Capitolo 8

319 30 0
                                    

Il vento scompigliava i capelli e il mio cervello era aggrovigliato in dolorosi ricordi che perforavano l' anima. Mi guardai intorno alla ricerca di Harry. Era seduto sotto ad un leccio con lo sguardo nel vuoto.

<< Mi mancano>> dissi avvicinandomi. Harry mi guardò stranito.

<< Loro mi mancano. Mi mancano come ai polmoni mamcherebbe l' aria>>

Un chiassoso silenzio mise fine alle nostre parole.

I miei occhi vagavano sul paesaggio campestre

Il sole era stato ormai coperto dalle nuvole lasciando spazio ad un frizzante venticello in cui gli alberi danzavano melodiosi, creando un piacevole fruscio di foglie.

<< Chi te l' ha detto?>> chiesi

<< Mio padre, ieri sera>> disse continuando a fissare il vuoto.

<< Uum...okay. Tu ne sai qualcosa della cena e di tutto il resto?>>

<<No, non ci sto capendo niente. So solo che c' entrano tuo padre e tuo fratello.

Ieri ho sentito che mio padre parlava con tua mamma di qualcosa riguardante il 6 ottobre...>>

<< Cercherò di indagare>> risposi mentre il mio cervello elaborava delle possibilità.

<< Hai fame?>> chiese lui interrompendo il discorso

<< Uum si. Lo stomaco sta brontolando>> risposi mettendomi una mano sulla pancia.

<< Dai, andiamo allora. A una decina di km da quì c'è un localino molto carino.>>

<< Si, ma non ho soldi con me, oggi>>

<< Offro io e non si discute.>>

Sorrisi leggermente aprendo poi lo sportello ed entrando nella macchina di Harry.

<< Posso accendere il riscaldamento? Sento freddo>> chiesi titubante.

<< Si, si , certo.>> risposs tenendo lo sguardo fisso sulla strada.

Oggi Harry era diverso dal solito. Aveva ragione. Anche lui aveva un cuore.

Era una brava persona, quando si toglieva quella corazza che si era costruito negli anni per integrarsi ed essere qualcuno nella Fallington High School.

Lo vidi diverso, più bello.

Per un attimo immaginai me e lui insieme, ma scossi immediatamente la testa per scacciare via quest' inutile pensiero.

<< Kath?>>

<< Dimmi Harry>>

<<Siamo arrivati.>>

Una trattoria era di fronte alla macchina. Era molto carina. In legno , ornata di fiori e con tavolini rotondi sotto il porticato, in stile americano, insomma.

Spinsi la porta verso l' esterno, stringendomi nel cappotto ed uscii.

Entrammo velocemente nel locale.

<< Benvenuti a Wood Place. Posso prendere le vostre ordinazioni?>>

Dise in tono gentile e disponibile una donna magrolina sulla cinquantina.

<< Si grazie.>> rispose Harry.

<< Due panini con prosciutto cotto e formaggio e due bottigliette di the>>

<< Arrivano subito ragazzi >> rispose la cameriera.

<< Da domani tornerà tutto normale, comunque.>>

<< In che senso?>>

<< Ci odieremo a vicenda, come abbiamo sempre fatto>>.

<< Si si, certo>> risposi cercando un sorriso adatto. Non sapeva che questa giornata era ormai già stata scolpita nel mio cuore.

<< Ecco ragazzi>>

Mangiammo tranquillamente i panini, scambiandoci sguardi di tanto in tanto.

Per un secondo, quando i suoi occhi si scontrarono con i miei, il mio stomaco fece una capriola.

Occhi verdi, ma non un verde comune.

Un verde scintillante, vivo, simile agli smeraldi o alle foglie appena bagnate dalla pioggia, con aualche striatura più chiara nel centro.

Uno squillo chiaro e forte interruppe i miei pensieri proibiti.

Afferrai il cellulare rispondendo.

<< Pronto chi parla?>>

<< Ehi Kath, sono io Sam. Tempo fa Louis mi ha dato il tuo numero.

Io avrei bisogno di parlarti.>>

<< Di che si tratta?>>

<< LUI>> rispose con fin troppo tremore nella voce.

SPAZIO AUTORE

Ciao!

Come va? Spero bene.

Bhe, detto ciò spero vi sia piaciuto. Me la lasciate una recensione? Vi prego, mi farebbe davvero piacere.

La maggior parte delle foto che trovarete (eccetto quelle di Harry) sono mie. Amo molto la fotografia, ma mi sembra abbastanza chiaro ciò.

Passate da:

- 8:55

-VAMPIRE LOVE (IMPOSSIBLE) STORY, leggetele, ne vale la pena.

Bhe, ciaoo :)

PS

Se volete chiarimenti sulla storia scrivetemi, o anche solo per parlare.♥

Life goes on [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora