Capitolo 16

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<< Tutto incominciò il sei di ottobre..>>

<< Si, si. Questo lo so. Non ho capito perché sei qui. Tua madre non è riuscita a spiegarmelo...>> disse Des interrompendomi con sguardo comprensivo.

<< Sono passati tre anni da quel giorno.

Versiamo annualmente 50.000 dollari per mantenerli in vita.

Il governo ci impone il pagamento delle spese di mantenimento altrimenti se i soldi non arrivano loro staccano tutto.>> dissi sospirando

<<"Sono stabili" ci ripetono di continuo i medici.

Potrebbero risvegliarsi oppure no. Loro non possono fare nulla.

"E' un meccanismo naturale" dicono.

Ed ora, i soldi sono finiti. Abbiamo prosciugato interi risparmi di famiglia, i libretti postali sono vuoti. Siamo al verde, ormai.

Ecco perché sono qui.

E, davvero, ti ringrazio.

E' un grande gesto da parte vostra. Grazie, grazie davvero>>

<< Uhm..i-iio non sapevo. Scusami. Non..>>

<< Non poteva saperlo. È normale.

Solo non ne parli più. Fa male. Fa molto male.

Cerco di non pensare al peggio, ma due mesi sono pochi, troppo pochi.>> dissi scoraggiata.

<< Vieni qui, dai>> disse Des aprendo le braccia.

Mi sentivo, sola, naufragata, senza un punto di riferimento.

Mi sentivo in un tunnel. Immersa nel buio, sopraffatta da dolorosi ricordi e torridi pensieri.

La luce sembrava diminuire, come la speranza.

Essa, forte ed ardente, come un fuoco appe a acceso, andava via via consumandosi.

Chiusi gli occhi respirando profondamente.

<< Vorrei scusarmi>>

<< Perché? >> chiesi

<< Bhe, prima non ero gentile con te Kath. Come ogni essere umano, mi sono fatto un sacco di pregiudizi, giudicandoti senza nemmeno conoscerti.

E mi dispiace. Sei una ragazza forte, ricordatelo sempre. E ricordati anche: non scappare mai dai problemi, affrontali, altrimenti i loro demoni ti consumeranno l' anima.>>

Disse Des.

Sorrisi annuendo.

Anche io lo avevo giudicato male.

Era un grande uomo, forse davvero degno di tale appellativo.

<< Bhe, io vado a dormire. A domani signore.>>

<< Ehii. Chiamami Des! Non farmi sentire più vecchio di quanto non lo sia già.>>

<< D' accordo Des. Buonanotte e grazie ancora>> dissi leggermente titubante.

Salii lescale arrivando fino in camera.

Battei fievolmente un pungno sulla porta, non ricevendo alcuna risposta.

<< Harry? Ci sei? Posso entrare?>>

Nessuno rispose.

Entrai cautamente nella stranzetta, illuminata solo dalla fioca luce di un abat jour.

Mi guardai intorno non trovando nessuno.

Mi tolsi velocemente le scarpe, sfilandomi poi la maglia e i pantaloni, lasciandoli cadere sul pavimento.

Di scatro la porta si aprii facendo ed Harry entrò.

I suoi occhi si spostarono sul mio corpo.

Le mie guance diventarono improvvisamente rosse.

Mi chinai in fretta e furia a raccogliere i vestiti cercando di coprirmi.

Harry continuava a fissare ogni mio movimento facendo ronzare gli occhi di quà e di là.

<< Ehm...potresti girarti>>

<< Um? Uuh...si, scusa>> rispose scuotendo la testa.

Presi velocemente un piagiama dall' armadio infilandolo.

<< Ehm..puoi girarti>> dissi piena di vergogna per.la scena di poco fa.

Era la prima volta che qualcuno mi vedeva così vulnerabile, sia sotto l' aspetto fisico, sia sotto quello psicologico.

<< Scusami. Solo mi ero dimenticato di fossi anche tu>>

<< La prossima volta bussa pero eh>>

<< Si, comunque, bel culo>> rispose Harry tranquillo ottenendo un occhiataccia da parte mia.

Lo ignorai poi, mettendomi sotto le coperte, sperando di addormentarmi al più presto.

Domani sarebbe stata una giornata faticosa, molto faticosa.

SPAZIO AUTORE
Ciao :D
Come va?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Sono un po' noiosi questi, in quanto sono capitoli di passaggio.
Nel prossimo capitolo ci sarà un cambiamento importante...
Niente, votate o lasciate un commento.
Ps. Se.alcuni aspetti della storia non vi sono chiari, contattatemi.
Detto ciò, ciao.
Gabrylulu :)♥
Domandina:
Se FACESSI un gruppo Whatsapp sulla storia, quante parteciperebbero?| cosa ne pensate?
Fatemi sapere nei commenti o per messaggio.
Gabrylulu :)♥

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