Capitolo 12

251 17 0
                                    

Flashback

Ero tranquillamente allungata sulla penisola del comodo divano in pelle nera, guardando l' ultimo episodio di Gossip Events.

Papà e Nick erano partiti da due orette per la citta di Derby, nel Connecticut.

Ero molto preoccupata per loro, in quanto stavano andando in una zoba poco sicura; ma cercavo di affogare le mie paure nel gelato.

<< Dio Kath, sempre lì sei? >>

<< Mamma dai, oggi c'è l' ultima di Gossip Events!>> urlai irritata.

Sapeva benissimo che non doveva disturbarmi durante la mia fiction preferita, eppure sembrava che ci provasse gusto.

Improvvisamente la suoneria del telefono rubò

la mia attenzione.

<< Pronto?>> rispose mia mamma con tono gentile.

In un attimo la sua espressione cambiò.

Un velo di dolore ricoprì il suo volto e gli occhi si inumidirono.

Di scatto lasciò cadere a terra pa cornetta del telefono facendola urtare contro il pavimento producendo così un forte brusio.

Mi alzai di scatto andando verso di lei.

<< Kath...doobb-iamo andare all' oospedale...Nick, papà...l-l-ooro hanno avuto un incidente>> sussurrò con la voce rotta dal pianto.

Sette parole, trentasette lettere furono necessarie per farmi crollare il mondo addosso.

Poggiai la testa sulla spalla di mia mamma unendo le mie lacrime alle sue.

La tv faceva ormai da sottofondo ad un atmosfera carica di intenso dolore.

<< Cazzo dai, andiamo>>

Dissi disperata lasciando le braccia di mia mamma.

Afferrai velocemente il cappotto ed uscii di casa seguita a ruota da mia mamma.

<< Dove sono?>>

<< Nel Saint Mary Hospital, quì a Fallington. Gli hanno portati quì dal Connecticut>> disse disperata mia madre mettendo poi la quinta.

Il silenzio regnava sovrano nella macchina.

Non ci azzardavamo nemmeno a pensare.

Secondi, attimi sembravano interminabili.

Ogni minuto di orologio era un giro di dolore.

La speranza era fioca in me.

Cercavo di essere forte per mia madre, ma dentro stavo crollando.

Io ero un palazzo, Nick e papà le mie fondamenta, la mia struttura portante.

Come potrei mai reggermi senza di loro?

L' ospedale Saint Mary comparve davanti a noi.

Scendemmo velocemente dalla macchina e corremmo, senza inportarcene più di tanto degli sguardi critici della gente.

Arrivammo al reparto di terapia intensiva dirigendoci alla hall.

<< Nick e Paul Rose>>

<< Sono in sala operatoria mi dispiace.>> proferii la segretaria dopo aver digitato qualcosa sul laptop.

Gettai un grido fortissimo, cercando di buttare fuori tutto il dolore che stavo provando.

Mia madre mi prese tra le sue braccia facendomi accomodare sulle sedie della sala d' attesa.

Un orologia bianco appeso alla parete scandiva il passare di un eterno tempo.

In quel momento invocai davvero Dio per la prima volta.

Pregai davvero per loro, due angeli a cui non potevano essere tagliate la ali.

Li amavo davvero e soffocavo al pensiero di non poterli rivedere più.

Mia madre dopo essersi recata a chiedere informazioni tornò.

<<Sono stati presi da una banda di ragazzi ubriachi tra la Sainton Street e la Marvey cavolo. Non doveva succedere cazzo!>> urlò fuori di sé.

<<Dio mamma spero che ce la facciano. Sono sempre stati forti e cazzo io non ruiscirei a..>>

<< No Kath. Non dirlo. Ce la faranno. Sono forti. Lo sono sempre stati per noi.>>

Eravamo entrambe a terra, eppure continuavamo a farci forza a vicenda.

Dei leggeri passi si mischiarono alle nostre malinconiche voci

<< Signora Rose?>>

<< Dica>>

<< La situazione è grave, molto grave. Sono in coma. Le possibilità che si risveglino sono pari a quelle in non si risveglino.

Abbiamo fatto il possibile e l' impossibile.

Come lei immagino sappia se vuole che i due rimangano in coma deve pagare la tassa statale... sta a lei decidere. Mi trova nel mio ufficio. Sono il dottor Brown.

Mi dispace signora>>

<<No cazzo no urlai>>

Mia madre si accasciò sul freddo pavimento ospedaliero avvolta dal dolore e dalle lacrime.

Io, invece rimasi lì. Ferma.

Il mio sguardo perso nel vuoto a fissare un punto indefinito sul bianco muro infondo al corridoio.

I ricordi di Nick e papà comparvero nella mia mente sfocandosi a poco a poco fino a diventare completamente neri.

Solo un tonfo sentii, prima di cadere a terra.

SPAZIO AUTORE

Un capitolo solo flashback.

Ecco cosa è successo il famoso sei ottobre...

Questa é solo la prima parte del flashback. Ce ne saranno altre.

Bhe, spero vi sia piaciuto.

Commetate o lasciate un voto :)

Detto questo passate da

" Lux" e da "Secrets". Le trovate sul mio profilo.

Grazie mille per aver letto :)♥

Ringrazio di cuore tutte colore che mi seguono e mi sostengono. :)

Alla prossima :)♥

Gabrylulu

Life goes on [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora