Leggete, per favore, lo spazio autore.
Chiusi silenziosamente la porta della stanza spogliagliandomi poi di tutti i vestiti.
Un brivido di freddo percosse tutta la colonna vertebrale, espandendosi poi fino alle braccia nude.
Presi un pigiama di pail dal grande comò posto di fronte al letto, infilandomelo, sfregando poi le mani sulla sua stoffa, cercando di fare calore.
.Premetti poi l' indice sull' interruttore, spegnedo la luce.
Un buio fitto e profondo mi travolgeva, impedendomi di vedere.
Camminavo a tentoni,facendo piccoli passetti, con le braccia protese in avanti, per evitare di urtare contro qualcosa.
Un oggetto sfiorò la mia piccola mano, producendo un leggero scricchiolio.
Continuai a tastare di quà e di là la superficie, scoprendo che si trattava del letto.
Scansai il piumone entrando nel letto, stringendomi poi forte tra le fredde coperte, lasciandomi avvolgere da un sonno profondo.
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Stavo camminando lentamente per le strade di Fallington, tornando verso casa.
Ero stanca e assonnata, a causa di una lunga giornata di scuola, carica di compiti ed interrogazioni.
Lo zaino tirava pesantemente sulle spalle, costringendomi di tanto in tanto a fermarmi.
Non avevo visto per niente Harry stamane, sembrava sparito nel nulla. Avevo provato a cercarlo silenziosamente fra i corridoio della scuola, ma neanche una traccia del suo passaggio.
Scrollai le spalle sospirando, probabilmente si era semplicemente svegliato tardi.
Una calma assurda, quasi anomala, si spandeva per le strade della mia cittadina. L' inverno aveva ormai già fatto il suo corso a Fallington.
Gli alberi spogli allungavano le loro forti braccia sulle strade asfaltate, prive di macchine. I bambini avevano ormai fatto rientro nelle loro case, privando Fallington di gaiezza e allegria.
Aprii per l' ennesima volta la bocca tirando fuori aria, nella speranza di scacciare via la fatica.
Il respiro perdeva la sua regolarità passo dopo passo.
Arrivai finalmente a casa.
Dopo aver varcato la soglia, scaraventai il pesante zaino vicino al divano sedendomi poi su di esso.
Sentivo il sangue fluirmi su per le gote, sicuramente colorite da un intenso rossore.
<< Ciao Kath! Finalmente>> disse Sasha
<< Uhm, scusa.
Solo che avevo lo zaino piuttosto pesante e non mi sento molto bene>>
<< Mi sono preoccupata. Temevo fosse successo qualcosa>> disse sorridendo dolcemente.
<< Hai fame?>>
<< Si. Oggi a pranzo non c'era granché. Il venerdì solo fagiolini e minestrone.>> dissi piegando le labbra in una smorfia schifata.
<< Dai vieni. Dovrebbe esserci del brodo di pollo in frigo>>
Annui poi, seguendo Sasha in cucina, sciacquandomi subito le mani.
Mi sedetti su una sedia mentre Sasha mi riscaldava del brodo avanzato dal pranzo.
<< Harry è uscito poco fa. Mi ha detto di dirti che ti ha lasciato un biglietto in camera , sul letto>> disse pulendosi le mani sulla stoffa del grembiule.

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Life goes on [h.s]
Fanfiction" E, presa da un incontenibile frenesia ho lasciato che il mondo sgretolasse ogni mio progetto con forza, spazzando via ogni ricordo"