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*da leggere ascoltando Just Feel Better di Steven Tyler*

Victor pov's

«Victor io...ecco io penso che sia meglio finirla qui»

«Ma che stai dicendo?!»

«Dopo quello che è successo non avrebbe più senso continuare, lo sai anche tu!»

«Ma...io...io ti amo!»

«Anche io dicevo di amarti e guarda cos'è successo!»

«Non è stata colpa tua, lo sai!»

«Sì, invece! Avrei dovuto evitare che succedesse!»

«Emily...»

«Scusami tanto Victor...spero tu possa perdonarmi»

Tre mesi. Sono passati tre lunghi e dannatissimi mesi da quando l'ho lasciata andare, da quando mi ha baciato per l'ultima volta prima di sparire definitivamente dalla mia vita, da quando ha deciso di chiudere tutti i rapporti con me e con gli altri. Tre mesi che rimpiango di non averla fermata, di non averla presa per il polso e abbracciata per impedirle di scappare, sussurrandole che non m'importava niente di ciò che aveva fatto. Ma ovviamente non ci ho pensato, non ho fatto assolutamente nulla per fermarla e ora me ne sto pentendo tantissimo.

Mi manca. Mi manca vedere il suo sorriso perennemente illuminato, mi manca sentire la sua voce, mi manca vederla giocare nelle partite con tutta la grinta e la determinazione che ha, mi mancano le sue labbra così sottili e perfette, mi mancano i suoi baci, i suoi abbracci, i suoi piccoli gesti, mi manca tutto di lei. Da quel dannatissimo giorno ha smesso di venire ad allenarsi, prima il mister l'ha esclusa dalla finale contro la Baia dei Pirati, il giorno dopo la partita ci siamo lasciati e successivamente non si è fatta più vedere, il tutto per colpa di uno stupido bacio; certe volte penso che dovrei rassegnarmi e voltare pagina, certe volte dovrei cercare di dimenticarmela ma non ce la faccio, la amo troppo per farlo.

«Victor concentrati, tra pochi giorni avremmo la partita contro l'Istituto Miraggio e non voglio vedere altre distrazioni sul campo!» la voce dell'allenatore Sharp mi fa tornare alla realtà «S-Sì...scusi mister...» bisbiglio ricominciando la sessione di palleggi; da quando Emily se n'è andata sono successe molte cose: uno della prima squadra dello scorso anno è tornato, si sono uniti due nuovi giocatori del primo anno e l'allenatore Evans è magicamente sparito. Nessuno sa con esattezza se la sparizione di Emily è del mister siano collegate o meno, ma sta di fatto che da quando è andato via anche lui, la squadra ha iniziato lentamente a sgretolarsi. Siamo solo uniti per vincere e basta, non c'è più nient'altro che ci lega. Il primo ad essersene accorto è stato Arion, che ha subito preso in mano la situazione e ha spronato tutti noi ad andare avanti nonostante tutto, per il bene nostro e della Raimon.

Così abbiamo continuato a giocare e a collezionare vittorie su vittorie, arrivando a qualificarci per i Quarti di finale del Cammino Imperiale dopo aver battuto la Kirkwood. Anche se senza Emily queste partite non sono state la stessa cosa, quando abbiamo affrontato la Mare Lunare e l'Alpine doveva esserci lei a spronarci, quando abbiamo preparato le Ali Gemelle doveva essere lei l'attaccante di punta, quando abbiamo giocato contro la Kirkwood doveva esserci lei ad abbattere la nostra ansia e le nostre paure. Senza di lei questa squadra è spenta, vuota, triste.

«Chissà come sta...» penso ad alta voce; da quando è sparita mi domando cosa faccia e dove sia, le ho anche mandato dei messaggi ma non mi ha mai risposto. «Mi manchi piccola Evans...» continuo ingoiando il groppo amaro che mi si è formato in gola.

Spero solo che stia bene...


Emily pov's

Nel frattempo, in Italia...

«Niccolò!! Passamela!!» esclamo portandomi a pochi metri dalla porta, il castano dribbla facilmente l'avversario e calcia il pallone verso di me, «Tiro a Ventaglio!!» con un tiro secco la palla va in rete e mi sistemo la coda soddisfatta nel sentire l'arbitro fischiare la fine della partita.

Ennesimo goal, ennesima vittoria

Sorrido spontanea. Da quando sono entrata a far parte di questa squadra sono migliorata molto, arrivando a potenziare le mie tecniche e a far evolvere il mio Spirito Guerriero.

«Ben fatto Emily!» esclama Asia battendomi il cinque «Si nota che sei figlia di una leggenda» afferma una voce alle mie spalle, «Antonio ti prego, non iniziare» alzo gli occhi al cielo esasperata mentre la mora accanto a me sorride. «Guarda che anche tu sei molto bravo, devo ricordarti l'assist che hai fatto a mio fratello?» gli chiede abbracciandolo «Beh...hai ragione, sono un grande» il ragazzo lascia la frase in sospeso, passandosi una mano tra il ciuffo bruno e poggiando l'altra attorno alla vita di Asia, «Mr. modestia è tornato» afferma la riccia sarcastica prima di far scontrare le sue labbra con quelle del ragazzo.

Quando ho scoperto che stanno insieme da quasi cinque mesi ho provato uno strano senso di gelosia, lei e lui sono così caratterialmente diversi che mi hanno ricordato me e Victor. Non so perché lo abbia pensato e non voglio saperlo, non ora che mi sono ripresa da ciò che è successo alla Raimon; io e Asia siamo diventate molto amiche in poco tempo e la cosa mi ha fatto molto piacere, ovviamente non le ho detto che all'inizio ero “gelosa” della sua relazione ma penso che lo abbia capito. Le ho anche raccontato tutto ciò che mi è successo in Giappone e sono felice che non mi abbia giudicata, affermando che se dovesse mai conoscere Riccardo gli tirerebbe un pugno in faccia. Ho stretto anche amicizia con tutto il resto della squadra, che ha subito accettato la mia presenza senza farsi problemi, in particolare ho legato con Antonio e Angelo, esattamente centrocampista e portiere.

«A me non lo dici che sono stato bravo?» due braccia che mi avvolgono i fianchi, accompagnati dalla voce calda e protettiva di Niccolò, mi fa sorridere spontaneamente «Lo sai che per me sei il migliore» gli dico perdendomi nei suoi occhi mogano; è strano come un così poco tempo sono riuscita a voltare pagina e a rassegnarmi sul fatto che con Victor sia finita. Ho passato quasi un mese a domandarmi cosa sarebbe potuto succedere se non avessi agito d'impulso, se non fossi corsa via dopo averlo baciato o se lo avessi ascoltato.

Forse a quest'ora stareste ancora insieme!!

«So che sono molto bello, ma se continui a guardarmi così mi sciupi» la frase pronunciata da Niccolò mi fa pensare al blu, chissà come sta, chissà se ogni tanto pensa a me e a quello che è successo, chissà se anche lui si domanda come sarebbe potuta andare se non fossi scappata, chissà se anche lui si è rassegnato e ha cambiato pagina. «È tutto apposto?» mi chiede e annuisco «Stavo solo pensando...» rispondo scuotendo la testa; Victor appartiene al passato, ormai non ha più senso piangere sul latte versato e ripensarci, devo guardare avanti. «Nic...» bisbiglio avvicinandomi al suo viso, il castano non mi fa aggiungere altro che subito le sue labbra si posano sulle mie.

Sembrano quelle di Victor...

Scaccio questo pensiero dalla testa, ormai il ragazzo dai capelli blu e gli occhi color tramonto è solo un ricordo, ora come certezza ho la Meteora Junior.

|Due cuori in un pallone| Victor BladeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora