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Capitolo 26

La sua mano mi stringe il seno mentre la sua bocca lascia teneri baci sul mio collo, mi sto girando verso di lui indecisa se essere arrabbiata o baciarlo ma una voce entusiasta mi distrae.

Mamma:" Hey....è mezzanotte, scartiamo i regali!"

Io mi sposto velocemente da Jason che ritira malvolentieri la mano e mi sistemo la maglia, poi vado a prendere i regali mollandolo sul divano eccitato.

Prendo i regali per mamma e Erik e mi risuedo sul divano, ma stavolta decisa a non riavvicinarmi a Jas, che ha in mano 3 pacchettini.

Do il mio a mamma e ci scambiamo un abbraccio lungo, anche Jason e Erik si stanno scambiando ma tra loro non c è il minimo segno d affetto, un sorriso appena accennato sulle labbra del padre e una smorfia credo di tristezza ma infondo felicitá su quella del figlio.

Poi do il mio regalo a Erik baciandogli la guancia, che subito dopo averlo aperto mi ringrazia e sale in camera con mamma; io mi butto sul divano e vicino a me si siede Jas che mi porge un pacchettino.

Jason:"Buon natale stronza!"

Io:"Grazie stronzo anche a te ma non dovevi farmi il regalo"

Jason:"Perchè?"

Io:"Perchè io non ti ho preso niente!"

Jason:"Sei uno stronzetta".E inizia a farmi il solletico, mentre io rido e scalcio li chiedo come posso farmi perdonare, lui si ferma e mi fissa, i suoi occhi azzurri brillano di una luce strana, si abbassa su di me e mi bacia dolcemente, subito non reagisco ma poi ricambio, il bacio dura tanto e quando ci stacchiamo sono un po' smarrita, Jas non sembra ne turbato ne felice poi dice:"Adesso abbiamo pareggiato...vediamo se ti è piaciuto il mio regalo quanto a me è piaciuto il tuo!"

Dai questo vuol dire che gli è piaciuto, ma perchè l' ha fatto? .

Apro il suo regalo e dentro ci trovo una felpa gigante nera con sopra il numero 31 in oro, lo ringrazio con un bacio sulla guancia, poi mi metto comoda sul divano con lui sdraiato dietro di me.

Mi arriva un messaggio da Max:"Hey Buon Natale<3!"

A cui io rispondo:"Buon Natale anche a te<3!"

Sento Jas irrigidirsi dietro di me, respirare affannosamente e poi spostarmi bruscamente per scendere dal divano.