Ormai sono le 23,00 passate e i miei amici sono tornati a casa, io dopo una doccia veloce decido di andare a letto, ma non resisto alla tentazione di sbirciare in camera di Jason, apro piano la porta, ma non lo vedo, entro in camera e non c è, provo in bagno ma non lo trovo, giro tutta la casa ma niente.
Preoccupata prendo il telefono e mi rendo conto che non ho il suo numero, che sorella che sono, mi rendo conto di essere stupida, non posso chiamare i miei si preoccuperebbero troppo, aspetterò che ritorni perchè deve essere perforza uscito.
Mi siedo sul divano e accendo la Tv, mentre bevo un caffè, ormai sono all' undicesimo caffè e sta finendo il secondo film, sono piú delle tre e il sonno sta vincendo sulla bevanda che continuo a prendere quando sento la porta aprirsi.
Mi affretto a nascondermi dietro il divano, ma rimango sorpresa quando vedo entrare dalla porta Jason barcollante, corro a dargli una mano perchè non ri regge in piedi e lo porto in camera per metterlo a letto, ma lui farfuglia parole disconnesse.
Jas:" Buag...gn..uoo vuo..mm..ituo"
Capisco di cosa ha bisogno e lo porto davanti al Water, dove lui inizia a rimettere mentre io lo aiuto passandogli degli asciugamani e lavandogli la bocca puzzolente.
Lo porto in camera e gli tolgo la maglietta sporca mentre lui sghignazza per motivi non conosciuti, poi passo a sganciargli la cintura e a togliergli i pantaloni, quando tento di metterlo sotto le coperte, mi tira giu con lui e mi comincia a baciare il collo facendomi sentire la sua eccitazione, tento di divincolarmi ma lui mi mette sotto e continua a provare a baciarmi mentre io serro le labbra e mi dimeno, ad un certo punto si ferma e sento tutto il suo peso su di me, si è addormentato lo sposto e crollo anch' io pensando a quale potrebbe essere stata la causa di questa sbronza, forse l ha mollato o ha avuto problemi con la mamma, non credo c entri quello che è successo oggi con Dan, bho.
La mattina vengo svegliata da un calcio e uno che brontola.
Jason:" Che cazzo ci fai qui?"
Io dopo aver sbadigliato:" Non ricordi niente?"
Jason:" Oddio non dirmi che sono andato a letto con te?"
Io:" NO!Ti ho semplicemente messo a letto!"
Lui mi guarda con fare interrogativo, gli racconto cos é successo e quando arrivo al punto in cui mi bacia a forza sbarra gli occhi.
Finito il mio riassunto lui mi guarda dispiaciuto, e si giustifica dicendomi che era ubriaco.
Sinceramente mi aspettavo un po', sai mi ha quasi stuprato, ma lui resta freddo come sempre, tranne i rari momenti in cui si ammorbidisce e diventa quasi simpatico.
Poi mi viene in mente il problema dal numero di telefono.
Io:" Hey, non do nemmeno il tuo numero di telefono, infondo dobbiamo stare insieme e comportarci da "fratelli", almeno se risparisci per motivi sconosciuti non ti aspetto sveglia.
Jason:"Ci devo pensare!"
Io:"Fanculo, io ti ho aspettato sveglia e preoccupata fino alle 3, ti jo sonstenuto per le scale e aiutato a vomitare, ti ho spogliato e messo a letto, ho rischiato di essere stuprata e mi sono svegliata con un calcio, ti chiedo lo stesso di comportarci come fratelli e andare almeno ogni tanto da cordo e tu mi dici che ci devi pensare?".
Lui abbassa lo sguardo, ma non risponde, quindi mi giro e vado a scuola per vestirmi: metto una cannottiera rossa una camicia a scacchi nera bianca e rossa e dei leggins neri con degli anfibi, mi trucco prendo lo zaino e esco di casa, accendo la sigaretta e mi avvio a scuola.
Arrivo e trovo Jake, Megan e Dan che parlano felici, sono contenta per loro, mi avvicino e Dan mi viene in contro sorridendo e mi abbraccia calorosamente.
Dan:"Hey buongiorno, mi chiedevo se oggi pomeriggio volevi uscire con me"
Io:"Giorno anche a te, mi stai chiedendo di uscire per caso ?"
Dan:" Mmm...te che dici?"
Io:"Dico che mi va!"
Dan:"Sarebbe un si questo?"
Io:"Si".
Lui mi gira e mi bacia dolcemente, poi ci avviamo a scuola, lascio Jak e Megan vicini e io mi siedo accanto a Elena, anche lei italiana, passiamo tutto il tempo a parlare delle nostre cittá.
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FanfictionLei Francesca una ragazza stronza e ribelle che frequenta la 3° del liceo artistico è costretta a lasciare tutto e trasferirsi a Londra dove incontra Jason un puttaniere problematico che entrerá come un tornado nella vita di Francesca