*da leggere ascoltando Bring Me Back To Life*
Messaggio da Riccardo:
Puoi venire in ospedale questo pomeriggio? Ho una cosa importante da dirti.
Un messaggio breve e conciso, ma che mi fa dubitare delle intenzioni di Riccardo. Mi sono fidata una sola volta di lui e il risultato è stato orribile, non intendo cascarci di nuovo. E poi per quale motivo vuole parlarmi? Vuole scusarsi con me? Vuole sapere come ho imparato le tecniche che ho usato nella semifinale?
Non lo saprai mai se non ci vai!
Riguardo per la milionesima volta il messaggio che mi ha inviato questa mattina; forse dovrei smetterla di farmi troppi problemi, forse l'unica cosa che posso fare è andare a parlargli e cercare di capire cosa vuole. «Mi sa che è l'unica soluzione...» bofonchio tra me e me «Di che parli?» mi chiede Victor appoggiandosi al muro di fronte alla scuola, «Parlo del messaggio di questa mattina...» porto nuovamente lo sguardo sul telefono «Vuoi veramente andarci?» domanda con voce ferma, stringendo leggermente i pugni; nonostante siano passati mesi da quel giorno, Victor ha perso tutta la fiducia nei confronti di Riccardo e non ha intenzione di tornare indietro sui suoi passi. Tra i due non è mai corso buon sangue e molto probabilmente non credo che riusciranno ad andare d'accordo, ma forse sotto certi aspetti è meglio così: uno ama comandare tutti a bacchetta e l'altro odia farsi comandare. Due perfetti opposti che non si avvicineranno mai.
«Vic...non devi essere geloso...» poggio una mano sulla sua «Me lo hai già detto mesi fa e non credo ti debba ricordare com'è andata a finire, o sbaglio?» ci lancianciamo una rapida occhiata e prima che possa fare qualsiasi cosa, afferra il mio cellulare per rispondere al castano. «Victor!! Se rispondi ti ammazzo!!» affermo buttandomi su di lui «Sei troppo bassa» mi dice alzando in alto la mano con cui tiene il telefono, «Questo lo vedremo!!» inizio a saltare sulle punte dei piedi per cercare di riprendermelo mentre lui ride sotto i baffi, «Victor...ti prego!!» continuo senza staccarmi da lui; posso sentire i nostri corpi perfettamente attaccati e questo mi provoca una serie di brividi lungo la schiena, il blu sembra accorgersene e infatti ne approfitta per tirarmi maggiormente a lui. «Emily...» con due dita mi solleva il viso, facendo incrociare i nostri sguardi e facendomi perdere nelle sue pupille, «Victor...» le nostre labbra sono così vicine da sfiorarsi «Non andare da lui...ti prego» sussurra spostandomi una ciocca ribelle dal viso, «Non voglio...ecco...non voglio perderti di nuovo» afferma facendomi comparire un sorriso. «Ma non mi perderai!» gli dico posabdogli una mano sulla guancia «Non succederà nulla...vedrai» il blu sembra scettico e non posso dargli torto, ma se voglio sapere cosa mi deve dire Riccardo devo per forza andare da lui.«E va bene...ma prima...» senza preavviso mi afferra per fianchi per permettermi di allacciare le gambe intorno alla sua vita, «Che stai facendo?» gli chiedo appena sento la mia schiena appoggiarsi al muro «Faccio ciò che avrei dovuto fare tempo fa» mi dice prima di posare nuovamente le labbra sulle mie, ricambio subito il bacio senza pormi domande mentre faccio vagare le mani sotto la sua maglietta. Successivamente le labbra di Victor si spostano sul mio collo, dove si sofferma per un tempo indecifrabile, alternando baci e morsi; leggeri sospiri di piacere escono dalle mie labbra, beandomi di ciò che sta facendo. «V-Victor...» bisbiglio intrecciando le dita fra i suoi capelli «Non mi sembra il luogo più adatto» affermo mordendomi il labbro inferiore, «Tanto non c'è nessuno» dice con nonchalance, facendo vagare le mani sui miei fianchi «E anche se ci fosse qualcuno, aspetterebbe» continua, ricominciando da dove si è interrotto.
«Eccomi Victor, scusa il...oh...» la voce cristallina di Arion interrompe il lavoro del mio fidanzato, costringendoci a separarci. «Sherwind...sei arrivato proprio nel momento giusto» gli dice il blu sarcastico mettendomi a terra «Scusa, scusa, scusa!!!» esclama il castano inchinandosi per l'imbarazzo, «Cosa ci fai qui, Arion?» gli chiedo cercando di non ridere «Devo provare una cosa con Victor...non so se te l'abbia già detto...» i due hanno un veloce scambio di sguardi e l'attaccante annuisce, «Non le ho detto proprio tutto, sa solo che è una tecnica famosa ma abbastanza complicata» gli dice mettendosi le mani in tasca. «Bene!! Allora resti con noi per darci una mano?» domanda il centrocampista «Ecco...» da una parte sono tentata di restare per scoprire su cosa stanno lavorando, ma dall'altra vorrei andare in ospedale per sentire ciò che ha dirmi Riccardo, «Per quanto sia tentata di restare, ho una cosa da fare...» nel dire ciò abbasso lo sguardo per terra ma sento le occhiate confuse di Victor addosso, «Ed è abbastanza importante...o almeno credo» continuo avvicinandomi ad Arion per salutarlo. «Mi raccomando, impegnatevi ma non strafate, che domani abbiamo la finale» dico schioccando un bacio sulla guancia del centrocampista, «Stai tranquilla Em» mi rassicura il castano con un sorriso «Sí...non preoccuparti, tu pensa a cosa dovrà dirti quell'essere» sputa acido Victor, facendomi alzare gli occhi al cielo. «Non accadrà nulla!!» esclamo abbracciandolo forte «E se succederà, questa volta sarò pronta a difendermi» sussurro prima di dargli un veloce bacio sulle labbra, «Aspetta!!» il blu mi afferra per il polso «Mostragli questi e vedrai che non si azzarderà minimamente» mi dice sfiorandomi il collo, annuisco sicura e gli do un altro bacio prima di allontanarmi.
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|Due cuori in un pallone| Victor Blade
Fiksi Penggemar°IN REVISIONE° Emily Evans, figlia di Mark Evans e Nelly Raimon, fin da bambina sogna di giocare nel club di calcio della "Raimon Junior High e di diventare una giocatrice professionista, grazie all'amore e alla passione per il pallone trasmessole d...