Capitolo 15

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Mi sveglio e mi vesto con una cannottiera nera, un maglione grigio, dei leggins di pelle e le all star porchiate; decido di non vare colazione per saltare i saluti e le raccomandazioni di mamma e Erik.

Arrivo a scuola e trovo Megan e Dan all' entrata, non si parlano ma sono vicini.

Io:" Hey!"

Megan:" Ciaoo Fra!" abbracciandomi calorosamente.

Dan:" Hey!"

Io:" Che ne dite di venire a casa oggi pomeriggio, tanto "gli adulti" sono partiti!"

Megan :" Per me va bene!"

Dan:"Ci sará Jason?"

Io:" Non lo so, ma se ci sará se be stará in camera sua!"

Mengan:" Ha ma perchè viene anche lui?" Indicando il fratello con faccia schifata.

Dan:" Si problemi?!"

Megan :" Si!"

Dan:"Curateli"

Megan:" Dovresti sparire per farmi stare meglio!"

Alla fine decidono di venire tutt e due, entro in classe e vedo Jake che parla con Peter un nostro compagno di classe, li saluto entrambi e mi siedo.

Dopo le 5 interminabili ore di scuola suona la campanella e io mi appresto a fermare Jake.

Io:"Ciauu!"

Jak:"Fraa!"

Io:"Oggi vengono Dan e Megan a casa, vieni anche te così chiarite, che ne dici?"

Jak:"Non so, e se lei non volesse?"

Io:" Ti assicuro che vuole, ma devi far sembrare tutto una coincidenza ok?!"

Jak:" Ok, a dopo, ti voglio bene!"

Io:" A dopo, anch io!"

Arrivo a casa e con nia grande sorpresa trovo la tavola apparecchiata e il sugo sul fuoco, poi appare Jason da dietro uno sportello con un pacco di pasta in mano.

Io:" Ti dai alla cucina, non è che vuoi avvelenarmi?"

Jason:" Mi piacerebbe, ma per oggi niente veleno."

Vado in camera e mi metto un paio di pantaloncini e una maglietta, tanto in casa fa molto caldo.

Scendo e mi siedo mentre Jason impiatta la pasta.

Superato il primo momento di imbarazzo iniziamo a parlare della musica che ci piace, forse l' unica cosa che abbiamo in comune, sempre meglio di niente.

Alle tre, sento bussare alla porta e vado ad aprire, enntrano Dan e Megan che saluto con un bacio sulla guancia, non si parlano ma presto chiariranno tutto, ci sediamo sul divano e chiedo loro se vogliono da bere, Megan si propone di andare a prendere del succo e io rimango sola con Dan.

Dan:"É un po' che non stiamo da soli."Mi sussurra con voce calda e profonda.

Io:" Davvero"

Dan:" Mi sei mancata."

Detto questo mi bacia a stampo e stoamo per approfondire il bacio quando sento Megan chuamarmi per sapere doce sono i bicchieri mi stacco da Dan e glie lo spiego, poi mi metto comoda tra le sue braccia.

Megan torna in cucina e ci lancia uno sguardo assassino, parliamo un po' anche se l aria è molto tesa, ad interrompere un altro imbarazzante silenzio è il suono del campanello.

Apro e entra Jake, lo saluto calorosamente e lui entra imbarazzato, si siede vicino a Megan e si scambiano un dolce sorriso.

Dan fulmina con lo sguardo, ma io che mi sono riseduta vicino a lui lo stringo forte a me e lo guardo con aria di rimprovero.

Dan:" Senti Jake é inutile che ti impedisca di cedere mia sorella, perchè siamo infelici tutti: te non hai più lei, lei non ha piú te, io non ho più mia sorella e Fra non ha piú tutti gli amici uniti, ma ricordati che la prossima volta che succede una cosa del genere tu te la scordi chiaro?"

Jake:"Si, graziee!"

Poi si gira e inizia a baciare dolcemente  la sua fidanzate e io decido di lasciarli un po' da soli, quindi prendo le mani di Dan e lo porto in camera mia non ascoltando le sue lamentele.

Arriviamo in camera mia e ci stendiamo sul letto, dopo un po' che parliamo sdraiati sul letto, lui mi stringe la mano e io mi giro a guardarlo negli occhi, lui si avvicina e appoggia le labbra sulle mie, il bacio si fa più intenso e quandi l' atmosfera si fa piú calda, la finestra sbatte e entra in camera Jason di corsa.

Jason:" É successo qualc...".

Si ferma quando nota cos' ha interrotto, ci guarda con odio e poi mi dice che sono proprio quella che pensava.Dan forse non ha capito, ma io so a cosa si riferiva: la classica ragazza facile. Se ne va sbattendo la porta, mi sento uno schifo e non so il perchè, non è colpa mia se arriva sempre nei momenti sbagliati.Dan mi abbraccia e io mi scuso per l' inconveiente, lui dice che è tutto ok, ma sembra incazzato e decide di scendere, io lo accontento non prima di averlo ribaciato, all' inizio é stato un po' rigido ma poi si è sciolto e ha ricambiato.

Ci sediamo in salotto con l' altra coppietta e ci stendiamo tutti vicini sotto la coperta di pile a g

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