Capitolo 22

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Miriadi di macchine sfrecciavano veloci tra le consunte strade di Fallington, incuriosendo il mio sguardo.

Erano già dieci minuti che ero seduta sul piccolo muretto in cemento, consumato ormai dal passare tempo.

Gli spigoli smussati battevano la mia coscia facendomi sbuffare di tanto in tanto.

I minuti passavano incessanti con assurda regolarità, mentre il forte vento si divertiva a giocherellare con i miei capelli biondi, spettinandomeli.

Cullai lentamente il mio corpo magrolino nel freddo invernale, muovendo freneticamente la testa a destra e sinistra alla disperata ricerca di Sam, ma nulla.

Avevo ormai memorizzato ogni piccolo dettaglio degli alti palazzi che dominavano il mio orizzonte visivo.

Presi a fissare il secolare leccio davanti a me, che lasciava ondeggiare nel vento le verdi foglie sui suoi robusti rami.

Stanca da tutta questa staziante attesa, tirai di fretta la zip metallica del mio cappotto, tirando fuori il cellulare.

Composi il numero di Sam e portai l' apparecchio all' orecchio.

Uno, due, tre squilli. Nulla.

Nessuna risposta.

Ritentai nuovamente molte altre volte senza mai ricevere risposta.

Sospirai amareggiata e passai freneticamente una mano fra i capelli tirandoli leggermente.

Ero sola su un muretto e non sapevo cosa fare.

Di scatto, mi misi diritta ed iniziai a camminare velocemente per il breve tratto di marciapiede, cercando di smaltire passo passo, la tensione.

Sotto i miei piedi larghe foglie marroni leggermente umide, scricchiolavano deste, sgretolandosi.

Pensieri ed idee si rincorrevano con frenesia nell' ormai stanco cervello.

Provai nuovamente la sensazione di perderla.

Ebbi di nuovo paura, troppa paura.

Mi sentivo schiacciata, in un mare di pressioni, travolta da un onda di indecisionismo.

Ero nel panico più totale e l' ansia mi stava ormai divorando.

Abbassai per l'ennesima volta lo sguardo sull' orologio in argento strettamente avvolto attorno al mio polso che segnava ormai le otto e mezza.

Le strade erano quasi deserte, solo qualche signora anziana, passava silenziosamente scrutandomi con sguardo penetrante ed indagatore.

Sbuffai per l' ennesima volta lasciando uscire una nuvoletta di candido fumo caldo fuori dalla mia bocca.

Una vibrazione si levò improvvisamentd dalla tasca della giacca.

Il nome di Harry padroneggiava sul luminoso schermo.

<< Pronto?>> risposi preoccupata

<< Dove cavolo sei, eh?>> disse tuoneggiando

<< Di fronte al parco. Sam non è arrivata. Sono preoccupata. Non so cosa fare>>

<< So io cosa è successo. Tra 10 minuti a casa sua>> disse netto

<< Cosa...cos-aa è successo..iio..>> chiesi con voce spezzata da amari pensieri

<< Vedrai Kath. Stai calma. Ce la farà>> disse prima di staccare la chiamata.

SPAZIO AUTORE
Ciao :)
Bho, questo capitolo è a dir poco orrendo ma va beh :(
Okay. Niente . Cosa sarà successo a Sam?
Votate o commentate :)
Un piccolo favore: vorrei dei consigli e delle critiche costruttive per proseguire al meglio la storia. Scrivete nei commenti o in chat. Ringrazio chiunque lo farà :)♥
Alla prossima.
Gabrylulu

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