Fiksi PenggemarLei Francesca una ragazza stronza e ribelle che frequenta la 3° del liceo artistico è costretta a lasciare tutto e trasferirsi a Londra dove incontra Jason un puttaniere problematico che entrerá come un tornado nella vita di Francesca